Chi è Cal Newport, il guru americano della produttività e dell'attenzione

In questa biografia di Cal Newport scopriremo la vita di uno dei più famosi esponenti del minimalismo digitale e impareremo a difenderci dal business dell’economia dell’attenzione

Cal Newport è professore associato di informatica alla Georgetown University, scrittore per diverse testate giornalistiche tra cui New Yorker e New York Times e autore di 7 bestseller pubblicati in oltre 30 lingue. Oltre alla ricerca accademica, Cal si occupa di scrivere e divulgare i suoi studi riguardanti il rapporto tra tecnologia digitale e cultura, sensibilizzando il lettore a porre attenzione al modo in cui i nuovi strumenti tecnologici influenzano sia la nostra produttività che la nostra salute psicofisica.


Gli esordi di carriera

Calvin Newport, classe 1982, si laureò al Dartmouth College nel 2004 e conseguì un dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrica e Informatica al MIT nel 2009. Iniziò la sua carriera accademica nel 2011 come assistente alla docenza nella facoltà di Informatica presso l’Università di Georgetown, per poi conseguire la cattedra nel 2016.

Oltre ad essere professore di Informatica, Cal Newport è anche un noto scrittore. Iniziò a scrivere ai tempi del college per il giornale studentesco per poi aprire il suo blog, “Study Hacks”, nato inizialmente per dare consigli agli studenti ed evolutosi poi verso tematiche relative a tecnologia, cultura e produttività. 


Consigli non convenzionali per gli studenti

Fin da subito, il messaggio principale che Cal intende divulgare è l’importanza del fare meno ma fare meglio. Agli esordi del blog, uno dei suoi obiettivi era allontanare studenti e neolaureati dalla convinzione per cui l’impressione che diamo al mondo esterno cresca in proporzione al numero di attività in cui siamo coinvolti. L’approccio di Cal è l’opposto, ovvero puntare su ciò che sappiamo fare meglio e farsi notare per quella specifica abilità. 

I primi libri di Cal Newport fornivano consigli non convenzionali agli studenti. Un esempio è “So Good They Can't Ignore You”, saggio pubblicato nel 2012 che fece scalpore per il messaggio fuori dal coro volto a smontare il cliché dei grandi motivatori moderni che spingono a costruirsi una carriera a partire dalle proprie passioni. La tesi che Cal espone nel suo libro, invece, è che il tipo di lavoro svolto conta molto meno del modo in cui ci si approccia ad esso.


Ottimizzare il capitale dell’attenzione attraverso il minimalismo digitale

Nel corso degli anni, le principali idee sviluppate da Cal Newport nei suoi libri e nei suoi articoli riguardarono sempre più l’intersezione tra tecnologia e cultura. Il rischio che i nuovi strumenti a nostra disposizione possano intaccare la qualità della nostra vita e sovvertire i nostri valori diventò il principale oggetto delle ricerche di Cal. Secondo la suateoria del “capitale dell’attenzione”, cioè la capacità di creare valore attraverso un’attenzione sostenuta, riuscire ad ottimizzare tale risorsa è diventato sempre più difficoltoso. Le costanti comunicazioni digitali hanno infatti trasformato i nostri cervelli in alveari iperattivi, riducendo la produttività sul lavoro e in alcuni casi rallentando anche la crescita economica delle organizzazioni. 

Per migliorare il capitale di attenzione, Cal esplora i concetti di minimalismo digitale e abilità di lavoro profondo, favorendo una filosofia che sostiene la riduzione del tempo trascorso online e la concentrazione su un limitato numero di attività. Lo scopo del suo lavoro divulgativo è quello di sensibilizzare le persone a non cadere nelle trappole del business dell’economia dell’attenzione, che cerca in tutti i modi di impossessarsi della nostra attenzione per poi rivenderla agli inserzionisti.

Il blog di Cal Newport “Study Hacks” è tuttora attivo e conta più di 3 milioni di visite l’anno. Dal 2020 Cal è anche autore del podcast “Deep Question” e del progetto “The Time-Block Planner”, un pianificatore giornaliero che semplifica i task giornalieri al fine di ottimizzare produttività e time management.

La dipendenza dalle tecnologie moderne è un rischio a cui tutti siamo inevitabilmente esposti. Per comprendere in maniera più approfondita le ricerche di Cal Newport puoi consultare l’analisi dei suoi più celebri best-seller presenti nella libreria di 4books.


Digital Minimalism

In questo libro l’autore ci mostra un metodo efficace per sfruttare ciò che di positivo l’evoluzione tecnologica ha da offrire, lasciando da parte il lato negativo legato alla dipendenza dai nostri dispositivi elettronici. Nelle nostre esistenze iperconnesse rischiamo di sprecare inutilmente tempo ed attenzione in futili attività online e di compromettere la qualità delle nostre vite offline. Il minimalismo digitale punta a selezionare con cura le attività da svolgere online e ottimizzare la quantità di tecnologie necessarie. Alla fine del processo di disintossicazione tecnologica mostrato in Digital Minimalism, scopriremo la soddisfazione di aver ripreso possesso del nostro tempo e della nostra autonomia.



Deep work

Cal Newport definisce “lavoro profondo” tutte quelle attività svolte in uno stato di totale concentrazione che ci permette di valorizzare al massimo le nostre capacità intellettuali. Questo tipo di lavoro si contrappone al lavoro superficiale, più diffuso ai giorni nostri e caratterizzato da un basso sforzo cognitivo che concede all’attenzione di frammentarsi in modo controproducente. Il lavoro profondo permette di sperimentare lo stato di flow, ovvero la sensazione di appagamento nello svolgere un’attività in cui ci sentiamo totalmente immersi. Deep Work ci mostra come implementare il lavoro profondo nella nostra vita per arricchirla di significato e soddisfazione.