Il cervello è un organo affascinante e incredibilmente complesso. È in grado, infatti, di evolvere, adattarsi e svolgere moltissime funzioni diverse. La sua dinamica è il frutto di una vasta serie di interazioni neurali e di influenze ambientali. Non è proprio una macchina, come molti tendono a definirlo, ma più un ecosistema. E all’interno di questo ecosistema pare che esistano sistemi neurali in competizione tra loro per tutta la nostra vita. Uno scenario piuttosto interessante, è indubbio. Capire come funziona il cervello non è facile, ma provarci può permetterci di imparare cose bellissime su questo organo straordinario.
Per cominciare partiamo dai concetti fondamentali, parlando di un importante psichiatra e neuroscienziato statunitense, Paul D. MacLean. Nel 1967 MacLean ha formulato una teoria molto interessante: secondo lui, infatti, il cervello umano si è evoluto in tre parti principali, o cervelli, ciascuno dei quali con le sue specifiche caratteristiche e funzioni. Ratey parla, prima di tutto, del cervello rettiliano, o primitivo. Come suggerisce il nome, si tratta della parte più antica del cervello. È sede delle nostre funzioni vitali, come la respirazione, la regolazione della temperatura e la digestione. Tutte queste attività indispensabili partono da qui. Dopo il cervello rettiliano, abbiamo il cervello paleomammaliano, che appartiene al sistema limbico. Qui invece abbiamo le emozioni e la memoria a breve termine. L’ultima parte individuata da MacLean si chiama neocortex o cervello neommaliano (neomammalian brain). Essa è associata alle funzioni cognitive complesse, come il pensiero razionale, il linguaggio, la pianificazione e l'elaborazione delle informazioni sensoriali. Possiamo dire che il neocortex è la parte più sofisticata del cervello, perché ci permette di formulare pensieri complessi, di risolvere problemi, di pianificare il futuro e di comprendere concetti astratti.
Infine Ratey fa riferimento al cerebellum, cioè una struttura separata, che non rientra in queste categorie. Si tratta comunque di una componente molto importante del sistema nervoso centrale, perché da qui dipende il nostro controllo motorio e altre funzioni cognitive.