Tutti soffriamo nel corso della nostra vita e il lavoro di Cheri Huber è progettato per aiutare le persone nel processo che serve per risvegliarsi e mettere fine alla sofferenza. Man mano che andava avanti nella pratica, ha capito sempre di più che la motivazione profonda principale per cui le persone non riescono a smettere di soffrire è che non si sentono meritevoli o degne di non soffrire. In un modo o nell’altro, credono che ci sia qualcosa di sbagliato in loro. Ma questo non è vero. E l’autrice voleva comunicarlo al mondo. Così che è nato questo libro.
Indipendentemente da ciò che ci hanno insegnato a credere, non c'è niente di sbagliato in noi. E non c’è niente di sbagliato nemmeno nella vita. Non c’è niente di sbagliato e basta. Le cose sono semplicemente quello che sono. Punto. Il problema è che nella nostra mente avviene un dialogo con noi stessi che va nella direzione sbagliata. Ci sono molte cose che non ci piacciono, soprattutto perché siamo stati condizionati a credere che ci sia qualcosa di sbagliato in esse e spesso rimaniamo bloccati in quel circolo vizioso. Ma il fatto che qualcosa non ci piaccia o che preferiremmo fosse diverso, non vuol dire che quel qualcosa sia sbagliato.
Ebbene, per smettere di soffrire dobbiamo cambiare quel dialogo e quella voce che ci impone di rivolgere la nostra attenzione verso ciò che non va, verso quello che manca e verso le cose negative. La sofferenza è una scelta più di quanto siamo portati a credere. La sofferenza è un'azione. È qualcosa che si aggiunge alla vita e quindi possiamo smettere di compiere l’azione di soffrire ogni volta che vogliamo. Questo, però, non significa certo che sia facile riuscirci. La soluzione in realtà è semplice, e vedremo qual è nel corso di questa analisi, ma adottarla non è facile.
La sofferenza è ciò che accade quando desideriamo troppo ardentemente che qualcosa sia diverso da quello che è. Nel momento in cui evadiamo dalla realtà della vita e ci spostiamo in questa posizione di opposizione immaginaria, allora soffriamo. “No, non va bene. Questo non è giusto. Dovrei essere così. Lui o lei non dovrebbero fare questo. Tutto ciò è sbagliato.” Se eliminiamo questo tipo di conversazioni che avvengono nella nostra mente, allora la sofferenza svanisce. Già, ma come fare?