01. Sarah Breedlove - La vita di una donna destinata a cambiare la sua epoca
Come si fa a ottenere il meglio da tutte le situazioni che ci capitano? Ad esempio, conoscere bene l’epoca in cui viviamo o trovare i lati positivi in cose apparentemente brutte, come può aiutarci nel progettare al meglio la nostra vita futura?
Per fare un esempio pratico, oggi si parlerà della vita di una donna che, nata a cavallo fra fine ‘800 e inizio ‘900, riuscì a prendere il meglio da un’epoca di profondi cambiamenti sociali e culturali e, anzi, ne fu essa stessa una grande artefice.
Sarah Breedlove, in futuro nota come Madam C. J. Walker, è stata la prima donna afroamericana a costruire un’impresa da autodidatta, diventando, di fatto, una delle imprenditrici di maggior successo di inizio ‘900.
Dalla sua vita è stata tratta una serie televisiva Netflix, Self - Made: la vita di Madam C.J.Walker, interpretata da Octavia Spencer, che è riuscita a esprimere lo spirito combattivo di questa pioniera di inizio XX secolo.
La serie tv è in 4 puntate e parte dal momento in cui avviene la svolta che cambierà la vita di Madam. Pur molto romanzata in alcuni momenti, riesce lo stesso a mostrare i punti salienti del “Metodo Walker”, cioè il metodo che Madam usò per arrivare al successo e ottenere il meglio.
Per meglio capire in cosa consisteva il “Metodo Walker”, però, dobbiamo fare un breve excursus sulla sua vita.
02. Fu la prima persona libera della sua famiglia
Nata il 23 Febbraio 1867 da genitori ex schiavi, Sarah Breedlove fu la prima della sua famiglia a nascere con lo status di persona libera.
Persi i genitori da bambina, si trasferì a vivere dalla sorella maggiore e insieme vissero lavorando nei campi di cotone del Mississippi. Da lì, andò via all’età di 14 anni per sfuggire ai maltrattamenti del cognato e sposò Moses Mc Williams da cui avrà una figlia, A’Lelia, il 6 Giugno 1885. Alla morte del marito, madre e figlia si trasferirono a St. Louis, dove vivevano i fratelli di Sarah lavorando come barbieri.
Lavorando come lavandaia e cuoca, riuscì a risparmiare denaro a sufficienza per mandare sua figlia a scuola.
Nel 1890 arriva la svolta che le cambierà la vita, ma arriva sotto una forma che inizialmente la fa stare molto male: Sarah inizia a soffrire di un forte disturbo del cuoio capelluto, che le fa perdere la maggior parte dei capelli.
Nel cercare di porvi rimedio, si rende conto che moltissime altre donne afroamericane soffrono della sua stessa malattia.
Prova molti rimedi casalinghi, chiede aiuto ai fratelli nella speranza che possano aiutarla, ma molti le dicono semplicemente di coprirsi la testa con delle fasce, come fanno tutte le donne affette dallo stesso problema in quel periodo.
Sarah, però, non ci sta, non vuole rinunciare a quello che pensa essere non solo un aspetto fondante della sua identità, ma soprattutto vuole che i suoi capelli siano in salute.
È in questo momento che conosce Annie Malone, imprenditrice di colore che vende una lozione a base di zolfo e che aiuterà Sarah a trovare finalmente sollievo dalla sua malattia.
Da quel momento in poi, diventa sua agente di vendita e si trasferisce a Denver nel 1905 dove sposa il suo terzo marito Charles Joseph Walker, di cui prenderà il nome diventando Madam C. J. Walker.
È a questo punto che si mette in proprio, creando una lozione simile a quella della Malone, che però migliora grazie all’aiuto del farmacista Edmund L. Scholtz presso cui lavora come cuoca e che, secondo alcuni racconti, l’avrebbe aiutata a capire meglio la chimica dei prodotti. Riesce così a migliorare e creare la sua propria lozione che inizia a vendere con il nome di “Wonderful Hair Grower di Madam Walker”.
Da questo momento in poi, mette in atto una vera e propria strategia di marketing fondata sull’empatia con i propri clienti: sceglie infatti di indirizzare i propri prodotti alle donne afroamericane che non hanno prodotti specifici dedicati per i propri capelli, quelli in vendita, infatti, sono prodotti da aziende di bianchi che non conoscono la diversità dei capelli delle persone di colore.
Vende i suoi prodotti porta a porta, mettendo sempre la propria esperienza a servizio del suo progetto e, attraverso un approccio profondamente personale, riesce a creare una profonda empatia con clienti e dipendenti.
