Bullet Journal: significato, idee ed esempi per iniziare subito

Molto più di una to-do-list, il metodo Bullet Journal offre uno spazio di consapevolezza per capire perché facciamo quel che facciamo. In questo articolo scopriremo cos’è e come si fa un Bullet Journal.

Essere occupati non significa essere produttivi. Spesso infatti essere impegnati vuol dire solo gravarsi di lavoro ed attività superflue che non ci lasciano nemmeno il tempo di riflettere sull’utilità di ciò che stiamo facendo. Purtroppo non è raro sentirci assorbiti dalle incombenze quotidiane, perdere la consapevolezza delle scelte che portiamo avanti e non riuscire a focalizzarci sulle cose che contano davvero.

Il Bullet Journal non è solo un sistema per organizzare meglio le nostre giornate ed aumentare la produttività, bensì è un metodo che ci offre la possibilità di ritagliarci uno spazio di consapevolezza per prendere in mano seriamente la nostra vita



Come è nato il Bullet Journal?

Il Bullet Journal è stato creato da Ryder Carroll, Digital Product Designer a cui fu diagnosticato un disturbo da deficit di attenzione in età infantile. Come racconta nel TED How to declutter your mind - keep a journal, il metodo Bullet Journal è nato proprio dalla necessità di gestire questo suo disturbo. Il problema di Ryder era la necessità di concentrarsi su troppe cose contemporaneamente. Questa difficoltà lo spinse a sviluppare un sistema che potesse aiutarlo a mantenere focus sulle proprie attività e ad essere più produttivo.

Il metodo ideato da Ryder si rivelò incredibilmente utile per tutte quelle persone con la necessità di organizzare meglio le proprie risorse in termini di tempo ed energie, ma non solo. Grazie al suo corso ufficiale basato sul metodo Bullet Journal, Ryder Carroll aiuta le persone in tutto il mondo a raggiungere i propri obiettivi con maggior efficienza, ma soprattutto insegna loro la preziosa arte di vivere intenzionalmente.


Cos’è il Bullet Journal?

Il Bullet Journal è un semplice quaderno su cui annotare le attività da svolgere, distribuendole su viste temporali differenti. É uno strumento che aiuta a pianificare meglio le giornate, focalizzarsi sui propri obiettivi futuri e tenere traccia del passato. Ma perchè il Bullet Journal è diventato così popolare in un mondo pieno di app e tool online pensati apposta per renderci più efficienti?

“Il Bullet Journal è una pratica Mindfulness mascherata da sistema di produttività”.Secondo Carroll, spesso le persone cercano di ottimizzare la propria produttività tramite sistemi che permettono di destreggiarsi tra responsabilità quotidiane e to-do-list, cadendo però nella trappola dell’organizzazione fine a sé stessa, ovvero nel cercare di essere produttivi senza chiedersi perché facciamo quel che facciamo. Ed ecco che la Mindfulness viene in soccorso proprio su quest'ultimo punto. Essa ci aiuta a fare un passo indietro dalla frenesia dei nostri impegni e a capire cosa sia davvero significativo per noi. 

Come spiega Ryder Carroll nel suo video What is the Bullet Journal Method, il Bullet Journal nasce dall’intersezione tra il nostro “what” e il nostro “why”, ovvero consente di unire produttività e consapevolezza e ditradurre in azione ciò che riteniamo significativo.

L’elemento che distingue questo metodo da tutti gli altri è proprio questo: organizzare ciò che dobbiamo fare tenendo presente il motivo per cui lo stiamo facendo. Nel caso non avessimo ben chiaro quale sia il nostro scopo, il metodo permette di iniziare a individuare quelle cose che per noi sono davvero significative.

 

Perché usare la carta in un mondo digitalizzato?

Sicuramente vi starete chiedendo perché prediligere un metodo “analogico” al posto delle innumerevoli alternative digitali a nostra disposizione. Il motivo è molto semplice,l’atto fisico di scrivere un nostro pensiero ci permette di esaminarlo più in profondità rispetto a quando utilizziamo una tastiera. Scrivere a mano è correlato ad un'esperienza sensoriale che ci permette di ampliare la comprensione e l’elaborazione di ciò che stiamo annotando. Inoltre, l’obbligo di metterci offline davanti ad un quaderno ci costringe a stare da soli con noi stessi e ad analizzarci con maggior chiarezza. 

Non dimentichiamoci poi che la scrittura favorisce la creatività e la nascita di intuizioni ed idee. Essa infatti è uno strumento flessibile che, a differenza di un’app, non vincola in strutture predefinite.


Come si fa un Bullet Journal: dalla teoria alla pratica

Dopo tutto questo preambolo, entriamo finalmente nel vivo della pratica, armiamoci di carta e penna ed iniziamo! 


Come iniziare un Bullet Journal: l’inventario mentale

Ciò che dobbiamo prima di tutto fare è trasferire i nostri pensieri dalla mente alla carta attraverso l’inventario mentale. Questo inventario darà un'immagine chiara di come stiamo investendo tempo ed energie. Vediamo come fare.

Prendiamo un foglio e lo dividiamo in tre colonne, ovvero: 

  1. cose a cui stiamo lavorando;
  2. cose a cui dovremo lavorare;
  3. cose a cui vorremmo lavorare.

A questo punto occorre decidere cosa deve restare nella lista e cosa no. Per farlo, dobbiamo semplicemente, per ogni voce, porci le seguenti domande: è davvero importante? Perché sto facendo questa cosa? Cosa succederebbe se non la facessi? In tal modo identificheremo le azioni per cui non vale la pena spendere il nostro tempo e che quindi saranno eliminate dalla lista. Con questo semplice metodo inizieremo a prendere consapevolezza di tutte quelle distrazioni che ingombrano le nostre giornate inutilmente

Alla fine di questo processo ci ritroveremo con una lista delle cose che dobbiamo fare, ovvero le nostre responsabilità e una lista di cose che vogliamo fare, cioè i nostri obiettivi. Quello che andremo a fare con il Bullet Journal sarà organizzare le responsabilità e scomporre i nostri obiettivi.


