La Conoscenza Ecologica Tradizionale (Traditional Ecological Knowledge, o TEK in inglese) rappresenta un approccio integrato alla sostenibilità che valorizza le interazioni millenarie tra le comunità indigene e i loro ambienti naturali. Nonostante la sua rilevanza, pochi di noi ne hanno sentito parlare: la rivalutazione della TEK nel contesto della sostenibilità contemporanea è infatti un processo ancora in corso, ostacolato dai pregiudizi e dall'enfasi su tecnologie innovative. Insomma, oggi quando parliamo di progresso e sostenibilità guardiamo avanti, ignorando un patrimonio inestimabile di informazioni e cultura che possediamo invece da millenni.
Quel che rende la TEK poco appetibile per la società odierna è che tradizionalmente le popolazioni indigene hanno interpretato la sostenibilità attraverso una lente morale piuttosto che tecnologica, considerando il rapporto con l'ambiente un elemento fondamentale dell'etica umana, mentre oggi il trend nella società occidentale è quello di cercare la nuova tecnologia che risolva il problema - a volte creato dalle tecnologie stesse. Inoltre, c'è un vizio di pensiero quando si parla di TEK: gli scettici che considerano l'argomento più una corrente New Age che una disciplina, accusano le popolazioni native stesse di mala gestione del territorio; un esempio è l'accusa ai nativi americani di aver alterato negativamente i loro territori. Tuttavia, questo può essere facilmente confutato, dato che i nativi hanno dimostrato per oltre 13.000 anni di poter coesistere con l'ambiente senza danneggiarlo gravemente, a differenza di quanto avvenuto con l'arrivo delle pratiche occidentali.
La TEK insegna che il legame con la terra è definito da qualcosa che va oltre il profitto economico. La proprietà della terra, per esempio, per i nativi è un tabù, un crimine paragonabile alla schiavitù, perché secondo loro la relazione con il suolo deve essere mantenuta come un rapporto di custodia e reciprocità e non di dominio. Inoltre, ogni generazione ha il dovere di trasmettere un mondo sano alle generazioni future, un principio che si scontra con i modelli di sviluppo occidentali, più incentrati sul guadagno immediato.