Come creare un team: lezioni da due libri
Per creare un team non basta mettere insieme un gruppo di persone: è necessario trasformarle in una vera e proprio squadra. Questi due libri offrono due modi complementari per farlo.
Spesso quando si deve creare un team si tende a sottovalutare alcuni aspetti, concentrandosi di più sulle capacità dei singoli. Un team, però, non è solo un gruppo di persone che lavorano insieme. Per raggiungere risultati eccellenti un team deve diventare una vera e propria squadra, fatta di persone motivate e in grado di supportarsi a vicenda. In un team, ogni persona rappresenta un tassello fondamentale e il leader è la guida da cui dipende il successo dell’intera squadra. Creare un team non è un’azione che si esaurisce quando si sono selezionati i suoi membri ma è qualcosa che necessita di impegno, dedizione, abilità e tempo. Inoltre, il ruolo del leader è fondamentale per avere un gruppo coeso in grado di praticare il gioco di squadra.
Su 4books ci sono diversi libri che parlano di come creare un team, di leadership e di impresa. Ne abbiamo selezionati due perché affrontano la stessa tematica ma da un punto di vista diverso. Si tratta di Il Coaching è una Sana Abitudine, scritto dall’esperto di coaching riconosciuto a livello mondiale Michael Bungay Stanier, e La guerra nel team, di Patrick Lencioni, consulente, speaker e autore di bestseller da milioni di copie vendute.
Il Coaching è una Sana Abitudine
Fare coaching in azienda è oggi una pratica indispensabile. Il vero obiettivo del coaching, però, non è quello di risolvere un problema nel minor tempo possibile ma di invitare i propri collaboratori a partecipare nella creazione della soluzione. In questo modo, infatti, le persone si sentiranno parte di un team, singoli ingranaggi di un meccanismo che funziona solamente se tutti danno il 110 per cento delle proprie capacità. Ci sono sette domande in grado di aiutare un leader a far emergere nei propri collaboratori diversi punti di vista che, insieme, possono portare alla risoluzione del problema. Per raggiungere l’obiettivo, però, è fondamentale che questa abitudine sia coltivata insieme tra collaboratori e leader.
La guerra nel team
In un team il lavoro di squadra è fondamentale ma secondo Patrick Lencioni ci sono cinque disfunzioni che possono essere fatali per la salute di un team: assenza di fiducia, paura del conflitto, mancanza di impegno, elusione della responsabilità e mancato raggiungimento dei risultati. Superarle non è sempre facile o indolore, ma è necessario farlo per poter raggiungere gli obiettivi preposti. Il compito di un leader è proprio quello di creare un team che sia davvero una squadra. Per farlo deve trovare queste disfunzioni ed eliminarle in modo che il gruppo si trasformi in una squadra forte, coesa e in grado di affrontare le sfide che si troverà davanti.
Come si vede, Michael Bungay Stanier si concentra su un aspetto ben preciso alla base della creazione di un team: il coaching. Attraverso il coaching, infatti, un manager riesce a trasformarsi in un leader e permettere ai propri collaboratori di esprimere la migliore parte di sé. Da parte sua, invece, Patrick Lencioni evidenzia quali possono essere le insidie che minano la coesione in un team e come poterle risolvere, un aspetto questo altrettanto importante per riuscire a creare un team che possa definirsi tale. Quando si parla di persone, infatti, si devono considerare tutta una serie di dinamiche che spesso invece vengono date per scontate e che, se non gestite correttamente, possono creare grossi problemi all’organizzazione.
Entrambi poi si focalizzano sull’importanza del ruolo del leader in un team, ma in Il Coaching è una Sana Abitudine Michael Bungay Stanier sottolinea come il coaching sia lo strumento che permette a un manager di diventare un leader in grado di aumentare il senso di appartenenza nei propri collaboratori, mentre Patrick Lencioni vede nel leader colui che può appianare le disfunzioni del proprio team, trasformando un gruppo di persone in una vera e propria squadra.
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