Oggi parliamo costantemente di comunicazione, dimenticando a volte che si tratta di una delle competenze più antiche e fondamentali dell'umanità; non è quindi una sorpresa scoprire che le prime forme di comunicazione a distanza risalgono a migliaia di anni fa e utilizzavano mezzi semplici ma ingegnosi. Tra questi, l'uso di tamburi occupa un posto di rilievo. Le tribù africane, ad esempio, sfruttavano i tamburi non solo per la musica e i rituali, ma anche per trasmettere messaggi attraverso lunghe distanze: questi strumenti, basati su un vero e proprio linguaggio creato ad hoc, permettevano di comunicare avvisi, segnali di allarme e informazioni importanti da un villaggio all'altro, creando una rete di comunicazione rudimentale ma efficace. I tamburi funzionavano secondo un principio simile al codice Morse: diversi ritmi e intensità rappresentavano diversi messaggi, e la ridondanza era la base sulla quale correva una comunicazione più che articolata.
Questa forma di comunicazione era basata su suoni che potevano essere uditi anche a chilometri di distanza, soprattutto in aree aperte o su alture. In questo modo, le comunità potevano coordinarsi e rimanere in contatto nonostante le distanze fisiche. Parallelamente, altre culture svilupparono metodi simili. Gli antichi greci, ad esempio, utilizzavano segnali luminosi per inviare messaggi tra torri di avvistamento, ma questo limitava le distanze e la complessità dei messaggi.
Mentre i tamburi costituivano i primi mezzi di telecomunicazione, l'evoluzione della parola scritta rappresentò un balzo in avanti significativo nella storia dell'informazione. La scrittura cuneiforme, sviluppata dai Sumeri, fu una delle prime forme di scrittura conosciute. Questa innovazione permise la registrazione permanente delle informazioni, superando i limiti della comunicazione orale e facilitando la trasmissione del sapere attraverso le generazioni. Ma fu l'invenzione dell'alfabeto, attribuita ai Fenici, a rendere la scrittura più accessibile e flessibile. Gli antichi Greci, ispirati da questo sistema, svilupparono il loro alfabeto, che influenzò profondamente la loro cultura e il loro pensiero. La scrittura fu un passo in avanti decisivo per la cultura e la società perché permise anche la registrazione di leggi, trattati e opere letterarie, creando una base solida per la civiltà. I Babilonesi, ad esempio, utilizzarono la scrittura per sviluppare complessi sistemi matematici e astronomici. La matematica computazionale di queste antiche civiltà rappresenta uno dei primi esempi di come l'informazione potesse essere utilizzata per risolvere problemi pratici e teorici, creando un'evoluzione e una rivoluzione all'interno del panorama culturale umano.