Social

Matthew Dylan Lieberman

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Chiunque di noi ha provato il dolore sociale, ed è normale chiedersi come mai il nostro cervello ci esponga a questa sofferenza. La spiegazione è sorprendente, secondo Social: Why Our Brains Are Wired to Connect si tratta di un vantaggio evolutivo, di un espediente che ha permesso alla nostra specie di svilupparsi e imporsi. La dimensione stessa del nostro cervello è spiegata dalla necessità di strutturare le capacità sociali, quelle che ci consentono di essere in grado di formare gruppi organizzati, cooperativi e armonizzati come nessun altro animale riesce a fare. 

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Analisi e idee chiave

01.

Il cervello risponde col dolore alle minacce rivolte verso le nostre connessioni sociali, un fattore che ha aiutato la specie a sopravvivere ed evolvere. L’esperienza del dolore sociale è permessa dall’attivazione degli stessi circuiti neurali che fanno provare il dolore fisico

02.

La sovrapposizione neurale tra dolore sociale e fisico, il pensiero sociale e l’armonizzazione sono i tre adattamenti cerebrali che ci hanno permesso di sfruttare le connessioni e i legami per costituire gruppi e organizzazioni capaci di prosperare

03.

La rete neurale che si attiva automaticamente, detta rete di default, è dedicata alla cognizione sociale: nei momenti in cui il cervello non è impegnato in compiti specifici, il pensiero si spinge verso le altre persone e il rapporto che abbiamo con loro

04.

Un cervello di grandi dimensioni rappresenta un grande costo dal punto di vista energetico. Poiché quello umano è eccezionalmente grande, l’evoluzione deve avergli affidato compiti assolutamente rilevanti per la sopravvivenza della specie

05.

Il sistema dei neuroni specchio attiva il meccanismo che ci consente la comprensione della mente degli altri non attraverso il ragionamento, ma grazie alla simulazione dei comportamenti che abbiamo osservato

06.

Citazioni

07.

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Tanti suggerimenti utili per:

  • Scoprire come il nostro cervello entra in connessione con gli altri.
  • Ampliare la capacità di costruire relazioni e lavorare in gruppo.
  • Comprendere il significato e il ruolo del “dolore sociale”.

Matthew Dylan Lieberman è direttore del Laboratorio di Neuroscienze Cognitive Sociali dell'UCLA, l’Università della California di Los Angeles. Le sue ricerche sulle basi neurali della cognizione dell'esperienza sociale sono dedicate principalmente a comprendere il meccanismo neuro-fisiologico delle emozioni come quella dell'affetto sociale. La neuroscienza cognitiva sociale, termine da lui coniato, si concentra su come il cervello umano elabora le informazioni sociali, studiando questa attività grazie alla risonanza magnetica funzionale.

Casa Editrice:

OUP Oxford

Anno:

2015

Pagine:

384

ISBN:

978-0198743811