Come si compila un Bullet Journal: le raccolte

Dopo aver stabilito le voci che andranno a riempire il Bullet Journal, ovvero responsabilità ed obiettivi, siamo ora pronti per compilare il nostro quaderno. 

Il Bullet Journal è un sistema di organizzazione flessibile e modulare, composto da diversi blocchi, chiamati raccolte, nelle quali potremo annotare:

  • compiti, ovvero i task che dobbiamo svolgere;
  • eventi, cioè impegni ed avvenimenti di varia natura;
  • note, riguardanti idee e pensieri che vogliamo ricordare ma che non ci servono nell’immediato.

Le raccolte che compongono il Bullet Journal sono le seguenti:

  • Diario giornaliero: registro da compilare giorno per giorno, in cui annoteremo compiti, eventi e note come in una classica to-do-list giornaliera. Esso ci permette di alleggerire la mente pianificando le attività su cui concentrarci e tracciando eventuali pensieri che ci passano per la testa e di cui vogliamo tenere nota.
  • Diario mensile: registro in cui annotare tutti i giorni del mese, come se fosse un normale calendario. Di fianco a ciascun giorno potremo indicare attività ed eventi già pianificati per il mese corrente. A lato del nostro calendario, appunteremo inoltre una lista generica di obiettivi mensili da portare a termine. Avere una vista più ampia degli impegni che ci aspettano aiuta a mantenerci concentrati sulle priorità e le relative tempistiche.
  • Diario del futuro: vista generale sui mesi futuri, potrà essere ad esempio una panoramica sui sei mesi a venire. Di fatto è una raccolta che comprende compiti, impegni e riflessioni, divisi per mese, di cui vogliamo tenere traccia poiché rilevanti per il futuro. Questa visione di insieme ci aiuta a non perdere di vista gli obiettivi che vogliamo realizzare.
  • Indice: inserito all’inizio del nostro quaderno, è lo strumento in cui tracciare le raccolte che compileremo, con i relativi riferimenti al numero di pagina, esattamente come un tradizionale sommario.

Possiamo inoltre personalizzarele raccolte e crearne di nuove in base alle nostre esigenze. Ad esempio, il nostro Bullet Journal potrà contenere liste che tengono nota di libri letti, film da vedere, spunti per i nostri futuri viaggi e tutto ciò che può essere utile appuntare. Inoltre, sul canale YouTube ufficiale troveremo un pratico tutorial per impostare un Bullet Journal.

 

Bullet journal: lo strumento della Migrazione e la consapevolezza

La migrazione è ilmomento chiave per prendere coscienza delle nostre attività e gestirle con intenzionalità. Essa consiste nel trasferire un contenuto da un punto all’altro del Bullet Journal, scrivendolo di nuovo, ad esempio quando alla fine di ogni mese ci apprestiamo a creare il nuovo diario mensile e dobbiamo valutare le attività da portare avanti tra quelle non ancora terminate. 

Trascrivere le voci da una parte all’altra del nostro quaderno è un’occasione per fermarci a chiederci perché stiamo facendo quell’attività e valutare se essa stia davvero aggiungendo valore alla nostra vita. Questo processo ci aiuta a scremare tutti gli impegni non necessari e a procedere più leggeri e focalizzati su ciò che davvero conta per noi. Sta tutta qui la differenza tra essere occupati ed essere produttivi. 

La pratica della migrazione ci permette inoltre di fare un’autoanalisi di come abbiamo speso tempo ed energie e di capire se è valsa la pena o meno impegnarsi in una determinata attività. 


Idee ed esempi per fare un bullet journal 

Esistono molti siti online in cui poter trovare materiale e templates da cui prendere ispirazione per il nostro Bullet Journal. Sul sito ufficiale troverete una lista di Community dedicate al Bullet Journal appartenenti a differenti social, dai gruppi Facebook, agli account Instagram, alle pagine Pinterest, c’è solo l’imbarazzo della scelta. 

Tra queste community è presente anche la pagina ufficiale Bullet Journal su Pinterest. Insomma, il web è pieno di idee e spunti per personalizzare il nostro Bullet Journal. 



Perché fare un Bullet Journal?

Tenere traccia delle attività quotidiane e trascrivere i pensieri che ingombrano la nostra mente è innanzitutto un esercizio che permette di alleggerire il sovraccarico cognitivo. Mettere nero su bianco i nostri pensieri permette al nostro cervello di spostare in un altro luogo le informazioni trattenute e di liberare spazio. Questo processo è utilissimo per alleviare le sensazioni di stress ed ansia causate dalla frenesia dei nostri innumerevoli impegni.

Il Bullet Journal, però, non è una semplice raccolta di to-do-list. Esso ci aiuta a coltivare l’intenzione, ovvero ad allineare le nostre azioni ai nostri obiettivi e valori. Vivere con intenzione è importante perché ci aiuta ad esplorare e coltivare ciò che porta significato alla nostra vita, liberandoci dalle distrazioni. Come scrive Ryder Carroll nel suo libro Il metodo Bullet Journal, solo attraverso questo tipo di analisi potremo avere il controllo della nostra vita e scrivere giorno dopo giorno la nostra storia personale, senza rischiare che questa venga scritta da qualcun altro.

Il Bullet Journal è quindi uno strumento che ci aiuta a passaredal condurre una vita frenetica a condurre una vita intenzionale, ricca di soddisfazione ed autenticità.