Inoltre, apre fabbriche e scuole dove forma quelle che lei chiamerà “Culturiste di bellezza”, le sue agenti di vendita; incoraggiando e promuovendo il talento femminile delle donne di colore.
Si trasferisce a New York a Villa Lewaro e si ritrova coinvolta nella vita sociale, politica e intellettuale di Harlem, che la designerà definitivamente come una delle donne più conosciute della nazione a quel tempo.
Com’è riuscita questa donna a creare tutto ciò, in un momento in cui le donne e in particolare gli afroamericani, erano ancora soggetti a forti disparità e razzismo?
In cosa consisteva esattamente il suo “Metodo Walker”, che l’ha fatta entrare nel Guinness dei primati come la prima donna milionaria autodidatta del XX secolo?? Il primo step fu, senza dubbio, quello di saper capire molto bene l’epoca in cui viveva, traendone un profondo vantaggio.
03. La chiave è capire l’epoca in cui si vive e trarne beneficio
Conoscere bene il momento storico in cui si vive, sicuramente non è cosa semplice come sembra, ma studiare bene le evoluzioni tecnologiche, osservare i cambiamenti sociali e culturali in atto e ascoltare attentamente ciò che ci succede intorno, può essere un mezzo di grande aiuto nel raggiungimento dei nostri obiettivi, piccoli o grandi che siano.
Un esempio pratico recente, possiamo vederlo nel libro 4books Steve Jobs di Walter Isaacson, che riassume i punti salienti della vita del noto imprenditore californiano.
Come ben racconta Walter, negli ultimi anni Sessanta, la Silicon Valley fu l’epicentro di un grande fenomeno culturale, da cui presero piede la rivoluzione tecnologica, il movimento hippy, l’attivismo politico e altre cose. Steve Jobs, influenzato da tutto ciò, riuscì a diventare il punto d’incontro tra la controcultura e la tecnologia, fondando quella che, ad oggi, è diventata una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo.
Madam, allo stesso modo, moltissimi anni prima, riuscì a fare una cosa simile prendendo il meglio dalla spinta rivoluzionaria di inizio ‘900 e, soprattutto, dalla voglia di rivalsa della sua gente.
L’America, al cambio di secolo, fu teatro di fortissimi cambiamenti, non solo culturalmente ma soprattutto tecnologicamente ed economicamente: la gente si spostava nelle città, creava progetti, costruiva strade e ferrovie che potessero unire posti, spesso dimenticati, che ora diventavano luoghi pieni di gente in cerca di nuova vita e nuovi progetti.
E in tutto ciò, le persone di colore, iniziarono il loro difficile percorso e le loro battaglie per la libertà, per i diritti e la parità.
Madam, prese il meglio da entrambe le parti, cambiò più volte città fino a sbarcare a New York nel momento in cui Harlem viveva il suo rinascimento artistico culturale e, soprattutto, seppe fare sua la causa e le battaglie della sua gente.
Lo si vede molto bene in un discorso che fa nella 2 puntata della serie tv, dove, cercando sostegno per aprire la sua fabbrica, si rivolge così agli uomini in sala:
“La mia fabbrica creerà posti di lavoro e opportunità per la nostra gente, specialmente per le donne.[…]L’imprenditoria femminile avvantaggia tutti noi, questa è la via del futuro. Lo vedo chiaro come il sole; soltanto così noi riusciremo sul serio ad elevare la razza.”
Questo punto del suo discorso, riassume molto bene quello che, anche nella realtà, era il suo pensiero e uno dei pilastri del “Metodo Walker”.
Attraverso la rivoluzione tecnologica del ‘900, che favoriva i nuovi progetti, e facendo sua la battaglia dei diritti civili, riuscì a volgere a suo favore due elementi che il nuovo tempo le offriva. Non mancarono le difficoltà, ma riuscì a volgerle in positivo, prima fra tutte la perdita dei capelli.
04. La svolta - quando si presenta una difficoltà trova il lato positivo e sfruttalo a tuo vantaggio
È più che normale, nei momenti difficili della vita, buttarsi giù e non riuscire a vedere vie d’uscita.
Tuttavia, è proprio in questi momenti che bisogna essere bravi abbastanza da riuscire a trovare i lati positivi, per poterli sfruttare a proprio vantaggio e dare una svolta alle proprie vite.
