Il cambiamento climatico è un processo lungo che non si arresta mai. Poiché è un processo inesorabile, se ne conoscono già le conseguenze, e si possono formulare previsioni per il futuro.
Secondo l’analisi di Wallace-Wells la situazione attuale “è peggiore di quanto sembri”. Le conseguenze del cambiamento climatico infatti saranno un crescendo, sempre più disastrose. La sfida per il futuro si presenta enorme.
Negli ultimi anni abbiamo assistito agli effetti devastanti di calamità naturali come uragani violenti, inondazioni sempre più invadenti, ma anche gli effetti dello scioglimento di ghiacciai e il surriscaldamento degli oceani.
Purtroppo tali eventi fanno parte di un processo più ampio e sono collegati tra loro. Il riscaldamento globale infatti genera degli effetti a cascata sul pianeta, effetti che hanno un impatto significativo sulla possibilità di sopravvivenza stessa dell’uomo sulla terra.
Per questa ragione il cambiamento climatico rappresenta oggi tanto un problema reale da gestire tanto una sfida per l’uomo che deve farsene carico nel tentativo di contenerne lo sviluppo.
Il futuro che si intravede all’orizzonte è infatti spaventoso e i margini di miglioramento, seppur minimi, dipendono solo dalle decisioni dell’uomo.
Il modo di vivere sul pianeta Terra ha influito molto sul problema del surriscaldamento. Se da una parte la natura agisce in maniera autonoma, dall’altra c’è la responsabilità dell’uomo, dal modo in cui agisce nel mondo, alle scelte che fa per vivere o meno una vita sostenibile. Ma è un circolo vizioso in quanto la natura risponde in qualche modo alle provocazioni dell’uomo.
Il cambiamento climatico è veloce, molto più veloce di quanto riusciamo a immaginare, e molto più lungo di quanto immaginiamo. Il problema è che è irreversibile e quindi i suoi effetti permanenti.
Ogni anno è più caldo e ogni anno la situazione peggiora. Secondo Wallace-Wells arriverà il momento in cui non ci sarà più nulla da fare, secondo altri, l’uomo svanirà da questa terra nell’arco di 8 anni.
Basterebbe una temperatura più alta di soli 8 gradi per far morire tutte le persone che abitano all’equatore o ai tropici ad esempio: il livello dell’acqua dell’oceano salirebbe a tal punto da causare inondazioni e fango, mancherebbe cibo per sfamare tutti e il raccolto sarebbe impossibile da ottenere.
Ovviamente nessuno sa con certezza ciò che avverrà nel futuro, ma studi e analisi approfondite permettono di ipotizzare come sarà il domani. Del resto, si sa che tutte le grandi estinzioni di massa, susseguitesi nell’arco della storia, sono state provocate da cambiamenti climatici.