Lavoro e Denaro

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Dal career wellbeing allo sviluppo trasversale: gli strumenti aziendali per trattenere i talenti

Attrarre e trattenere i talenti è una sfida sempre più centrale nelle organizzazioni. In questo articolo approfondiamo alcune strategie per mettere sempre al centro la crescita professionale e personale dei dipendenti, in una logica win-win

The Great Resignation: così è stato chiamato il fenomeno che ha visto migliaia di lavoratori abbandonare il proprio posto di lavoro nello scenario post-pandemico. Sono molti gli studi che riconoscono l’esistenza di questo fenomeno; una ricerca di Gartner, ad esempio, prevede che le aziende si dovranno preparare a un turnover anno su anno dal 50% al 75% più elevato rispetto al passato.

Le motivazioni sembrano essere le più disparate. Non si tratta solo di un salario inadeguato o di un pacchetto di benefit troppo poco competitivo, anzi: sono sempre più determinanti la condivisione valoriale e il contesto, le prospettive di sviluppo, la cultura aziendale e lo stile di leadership. In molti casi, poi, le persone cercano “semplicemente” un equilibrio vita/lavoro più sano. è proprio questo assunto che dovrebbe diventare acquisito: specialmente in alcuni settori, il lavoro viene vissuto sempre di più come parte integrante del proprio percorso di sviluppo e come un trampolino di crescita professionale e personale. L’imprenditore che lo capisce, e che fornisce gli strumenti adeguati a questa crescita, non deve temere che i suoi migliori talenti vadano a fare carriera da un’altra parte. 

Per un datore di lavoro, assumere e formare un nuovo dipendente può costare anche il doppio rispetto a trattenere un dipendente già esistente (senza contare gli effetti collaterali di ogni nuova partenza: morale aziendale basso, stress organizzativo, risorse impiegate nella formazione). A prescindere da tutto questo, sicuramente nella tua azienda hai dei talenti che non vuoi perdere, perché sai che possono fare la differenza e persino portare la tua organizzazione a un livello impareggiabile. 


6 strategie diemployee retention per trattenere i talenti nella tua azienda

Le strategie di attrazione, ingaggio e retention che si possono mettere in campo sono moltissime. Fra queste, va posta una particolare attenzione sul Career Wellbeing e sulla crescita personale e professionale dei collaboratori. Accompagnare il dipendente in un percorso di sviluppo – non solo focalizzato sul ruolo che ricopre in azienda, ma anche a 360° come individuo e professionista – è un passo fondamentale per creare un legame solido e duraturo: sentirsi riconosciuti e sapere che il proprio percorso di carriera è in continua evoluzione sono bisogni fondamentali.

L'attenzione alla crescita del dipendente può essere parte di ogni fase del percorso che l’individuo affronta nell’azienda: dall'onboarding alla formazione periodica, fino all'incentivazione.

Realizzando percorsi inclusivi, di qualità e specifici, è possibile dare concretezza a un contesto lavorativo sano e innovativo, in cui i collaboratori potranno riconoscersi e sentirsi valorizzati. Ecco alcune strategie per farlo.


Tutto comincia dal processo di onboarding

Già dal momento dell’assunzione, la persona dovrebbe iniziare a sentirsi parte del nuovo contesto aziendale. Assicurati che il processo di onboarding e di orientamento comprenda non solo il passaggio di consegne e di mansioni, ma anche il coinvolgimento della nuova risorsa nella cultura aziendale: egli deve capire quali sono i valori che spingono la tua organizzazione, e in che modo può prosperare in essi. 


Lunga vita ai programmi di mentorship

Il processo di orientamento iniziale può prolungarsi nel tempo affiancando alla nuova risorsa un mentor, ovvero un lavoratore esperto che sappia guidarlo nella nuova realtà e portare le capacità del nuovo arrivato al servizio dell’azienda. Grazie ai programmi di mentorship, il nuovo arrivato ha la possibilità di confrontarsi con un collega che, non rappresentando un responsabile gerarchico o di funzione, può instaurare con lui un rapporto molto funzionale e complementare alle iniziative di onboarding. Vale la pena offrire programmi di mentorship anche a dipendenti che sono nella tua azienda già da tempo, ma che potrebbero comunque averne bisogno.

Affinché abbia successo, un programma di mentorship deve essere realmente riconosciuto e condiviso nel contesto organizzativo, affinché il mentor e il dipendente possano dedicarvi il giusto tempo all'interno della loro agenda. Può rivelarsi utile anche incentivare la figura del mentor con iniziative o premialità specifiche.


Il giusto rapporto tra compenso e qualità di vita sul posto di lavoro

Le politiche di retribuzione svolgono da sempre un ruolo importante per la soddisfazione dei dipendenti. Svolgere ricerche di mercato regolari, retribuire i lavoratori in modo adeguato rispetto al loro ruolo e prevedere dei processi di salary reviewchiari e condivisi sono tutti passi fondamentali per la fiducia e soddisfazione delle persone.