È tutta una questione di allenamento e attitudine: iniziando a pensare positivo, già nelle piccole difficoltà quotidiane, si riuscirà pian piano a essere bravi abbastanza da capire che sono proprio i fallimenti e gli errori, i momenti in cui possiamo prendere la palla al balzo e cambiare le situazioni.
È come camminare lungo una strada e trovare un ostacolo da superare, il modo in cui sceglieremo di farlo, l’attitudine che useremo, condizionerà, per forza di cose, il risultato.
Potremo scegliere di sederci a piangere, lamentandoci dell’ostacolo o potremo rimboccarci le maniche e capire come superarlo. Se scegliamo la seconda opzione, studiando bene l’ostacolo, potremo essere abbastanza fortunati da trarne un vantaggio che potrebbe essere la nostra svolta, proprio com’è successo a Madam.
Nel 1890, Madam inizia a perdere quasi tutti i capelli a causa di una malattia del cuoio capelluto.
La causa è probabilmente dovuta a più fattori, primo fra tutti il suo lavoro: a quel tempo lavora come lavandaia, e il contatto continuo con agenti e saponi chimici, sporco e vapore caldo non le giova.
Inoltre, a fine ’800, molte famiglie povere non avevano impianti idraulici interni nelle loro case e questo impediva loro di fare lo shampoo in maniera regolare, favorendo innumerevoli malattie.
Molte donne Afroamericane soffrivano di questo problema, Madam non era l’unica e molte di loro risolvevano la cosa coprendosi la testa con fasce e foulard.
Madam, però, decide di non rinunciare alla sua chioma; i capelli, da questo punto di vista, perdono il significato semplice che hanno e assumono una vera e propria connotazione sociale. I capelli delle donne di colore, così vaporosi e folti, sono ciò che le contraddistingue socialmente, sono un punto di forza della loro identità.
Madam, quindi, fa della cura dei capelli e della loro salute, l’espressione della liberazione e dell’affermazione dei diritti delle donne di colore in una società che, per loro è doppiamente oppressiva, non solo da parte dei bianchi, ma degli uomini in generale.
Nella ricerca di una maniera per curare i suoi capelli e quindi di superare il suo ostacolo, finisce per fare di questo ostacolo la soluzione e la svolta della sua vita.
La perdita dei capelli e la creazione della sua “Wonderful Hair Grower di Madam Walker” diventa la sua svolta.
Avrebbe potuto fasciarsi anche lei la testa e rinunciare alla sua chioma, l’aver deciso di agire diversamente alla sua difficoltà, ha trasformato quest’ultima nel primo passo del suo viaggio futuro, da negativa si è trasformata in positiva.
Da questo momento in poi, Madam racconta in prima persona la sua esperienza, in modo che, tutti coloro che la incontrano, possano riconoscersi nella sua vita e avvicinarsi a lei.
05. Mettere la propria esperienza personale al servizio del proprio progetto
C’è una scena nel primo episodio della serie tv, che spiega molto bene l’empatia che Madam usava per creare rapporti con le sue clienti.
In questa scena, la si vede parlare con un gruppo di donne Afroamericane:
"Se tu hai un’aria rispettabile, abbiamo tutte un’aria rispettabile. Tutto quello che facciamo noi nere, si riflette su ognuno di noi, quindi se posso aiutare una persona sto elevando tutte noi. Grazie alla Wonderful Hair Grower ho la certezza di poter ogni giorno battere il nemico. Uccidere il demonio. Combattere la buona battaglia come nere in America.”
È ovvio, che non sono i capelli in sé a battere il nemico, ma è ciò che rappresentano socialmente a dare la forza per combattere. Nello stesso discorso, Madam racconta della sua esperienza, del suo lavoro come lavandaia, delle umiliazioni che ha dovuto subire; mette se stessa al centro della scena creando, così, una forte empatia e un legame con le donne che la stanno ascoltando e che hanno situazioni di vita molto simili, se non uguali alla sua.
La Wonderful Hair Grower non è più una semplice pomata per curare i capelli, è sinonimo di pulizia, bellezza, rispettabilità e libertà; è la filosofia alla base del “Metodo Walker”: Io Madam C. J. Walker sono come te, ho gli stessi tuoi problemi, posso capirti, so come ti senti, sono pronta ad ascoltarti e ad aiutarti a risolverli.
06. La vendita porta a porta fu lo strumento vincente per conquistare il suo target di riferimento
Questo approccio personale di Madam, si trasforma in una vera e propria vendita porta a porta, che si esplica attraverso le sue agenti di vendita.
