Molti commettono l’errore di pensare che le imprese dei grandi maestri del passato come Leonardo da Vinci, Mozart e Henry Ford siano il risultato di un talento naturale o genio innato, come se questo livello di eccellenza fosse riservato solo a pochi privilegiati. Altri attribuiscono il successo a una sorta di fortuna o favore delle stelle. Anche se le abilità di un bambino prodigio di 4 anni come Mozart possono sembrare inspiegabili, in realtà celano una spiegazione ben precisa.
Nessuno nasce genio, e tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere. Infatti, non esiste alcun legame tra il talento innato e la padronanza di una competenza o di un campo.
Alcuni studi hanno dimostrato che, sebbene molti bambini mostrino un talento eccezionale rispetto ad altri, solo pochi di loro raggiungono risultati straordinari. Al contrario, coloro che sembrano meno brillanti a scuola spesso raggiungono successi ben superiori ai loro coetanei più dotati.
Sir Francis Galton aveva un QI significativamente più alto rispetto al cugino Charles Darwin ed era considerato un prodigio. Tuttavia, fu Darwin, il quale non mostrava alcun segno di intelligenza eccezionale, a essere ricordato come una delle menti più brillanti della storia.
Se dunque, come sostiene l’autore, la supremazia non dipende dal fatto di essere una persona intellettualmente più dotata o una persona “ordinaria”, allora è chiaro che tutti noi possiamo raggiungere la grandezza dei maestri del passato. Non importa l'età, la razza o il sesso.
La domanda quindi è: come fare? La risposta è semplice: basta seguire i passi intrapresi dai grandi maestri che ci hanno preceduto. Dallo studio delle loro biografie, infatti, emergono chiaramente alcuni elementi comuni che li hanno guidati verso il successo.