La retribuzione è oggi sempre più percepita come un insieme di salario, incentivazione, benefit, servizi di welfare e welbeing. Queste iniziative possono portare ancora maggior valore qualora contribuiscano non solo al benessere, ma anche alla crescita dell’individuo. Ad esempio, possono essere offerti ai propri talenti corsi specialistici e certificazioni professionalizzanti, che arricchiscono esperienza e curriculum e sono un vero e proprio investimento sul futuro. 

Negli Stati Uniti, i colossi Walmart e Amazon coprono il 100% delle spese universitarie, inclusi i libri, per i loro dipendenti: ciò rende improbabile che i dipendenti lascino l'azienda, almeno per tutta la durata del percorso di studi, ed è molto utile per professionalizzare nuove generazioni (specialmente coloro che non potrebbero accedere autonomamente allo stesso tipo di istruzione).

Oltre a questo, esistono diversi benefit in grado di stimolare la crescita personale e il benessere mentale: biblioteche aziendali e digitali, iniziative culturali, percorsi di mindfulness e meditazione. Introducendo queste iniziative, darai una connotazione di grande valore ai servizi che offri, e un segnale molto evidente del tipo di contesto culturale che vuoi creare in azienda.


Flessibilità e umanità: due parole chiave

Sempre di più nello scenario post pandemia siamo orientati a cercare contesti che garantiscano una certa flessibilità in termini di policy aziendali, strumenti e modalità di lavoro; aspetti molto ricercati non solo dalle nuove generazioni, ma da tutti coloro che hanno l’esigenza di conciliare impegni professionali e familiari.

È importante che le modalità e gli strumenti offerti in azienda siano coerenti con la flessibilità del contesto. Per quanto riguarda ad esempio i programmi di crescita, la flessibilità può essere introdotta in primis in termini di strumenti e organizzazione, strutturando programmi su più canali, accessibili il più possibile ovunque e in qualsiasi momento, così da poter conciliare la formazione con l'agenda quotidiana. Un'ulteriore opportunità è la flessibilità di contenuti e obiettivi, dando al collaboratore la possibilità di spaziare da ciò che è indispensabile per il proprio ruolo fino ad arrivare agli interessi professionali e personali. La trasversalità dei contenuti porta benefici sia al dipendente, che si sentirà all'interno di un percorso di crescita molto più ampio, sia all'azienda, che potrà contare su risorse con skill diversificate e ampie, in grado di creare connessioni e di portare maggiore innovazione

Ci sono molte cose ancora che puoi fare: ad esempio, sii flessibile nel concedere congedi parentali, offri servizi che permettano ai tuoi talenti di prendersi cura dei propri figli con presenza e dedizione. Studia programmi per aiutare chi lavora per te a prevenire e superare momenti di stress lavorativo e personale, ad esempio fornendo consulti psicologici gratuiti. 


Leadership nella comunicazione, nella gestione e nelle competenze

Comunicare è la chiave per mantenere in vita e far prosperare qualsiasi relazione umana. Studia dei piani di comunicazione efficaci, che permettano a te di restare sempre aggiornato su cosa accade nelle diverse aree aziendali, e alle tue risorse di parlare in modo chiaro e trasparente su cosa funziona e cosa no. I manager dei team, in particolare, possono coinvolgere i loro collaboratori e rappresentare un fondamentale snodo di comunicazione. 

Inoltre, i dipendenti hanno bisogno di leader sempre più aperti nella loro autorevolezza, che sappiano concedere fiducia e autonomia valutando con obiettività i risultati raggiunti. Tutto questo va a ridefinire i precedenti canoni di efficacia e coinvolgimento, permettendo ai dipendenti di capire con più chiarezza e costruttività i punti su cui lavorare, muovendosi nella direzione del team work più che su quella della competizione. 

Per tutte queste ragioni, la leadership si riflette anche in un’adeguata preparazione dei manager dei team. Strutturare programmi specifici per i leader li aiuterà a sviluppare le giuste competenze, a sentirsi accompagnati nel loro ruolo e sostenuti dall’azienda nella loro funzione gestionale. Tutto questo garantirà un contesto lavorativo sano, dove i manager possano costituire il perfetto buon esempio per i membri dei loro team. 


Training e crescita continui

Abbiamo visto come l'attenzione alla crescita dei talenti può portare benefici e guidare l'intera esperienza del dipendente in azienda. I programmi di formazione sono l'ultimo indispensabile tassello per dare evidenza alle persone del reale investimento che l'azienda sta facendo su di loro.

Un processo continuo e iterativo, che parte da un'analisi dei bisogni e degli interessi, per realizzare percorsi personalizzati e inclusivi.

La misurazione finale è un passaggio indispensabile per un miglioramento continuo: valutazione delle skills acquisite, obiettivi raggiunti, soddisfazione dei dipendenti e dei manager, ma anche miglioramento di precisi KPI di business.

 

L'attenzione al career wellbeing e allo sviluppo trasversale dei collaboratori è un elemento potente di attrazione, sviluppo e retention dei tuoi talenti. Per promuovere la crescita professionale e personale, è sempre più importante ragionare in un'ottica multicanale, mixando programmi di onboarding, mentorship, training e benefit dedicati.

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