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La vita di Albert Einstein, il genio del 900

Per conoscere un po’ di più anche il lato umano del genio della fisica leggi questa breve biografia di Albert Einstein

Albert Einstein nasce il 14 marzo del 1879 a Ulma, in Germania, primo di due figli – sua sorella Maja nascerà nel 1881. Secondo la biografia di Albert Einstein, la sua infanzia e adolescenza trascorrono serenamente, entrambe segnate da un’insaziabile curiosità per ogni cosa. Ed è proprio questa la caratteristica che lo accompagnerà per tutta la vita. Da piccolo Albert Einstein inizia a suonare il violino, una passione che rimarrà forte per tutta la sua vita e a cui, negli anni della vecchiaia, si aggiungerà anche quella per il pianoforte. La leggenda secondo cui Albert Einstein non fosse bravo a scuola è per l’appunto solo una leggenda, nata da un fraintendimento nell’interpretazione delle votazioni.



Il 1905 è l’Annus Mirabilis nella vita di Albert Einstein 

Da un punto di vista della produzione scientifica la vita di Albert Einstein si divide in due parti. Nella prima metà della sua vita Einstein è uno scienziato prolifico che dedica alla ricerca tutto se stesso. Nel 1905, diventato famoso nella storia come l’Annus Mirabilis, o anno meraviglioso, Albert Einstein pubblica a poca distanza uno dall’altro quattro articoli scientifici rivoluzionari per la fisica dell’epoca. Nel 1917 Einstein pubblica il primo articolo scientifico sulla cosmologia, dando cos’ vita alla moderna cosmologia relativistica mentre nel 1919 la teoria della relatività generale ha una prima conferma sperimentale grazie agli esperimenti condotti durante un’eclissi totale di Sole. Infine, nel 1921 Albert Einstein riceve il Premio Nobel per la fisica per la sua spiegazione dell’effetto fotoelettrico. 


Albert Einstein: un pacifista

Nella seconda metà della sua vita, quindi circa da metà degli anni Venti del Novecento, Albert Einstein continua a fare ricerca ma in modo più blando, dedicando invece gran parte del suo tempo a promuovere la pace e ad attività legate all’educazione. Le attività pacifiste di Albert Einstein erano iniziate già in giovane età ma si intensificarono con l’ascesa del nazionalismo in Germania. È proprio in questi anni che Einstein propone di creare un’organizzazione super partes in grado di impedire conflitti bellici in cui usare armi nate dalle recenti scoperte scientifiche – la bomba atomica sarà proprio una di queste. Il suo tentativo però fallisce e nel frattempo Albert Einstein diventa persona non gradita in Germania, non tanto per il fatto di essere ebreo quanto per le sue posizioni politiche e pacifiste. 


Il rapporto con Mileva Maric, sua prima moglie

Albert Einstein conosce Mileva Maric durante gli anni al Politecnico di Zurigo (ETH). Anche Mileva è una fisica e da Novi Sad si era trasferita a Zurigo per studiare perché il Politecnico era una delle poche istituzioni che concedeva alle donne di frequentare corsi universitari. Inizialmente il rapporto tra i due è perfetto: condividono l’amore per la musica e la passione per lo studio della fisica. Lo stesso Albert aveva definito Mileva suo sprone intellettuale tanto che la questione sul fatto che la Maric abbia una parte di merito nelle rivoluzionarie scoperte del marito rimane tuttora aperta. Insieme la coppia ha tre figli ma la vita – e forse la prematura scomparsa – della loro primogenita Lieserl rimane avvolta nel mistero. Man mano che la fama di Albert Einstein aumenta, il matrimonio con Mileva Maric si sgretola e i due divorziano nel 1919. La situazione era diventata insostenibile, soprattutto dopo la lettera mandata da Einstein in cui chiedeva alla moglie di sottoscrivere una serie di regole di convivenza profondamente umilianti. Mileva Maric non rientrerà più nel mondo accademico a cui aveva rinunciato anni prima per prendersi cura della famiglia in favore della carriera del marito. Vivrà a Zurigo fino al 1948, anno in cui morirà, prendendosi cura dei suoi due figli, soprattutto di Eduard a cui era stata diagnosticata la schizofrenia. 


Gli anni a Princeton

Quando Hitler sale al potere, Albert Einstein e la sua seconda moglie, Elsa Lowenthal, lasciano l’Europa per trasferirsi a Princeton, nel New Jersey. Dopo la morte di Elsa, avvenuta nel 1936, Einstein si interessa sempre meno alla ricerca scientifica e sempre di più a realizzare i suoi ideali, accogliendo rifugiati europei e aiutandoli nella ricerca di un lavoro. Nel secondo dopoguerra Einstein si dedica a diversi progetti umanitari ed educativi, oltre a essere sempre più un sostenitore del disarmo nucleare mondiale. Albert Einstein si spegne il 18 aprile del 1955 all’ospedale di Princeton dopo un peggioramento progressivo delle sue condizioni di salute. 

Per conoscere nel dettaglio i diversi passaggi delle vita di Albert Einstein puoi leggere l’analisi del libro Albert Einstein: A Biography che trovi su 4books.


Albert Einstein: A Biography

Conosciuto come lo scienziato più famoso di sempre, Albert Einstein è stato anche un uomo caratterizzato da una personalità effervescente, un’insaziabile curiosità, un ironico e tagliente senso dell’umorismo, e alcuni paradossi. In questo libro Alice Calaprice e Trevor Lipscombe cercano di ridare sostanza a una figura diventata ormai quasi un’icona stereotipata, descrivendone i lati meno conosciuti per presentare al lettore un Albert Einstein a tutto tondo nella sua contraddittoria e geniale umanità.



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