Quante volte capita di rinunciare a qualcosa solo perché una voce interiore si è imposta con forza nella mente? E quante volte la mente si lascia ingannare da queste voci?
Quelle che chiamiamo voci interiori in realtà fanno parte di un discorso più complesso legato all’idea che noi stessi abbiamo elaborato. Le voci interiori corrispondono a una più o meno feroce critica che agisce per nostro conto, risponde a domande, inviti, provocazioni.
Ciascuno di noi infatti cresce “critico” nei propri confronti e in quelli altrui. Il problema è che non lo sa, perché gli manca la consapevolezza.
Ci sono dei condizionamenti che nascono da bambini ed è normale perché si cresce attraverso gli stimoli che via via si ricevono. Questi derivano dal confronto che si sviluppa in famiglia, nelle relazioni, nella società.
Di per sé il giudizio non è sbagliato, lo diventa quando si prende troppo spazio.
Per giudizio non intendiamo infatti la capacità critica rispetto a una situazione, ma proprio la critica verso se stessi che in qualche modo si insinua nella mente, minando l’autostima, la pace e la serenità interiore.
Ci sono dei modi per imparare a gestire questa critica eccessiva, tuttavia prima ancora di gestirla è fondamentale conoscerla.