La battuta nel baseball è tutta talento o può essere imparata con il giusto impegno? Ted Williams ha la risposta ed è di prima mano, dato che ha indossato le vesti sia di giocatore, sia di allenatore: per lui non è solo arte ma una vera e propria scienza che chiunque può padroneggiare con il giusto approccio mentale, studio e pratica. Non solo: Williams ha anche raccolto alcuni consigli e regole in un manuale da condividere con giocatori nuovi e veterani, condividendo la sua filosofia basata su preparazione fisica e mentale; unita allo studio approfondito dei lanciatori avversari.
Williams crede fermamente che quando parliamo di battuta il successo inizi nella mente. È infatti convinto che con il giusto mix di studio e pratica chiunque possa migliorare. Un aspetto cruciale che Williams discute è l'importanza dello studio: studiare i lanciatori, conoscere le loro abitudini, tendenze e peculiarità è essenziale per guadagnare un vantaggio competitivo. Secondo lui, infatti, ogni lanciatore ha un proprio stile e delle abitudini che possono essere analizzate e sfruttate, e questo studio meticoloso permette al battitore di anticipare i lanci e adattare la propria strategia di conseguenza. L'autore sottolinea come questo oggi sia necessario e anche più semplice, grazie alla tecnologia.
Oltre a sostenere l'importanza dello studio nella battuta, un'altra innovazione che Williams introduce è il famoso diagramma della zona di strike. Questo diagramma divide la zona di strike in settori, ognuno con una percentuale di successo basata sulle esperienze e statistiche personali di Williams: l'idea alla base di questo strumento è di aiutare i battitori a visualizzare le aree della zona di strike dove hanno maggiori probabilità di successo. Conoscere le proprie zone di forza e debolezza permette di prendere decisioni migliori su quali lanci colpire e quali lasciare passare, e Williams utilizza questo diagramma per insegnare ai battitori a essere più selettivi, aumentando le possibilità di colpire la palla con potenza e precisione.
Ma studio e teorie ovviamente non sono tutto: così come il solo approccio fisico non funziona, anche quello mentale senza una pratica continua non serve a nulla. Il battitore perfetto deve comprendere anche alcune regole riguardanti la posizione da tenere, la giusta impugnatura, la coordinazione occhio-corpo e poi dedicarsi a tanto esercizio per eccellere.