L’assertività è un comportamento che consiste nell’affermazione di sé stessi. Gli psicologi statunitensi Alberti ed Emmons resero popolare questo concetto negli anni Settanta, definendolo come un modo che permette agli esseri umani di agire nel proprio pieno interesse, difendendo senza ansia il proprio punto di vista ed esprimendo sinceramente e con disinvoltura i propri sentimenti. Forse la cosa più importante è che il comportamento assertivo ci permette di difendere i nostri diritti senza ignorare quelli degli altri, e si pone come un valido punto di equilibrio tra le due polarità del comportamento: da una parte avere un atteggiamento passivo, dall’altra, al contrario, essere aggressivi.
L’assertività, quindi, è una vera e propria condizione: essere assertivi, secondo il dizionario medico Dorland, significa avere la capacità di affermare i propri diritti e il proprio personale punto di vista senza assumere una posizione di dominio né permettere agli altri di sottometterci.
Una delle cose che le persone stentano ad accettare è che avere una vita senza problemi è impossibile, e che a creare queste difficoltà, nella maggior parte dei casi, sono i nostri familiari e i nostri amici, cioè le persone che più ci vogliono bene e alle quali siamo più legati. Non importa quello che facciamo, gli altri ci creeranno sempre degli ostacoli, criticandoci e proponendo con forza le loro opinioni. Per la nostra serenità, quindi, dovremmo darci come obiettivo un atteggiamento mentale che ci liberi dai sentimenti di frustrazione e di inadeguatezza prodotti dalle aspettative altrui e dalle difficoltà che ci creano le persone che fanno parte della nostra vita.