Il libro si apre con un breve ritratto di un imprenditore di grande successo, Gustavus Franklin Swift. Swift è famoso per aver fondato l’azienda Swift&Company, una delle più importanti nel campo del confezionamento della carne. L’imprenditore americano ha rivoluzionato l’industria della carne introducendo tecniche innovative e ideando sistemi di trasporto su larga scala. È sempre stato una persona intraprendente, fin da ragazzo aveva un’energia e una forza di volontà davvero notevoli. Swift voleva fare tanti soldi, ma il punto non era solo questo: lui si divertiva un sacco nel tentativo di accumulare più denaro possibile.
Ma cosa sono davvero i soldi? Visto che ne parleremo molto, è utile rispondere a questa domanda, che sembra di per sé piuttosto banale. I soldi, sotto forma di contanti, carte di credito o conti bancari, sono indicatori di benessere e successo. Ci permettono di ottenere quello di cui abbiamo bisogno e, se ne abbiamo in buona quantità, ci consentono di vivere una vita tranquilla. Tuttavia, è importante ricordare che il denaro in sé non ha un valore intrinseco; il suo valore deriva dallafiducia che noi, come collettività, riponiamo in esso in quanto unità di scambio. In sostanza, possiamo usarlo per acquistare beni e servizi perché siamo sicuri che anche qualcun altro lo accetterà in cambio di ciò che offre. Non dimentichiamoci che ben prima dell’avvento dei soldi come li conosciamo oggi, le persone utilizzavano come unità di scambio i beni più svariati; nel libro, per esempio si fa riferimento al whiskey e alle perle. L’Inghilterra ha avuto un ruolo chiave nella diffusione del denaro come lo conosciamo ora; nel XVII secolo, la Bank of England iniziò a emettere banconote, che erano promesse di pagamento garantite dalla banca. Grazie alla loro maggiore manegevolezza e al fatto che si conservassero con più facilità le banconote divennero subito molto popolari. E il resto della storia, più o meno, la sappiamo.