La to do list (lista delle attività) è forse il più semplice tra gli strumenti di organizzazione del lavoro, e se ben usato può essere molto efficace. Purtroppo, proprio per la sua semplicità, è spesso impiegato senza attenzione e rischia di creare più problemi di quanti non ne risolva. Vediamo quali sono gli errori più comuni che trasformano una to do list da strumento in ostacolo.
Il primo problema è che spesso la lista non contiene scadenze, ci si limita a fare un elenco che non serve a molto: le scadenze sono l'elemento fondamentale per gestire le priorità correttamente e non rimandare le attività. Ammettiamolo, la maggioranza di noi tende a posporre quello che non ama, la mancanza di una scadenza toglie impeto all'azione.
Il secondo aspetto che può danneggiare la to do list è la sua lunghezza. Gli effetti negativi sono due: prima di tutto, le liste infinite distraggono l'attenzione invece di aiutarci a focalizzare. Soprattutto se non si è bravi a gerarchizzare, si rischia di perdere di vista le cose importanti, "disperse" in mezzo a tante attività. In più, sono demotivanti: troppe cose da fare significano un piano irrealistico, che porta a scoraggiarci. Fallendo giorno dopo giorno nel completare le attività, cominciamo ad accettare questa incapacità e peggioriamo la nostra tendenza a procrastinare.