Per spiegare perché Tim Ferriss ha deciso di scrivere questo libro bisogna partire dal momento esatto in cui ha deciso di farlo. Il 2017 è stato per lui un anno particolare: ha compiuto i famigerati 40 anni, il suo primo libro nel frattempo ne aveva raggiunti 10, alcuni amici passati a miglior vita e altre vicende che sentiva sulla pelle. Davanti al crocevia, come tutti, ha iniziato a farsi alcune domande: i miei obiettivi sono davvero miei? Quanto tempo ho passato a programmare la mia vita? Come posso essere più gentile con me stesso? Come iniziare a dire i giusti “no”? Tutte insieme queste domande gli avevano creato ansia e sgomento, tutte insieme gli toglievano il fiato. Così decise di inquadrarle in una “cornice di eleganza”, un atto di benevolenza verso sé stesso: orientò le domande ad una vera e propria tribù di Mentors (maestri/mentori), accuratamente scelti. 11 domande, poste alle persone più influenti e attive nel panorama mondiale. I Mentors sono investitori, soci di multinazionali, scrittori, attori e attrici, giocatori di poker, atleti e molti altri.
Imparerai quindi tra le altre cose:
- i tre libri che l’investitore Ray Dalio raccomanda più di frequente;
- le lezioni e i suggerimenti di atleti d'élite come Maria Sharapova, Kelly Slate e Dara Torres;
- come e perché il co-fondatore di Facebook Dustin Moskovitz dice no alla maggior parte delle richieste in arrivo;
- le pratiche di meditazione e consapevolezza di David Lynch, Jimmy Fallon e Sharon Salzberg;
- perché il curatore del TED Chris Anderson pensa che "perseguire la tua passione" sia un consiglio da evitare;
come “Sapiens: breve storia dell’umanità” di Yuval Noah Harari è passato da essere ripetutamente rifiutato dagli editori a diventare un mega best-seller globale.