Il concetto di minimo teorico, che dà il nome al libro di Leonard Susskind, si basa sull’idea che per capire la fisica è necessario padroneggiare alcuni concetti che fanno da impalcature a tutte le conoscenze più complesse. Un buon punto di partenza si può ritrovare nella meccanica classica, i cui principi formali derivano dagli studi di Isaac Newton. Questa branca della fisica studia prevalentemente le leggi che legano il moto dei corpi alle forze che agiscono su di essi. L’idea di base è dunque che un corpo si muove perché subisce l’azione di una qualche forza esterna che altera il suo stato di inerzia. Tale concetto è il cuore della prima legge di Newton, anche conosciuta per l’appunto come “Legge di inerzia”. Essa afferma che un corpo rimane in stato di quiete, o di moto costante se si sta già muovendo, fino a che non interviene una forza esterna ad alterare questo equilibrio. Scendendo ancora più nel dettaglio, la seconda legge di Newton definisce meglio la forza come grandezza fisica. Secondo Newton infatti, una forza che agisce su un oggetto è uguale al prodotto tra la massa del corpo e la sua accelerazione, da cui la celebre equazione F=m·a. Questa formula stabilisce di fatto una relazione, esprimibile in termini matematici, che permette di prevedere il movimento del corpo nello spazio in un dato lasso di tempo. La terza legge di Newton, passata alla storia anche come “Legge di azione e reazione” afferma inoltre che a ogni forza esercitata da un corpo A su un corpo B, ne corrisponde una uguale e contraria esercitata da B su A. Tale legge fa capire come all’interno di un sistema fisico, ovvero la porzione di spazio presa in analisi, tutti i corpi sono legati tra loro da una rete di forze e non vanno quindi considerati come oggetti discreti privi di interazioni tra essi. Questi corpi agiscono all’interno di uno spazio, detto anche spazio degli stati o delle fasi, dove tutti i possibili stati degli elementi del sistema sono rappresentabili attraverso delle coordinate. Queste derivano dalla posizione dei corpi, dalla forza esercitata su di essi e dalla direzione del moto.