Creatività: definizione, significato e i suggerimenti per migliorare il processo creativo

La capacità di esprimere la propria creatività è fondamentale tanto sul piano personale quanto su quello professionale: scopriamo insieme come rafforzare il proprio lato creativo

Concetto tanto astratto quanto inafferrabile, la creatività è associata a personalità anticonvenzionali, eclettiche ed indipendenti ma gli studi condotti sul tema dimostrano che i creativi sono persone normali in tutto e per tutto: hanno quozienti intellettivi nella norma e conciliano estro ed organizzazione. Tutti quanti possediamo una qualche dose di creatività ma c’è da chiedersi come coltivarla e far emergere il potenziale creativo che è in ciascuno di noi.

Creatività significa, infatti, anche flessibilità e capacità di trovare nuove soluzioni a vecchi problemi, modificando gli schemi comportamentali usuali che portano a ripercorrere sempre le stesse strade. Sviluppare la creatività, infine, significa anche darsi la possibilità di nuove esperienze e avventure, personali, emotive e – perché no – professionali. 

La creatività trova sempre il suo terreno più fertile nella motivazione personale e nelle passioni ma è possibile applicarla anche in contesti lavorativi e per scopi non necessariamente vocazionali. Diversi studi hanno messo in luce come tra i peggiori deterrenti del pensiero creativo, vi siano proprio le regole opprimenti di un ambiente professionale poco ospitale, gli orari rigidi, un controllo troppo serrato o la scarsa autonomia di scelta e gestione. Insomma, la creatività può rimanere sopita a causa di molti fattori così come può essere risvegliata con l’aiuto di esercizi e tecniche adeguati allo scopo.


Creatività: una definizione semplice

Quando si cerca la parola “creatività” su Google la definizione che possiamo trovare su Wikipedia è la seguente: “Creatività è un termine che indica genericamente l'arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare”.

Questa “capacità della mente di creare e inventare” è fondamentale non solo per coloro che hanno fatto del loro spirito creativo il proprio mestiere, ma per chiunque: riuscire a sviluppare ed esprimere la propria creatività aiuta a sentirsi a proprio agio tanto sul piano privato e personale quanto sul piano professionale.

Che si tratti della possibilità di sbizzarrirsi per un progetto di lavoro dando spazio al proprio estro creativo o che si tratti semplicemente di approfittare di qualsiasi occasione per dare il proprio tocco creativo a qualsiasi cosa si faccia, la creatività è un aspetto importante della vita di tutti i giorni. Ma come si può fare per evitare di trovarsi in un blocco creativo o per eventualmente allenare il proprio spirito creativo e lasciarsi andare un po’ di più? Approfondiamo insieme alcuni aspetti della creatività per conoscere meglio l’argomento e trovare insieme delle soluzioni (creative, ovviamente!) che possano tornarci utili.


Il concetto di creatività

La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti”. – Sigmund Freud

Il concetto di creatività è andato modificandosi con il trascorrere del tempo: inizialmente veniva considerata una dote innata, un talento esclusivo di un circolo ristretto di persone, per poi trasformarsi in qualcosa di presente in tutte le persone (anche se in misura differente), qualcosa che si può acquisire, allenare e rafforzare.

La creatività è qualcosa di sfuggente, ricco di sfumature ed estremamente soggettivo e spesso il termine viene anche usato a sproposito. Possiamo però parlare di creatività nel campo delle grandi invenzioni o delle opere d’arte (che si tratti di poesie, quadri, canzoni o sculture) o di una soluzione creativa a un problema in qualsiasi campo, dal design allo sport, dalla chimica all’astrofisica: gli approcci creativi possono trovarsi in qualsiasi campo, quello che rimane un mistero a volte incomprensibile, è come nascano. 

L’atto creativo non è assolutamente un episodio isolato da pensarsi come evento singolo: si tratta di un processo di interazione tra elementi cognitivi ed affettivi. Si compone da due fasi: la prima generativa, quella in cui la mente immagina delle potenziali soluzioni per un problema e la seconda, quella esplorativa, in cui si valutano diverse opzioni per poter poi scegliere quella migliore. Questo tipo di approccio ha portato chiaramente alla luce il fatto che la creatività non è una capacità unica, ma il risultato del rapporto tra emozione e riflessione.

