Breath - un libro in 3 minuti

Una delle azioni più scontate, è anche la più importante: respirare non ci permette soltanto di sopravvivere, ma può davvero contribuire al nostro benessere

Per la maggior parte di noi, la respirazione non è oggetto di attenzioni quotidiane, anzi: è qualcosa che diamo per scontato, sebbene da essa dipenda la nostra vita. Ci sono invece persone che hanno fatto del respiro una vera e propria arte, come chi pratica l’apnea e si mette alla prova per stabilire sempre nuovi record. E non possiamo certo dimenticare come, nel corso della storia, religiosi, filosofi e medici si siano interessati alla respirazione e abbiano cercato di comprendere meglio come influisca sul benessere psico-fisico e, soprattutto, sviluppare tecniche che permettessero di raggiungere questo risultato. Pensiamo ai monaci tibetani e alla medicina cinese, per esempio.

Il giornalista americano James Nestor si è interessato a questi temi e si è lasciato coinvolgere personalmente in alcuni studi per sperimentare su di sé gli effetti della respirazione, ma soprattutto per capire come migliorarla. Sebbene sia un’azione così fondamentale, infatti, la maggior parte degli esseri umani di oggi respira male: Breath è un viaggio tra antichi saperi e nuove scoperte, per aiutarci a riconsiderare il respiro e la sua importanza.

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Breath: la recensione del libro di James Nestor

L’essere umano respira peggio di ogni altro animale: non è sempre stato così, ma oggi, mentre la medicina e la tecnologia hanno fatto passi da gigante per assicurarci nuove cure e un livello sempre crescente di benessere, questa funzione vitale è pregiudicata da molti fattori. In particolare nei paesi più sviluppati, infatti, un gran numero di persone soffre di apnee notturne e altri problemi legati alla respirazione, a causa dei quali l’aria viene introdotta nel corpo attraverso la cavità orale e non dal naso.

Non ci preoccupiamo di questo aspetto, nel mondo occidentale, ma le conseguenze possono essere fatali: respirare con la bocca, infatti, è innaturale e porta una serie di conseguenze negative per la salute umana. A sperimentarlo è lo stesso autore, che sceglie di partecipare a uno studio in cui dovrà forzatamente respirare dalla bocca per dieci giorni. Tra gli effetti negativi, per esempio, c’è una perdita di liquidi superiore durante il sonno (circa il 40% rispetto a quanto accade respirando dal naso).


Come è cambiata la respirazione quando gli esseri umani si sono evoluti

L’Homo Sapiens è comparso circa 300 mila anni fa e ha vissuto una serie di importanti cambiamenti, che hanno influito anche sul suo modo di respirare. La dieta e la masticazione, infatti, insieme allo sviluppo del linguaggio, hanno comportato delle modifiche nella struttura del viso e dell’apparato respiratorio. La laringe si è man mano abbassata, il cervello è cresciuto di dimensioni e il viso ha assunto una forma più allungata, ma è stata la rivoluzione industriale e l’avvento del cibo processato a compromettere la respirazione. Popolazioni più minute di aspetto e quindi con bocche più piccole, mangiavano carni lavorate, farina bianca e cibi ricchi di zuccheri che hanno peggiorato sensibilmente la loro dentatura e le condizioni globali di salute. Masticare, infatti, è un atto a cui l’essere umano si è progressivamente disabituato, perché i cibi industriali sono molto più morbidi di quelli che consumava in passato. 


Perché dobbiamo respirare col naso

L’esperimento a cui si è sottoposto Nestor prevedeva anche una seconda parte, in cui avrebbe respirato solo dal naso per sperimentarne i benefici, che sono notevoli. Dalla respirazione, infatti, dipendono pressione sanguigna, digestione e umore, ma anche le disfunzioni erettili e i cicli mestruali. Tutte queste funzioni si realizzano al meglio solo respirando dal naso.

A influire sulla nostra salute, però, sono anche altri fattori, come per esempio il numero dei respiri in un minuto, che determina la quantità di anidride carbonica all’interno del corpo umano. Sei respiri al minuto sembrano essere un numero equilibrato, che permette di mantenere livelli ottimali di anidride carbonica: non è un caso che molte meditazioni e preghiere abbiano proprio un ritmo vicino ai sei respiri per minuto, come per esempio i mantra buddhisti e le preghiere giapponesi.



Respirare meglio, quindi, vuol dire davvero prendersi cura della propria salute, come ci aiuta a comprendere il libro di James Nestor, Breath, di cui abbiamo appena visto un pratico riassunto. Questo è solo uno dei contenuti che troverai su 4books: come centinaia di utenti che ci seguono fedelmente, potrai imparare ogni giorno qualcosa di nuovo sugli argomenti che ti interessano di più, oppure scoprire temi nuovi e attuali attraverso la nostra piattaforma. Che ne dici, vuoi essere dei nostri?