Cultura e Lifestyle

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Tim Cook, il braccio armato della Apple post-Jobs

Il racconto di chi è Tim Cook e della rivoluzione culturale che il nuovo CEO ha portato in Apple dopo l’abbandono di Steve Jobs.

Per tutti coloro che si chiedono chi è Tim Cook la risposta più semplice è: la persona alla guida di Apple dopo che nel 2011 Steve Jobs è stato costretto per motivi di salute a ritirarsi dalle scene. In realtà, in questi anni Tim Cook non si è limitato solo a guidare l’azienda, portando la Apple a vivere uno dei momenti di maggior successo della sua storia, ma nel tempo ha operato una vera e propria rivoluzione culturale nel settore tech. Le ragioni di questa svolta etica presa dalla Apple le troviamo radicate in alcuni episodi che il suo nuovo leader ha vissuto durante la giovinezza e che hanno condizionato in modo importante la vita di Tim Cook.  

Tim Cook nasce nel 1960 in una piccola cittadina dell’Alabama rurale. Qui durante la sua giovinezza vive episodi di razzismo e discriminazione che ne influenzeranno per sempre l’esistenza. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria industriale presso la Auburn University, inizia a lavorare per l’IBM dove imparare la filosofia del “just in time”, ovvero una logica pull che prevede di produrre solo ciò che è già stato venduto o si prevede di vendere in tempi brevi per non avere magazzino. 

Nel 1988, mentre continua a lavorare all’IBM, Tim Cook consegue un master in business administration (MBA) presso la Fuqua School of Business della prestigiosa Duke University. Nel 1994 la vita di Tim Cook cambia nuovamente: dopo una carriera brillante lascia l’IBM e approda prima all’Intelligente Electronics e poi alla Compaq. È in questa azienda di produzione di personal computer – ora parte di Hewlett-Packard – che Steve Jobs lo nota e lo chiama in Apple. 

In poco tempo Tim Cook rivoluziona completamente il settore produzione di Apple, riducendo l’inventario e ristrutturando l’intera catena di produzione. Il suo successo è tale che in pochi anni Tim Cook riesce a scalare le gerarchie aziendali e nel 2005 diventa direttore operativo della Apple. 

Fedele a un senso di morale mutuato dalla sua educazione cattolica e ispirato dai suoi idoli, tra cui Martin Luther King Jr. e Robert F. Kennedy, Tim Cook si è battuto per rendere la Apple un esempio “morale”, una forza al servizio del bene. Questa è una delle principali differenze tra il pensiero di Tim Cook e quello di Steve Jobs. Jobs credeva che le proprie creazioni fossero un contributo sufficiente al miglioramento della società mentre per Cook la questione è sempre stata più complessa e legata a doppio filo con una necessità morale. 

Dal 2011 la Apple si è man mano trasformata passando dall’essere una delle aziende più progressiste dei nostri tempi ma non propriamente liberare, a essere un esempio di etica per l’intero settore. Tim Cook ha spinto la Apple a investire in opere di beneficenza focalizzate sui temi dell’educazione, della salute e dei diritti umani. Ha rivoluzionato in modo etico la catena produttiva, facendo in modo che le aziende fornitrici garantissero determinati diritti ai propri lavoratori. Ha diminuito l’impatto ambientale della Apple, riducendo le proprie emissioni e investendo in energia rinnovabile, oltre ad aver eliminato l’uso del PVC dai suoi prodotti. Ha inoltre investito per migliorare la tutela della privacy e la sicurezza dei propri utenti, e per garantire accessibilità e inclusione. Sotto la guida di Tim Cook la Apple ha dimostrato come profitti e impatto positivo possano coesistere.

Nel 2014 in un editoriale di Bloomberg Business Tim Cook si è dichiarato pubblicamente gay ed è stato il primo – e finora unico – CEO di un’azienda presente nella lista Fortune 500 ad aver fatto coming out. 

Su 4books puoi leggere la storia della vita di Tim Cook e apprenderne il pensiero grazie al libro scritto da Leander Kahney e intitolato proprio Tim Cook


Tim Cook

Basandosi su una serie di interviste fatte a diversi dirigenti di Apple e sugli interventi pubblici di Tim Cook, il reporter Leander Kahney analizza in questo libro il cambiamento che Apple ha avuto da quando Tim Cook è diventato il suo amministratore delegato. L’autore sintetizza anche le nuove strategie adottate da Apple in materia di ambiente, educazione, accessibilità, inclusione, privacy, sicurezza ed etica sul lavoro. Inoltre, nel libro vengono esplicitate quali sono state le differenze tra la leadership di Tim Cook e quella di Steve Jobs.




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