Insieme al marito e alla famiglia, si sposta in più città diverse, con il preciso intento di seguire un target specifico di clienti: le persone della comunità di cui fa parte e, più precisamente, le donne di quella comunità.
Pian piano allargherà anche la sua clientela, tanto che, nel 1913, Madam viaggia in tutta l’America Latina e i Caraibi, dove continua a promuovere la sua filosofia a persone che, in quegli anni, per certi aspetti, hanno vite molto simili a quella che ha avuto lei; in poche parole sa bene a chi rivolgersi e come rivolgersi.
Decide dove andare, con chi parlare, come parlare e la sua strategia funziona.
07. La sua fu anche una vita dedicata al prossimo
Nell’attuare questa filosofia, la vita sociale e filantropica che intraprende nel corso degli anni l’aiutano molto.
Anche qui, saper interpretare le difficoltà e i cambiamenti del suo tempo, si trasforma in un punto di forza. Attraverso donazioni filantropiche per importanti associazioni, finanziamenti di borse di studio, donazioni e mobilitazioni per il movimento anti - linciaggio, riesce a fare sue molte cause, che stanno a cuore alle comunità di Afroamericani del suo tempo.
Quando si trasferisce a New York, fa della sua villa, Villa Lewaro, un vero e proprio punto di riferimento per tutti i movimenti culturali più importanti del Rinascimento di Harlem di quel periodo; tanto che, proprio questa villa, è stata designata Patrimonio storico nel 1976.
Il sostegno per il progresso della sua comunità e il suo acume negli affari, l’aiutarono nella costruzione della sua indipendenza, in un periodo in cui era fortemente difficile per una donna, per di più di colore, riuscire ad avere una vita serena e rispettabile.
Ovviamente tutto ciò non lo fece da sola, la formazione diretta dei propri dipendenti, anche grazie all’aiuto della figlia A’Leila, fu uno dei passaggi fondamentali.
08. Il successo passò attraverso la formazione dei propri dipendenti
In una scena del terzo episodio della serie tv, viene spiegato l’approccio che Madam ha con i suoi dipendenti:Fra le biografie da leggere su 4books, c’è la storia del miliardario Sam Walton: Made in America, in cui viene spiegato come, secondo lui, sia i clienti che i dipendenti, sono uno dei segreti fondamentali del successo di un progetto.
Secondo Walton, molti negozi falliscono perché gli amministratori non sanno prendersi cura dei propri dipendenti. Questi ultimi, vanno ascoltati e trattati bene, perché il lavoro di squadra alla base della compagnia funzioni e tutto fili liscio.
Proprio questo tipo di approccio è alla base anche della scuola di formazione che Madam sceglie di aprire in più sedi: la prima a Pittsburg e una seconda ad Indianapolis, senza contare numerosi programmi di formazione in tutta la rete nazionale.
“Voglio che tutte voi siate proprio come me, donne autosufficienti, indipendenti, ognuna con la propria attività.”
In queste scuole vengono formate delle vere e proprie “culturiste dei capelli” che non sono semplicemente degli agenti di vendita, ma dei dipendenti che abbracciano la filosofia del “Metodo Walker”, le strategie di marketing e l’approccio personale che Madam vuole venga associato alla sua azienda.
Alla fine, secondo le stime, Madam ha formato quasi 40.000 donne e uomini afroamericani non solo negli Stati Uniti, ma anche in America Latina e nei Caraibi, fondando anche la National Negro Cosmetic Manufacturers Associations nel 1917.
Sempre in cerca dell’innovazione, non mancò di organizzare club locali e statali e convegni appositi per i suoi dipendenti, in modo che venisse riconosciuto loro il successo ottenuto e per invogliarli ad impegnarsi anche socialmente dando loro bonus quando lo facevano.
La sua convention, della Madam C.J. Walker Hair Culturists Union of America a Philadelphia del 1971, fu una delle prime riunioni nazionali di donne d’affari degli Stati Uniti.
Infine, il ‘Metodo Walker', non fu semplicemente un modo per curare i capelli, come veniva definito, ma una vera e propria filosofia di vita, oltre che, un’ottima strategia di marketing. In un mondo come quello di inizio ‘900, per i problemi e le battaglie che una donna Afroamericana era costretta ad affrontare, riuscire a volgere quei problemi a proprio vantaggio è stato il trampolino di lancio che ha permesso a Sarah Breedlove, Madam C.J. Walker, di contribuire al cambiamento della sua epoca.
La storia di successo del miliardario Sam Walton 12 min
Sam Walton: Made in America
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