L’autrice racconta che la sua principale ispirazione per il concetto di ottimismo pratico sono stati i suoi genitori. Originari dell’India, hanno saputo mescolare intelligentemente la cultura orientale e quella occidentale, ottenendo successi lavorativi e personali sia in India che in USA. Nonostante le varie difficoltà della vita, hanno sempre saputo affrontare tutto con quello che viene definito ottimismo pratico: non facendo finta di non vedere le difficoltà, ma sfruttandole come possibilità di crescita e di apprendimento. Oggi per la psichiatra l’ottimismo pratico è un percorso da fare con i pazienti, che vivano piccoli problemi quotidiani o traumi collettivi come l’attacco dell’11 settembre o la pandemia. In questo libro, ci guida alla scoperta degli 8 pilastri del percorso, con esempi pratici, esercizi e legami con la terapia cognitivo-comportamentale.
La terapia cognitivo-comportamentale si basa sul concetto che le nostre interpretazioni di fatti, eventi, comportamenti nostri e altrui spesso si basano su assunzioni fallaci o pattern di comportamento non corretti. Questo può portare a distorsione della realtà, proiezione, pessimismo cronico. Secondo l’autrice, riconoscere questi pattern e affrontarli con consapevolezza aiuta non solo a vivere meglio, ma a prosperare in ogni ambito della vita. L’ottimismo pratico e consapevole va esercitato giorno per giorno, nelle diverse situazioni a cui la vita ci mette di fronte. Questo significa riconoscere che non sempre le cose andranno bene, occorre tuttavia vedere il lato positivo e imparare anche dalle esperienze più spiacevoli.