Lo psicologo Joy Paul Guilford ha individuato alcuni aspetti che contraddistinguono la creatività (oggetto di studio in termini psicologici da decenni, anche se fondamentale è stata la separazione, effettuata negli anni ’70, della creatività dall’intelligenza), tra cui ricordiamo la fluidità, la flessibilità, l’originalità, la sensibilità ai problemi e l’elaborazione.



Le fasi della creatività  

Dove si crea un'opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si è aperta una breccia nell'oscurità del tempo”. – Hermann Hesse  

Come abbiamo visto prima non dobbiamo pensare alla creatività come a un momento di ispirazione momentanea, qualcosa che si esaurisce in un singolo istante. Si tratta di un processo fluido, non è lineare e segue delle fasi che cambiano di persona in persona e non possono definirsi in maniera univoca e dipende da tantissimi fattori. Basti pensare a come definiscono il proprio processo creativo i cantautori in generale: anche se i processi creativi possono assomigliarsi tra loro, ognuno ha il proprio modo e i propri tempi. 

Possiamo però pensare a quattro fasi principali che possono essere riconosciute in qualsiasi tipo di processo creativo: la preparazione, l’incubazione, l’illuminazione e la realizzazione.

La preparazione è il momento in cui si raccolgono tutte le informazioni necessarie per poter affrontare un problema partendo da una sua analisi profonda. Si analizzano tutti i dati a propria disposizione per capire al meglio come utilizzarli e si comincia poi a sperimentare.

L’incubazione è invece la fase in cui si riflette su tutto quello che si è analizzato e raccolto nella fase della preparazione. Ancora la soluzione non è a portata di mano, ma il nostro cervello sta lavorando (anche in maniera inconscia) assemblando tutti i dati a sua disposizione, riorganizzando le informazioni cercando la soluzione migliore per il problema in questione.

Siamo arrivati alla fase dell’illuminazione: è il momento in cui, letteralmente, “si accende la lampadina” e arriva l’idea geniale che ci presenta la soluzione nata dall’elaborazione degli elementi su cui il nostro cervello ha lavorato fino a questo momento. Solitamente questa è la fase che viene confusa con l’intero processo di pensiero creativo, ma ne è solo una delle fasi.

L’ultima fase è quella che ci conduce verso la conclusione del processo creativo: la realizzazione è il momento in cui molte idee geniali devono fare i conti con delle difficoltà pratiche, ma è anche il momento in cui si può avere la prova definitiva della validità della propria idea, partorita grazie all’alternanza di diverse fasi che, insieme, compongono il processo creativo necessario per elaborare la soluzione a un problema.


Vieni avanti, creativo!” – Il mito della creatività 

Creatività significa semplicemente collegare cose. Quando chiedi a persone creative come hanno fatto qualcosa, si sentono quasi in colpa perché non l’hanno fatto realmente, hanno solo visto qualcosa e, dopo un po’, tutto gli è sembrato chiaro. Questo perché sono stati capaci di collegare le esperienze vissute e sintetizzarle in nuove cose”. – Steve Jobs

Il concetto di creatività, nel corso degli ultimi 70 anni, è uno dei concetti su cui la società e i media si sono maggiormente sbizzarriti, dandogli un’importanza a volte esagerata e a volte totalmente sottovalutata. In principio il ruolo del creativo era appannaggio (quasi) esclusivo degli artisti, ma negli ultimi decenni l’attenzione rivolta agli imprenditori (specialmente se parliamo di web, start up e nuove tecnologie) si è concentrata sempre maggiormente sul fattore “creatività”, creando dei veri e propri miti. 

Basti pensare al mito di Steve Jobs e della Apple, solo per fare un esempio: chi fa qualcosa di nuovo e “bello” (le virgolette sono d’obbligo), riconosciuto come valido a livello locale, nazionale o mondiale che sia, viene guardato, ammirato e raccontato come un eroe che, in alcuni casi può arrivare anche a cambiare il mondo, in altri semplicemente rivoluziona la propria vita arricchendosi grazie alla sua creatività.

Attorno a questo tipo di personaggi c’è una narrazione che tende al soprannaturale, al magico: la creatività che li contraddistingue viene letteralmente raccontata come se si trattasse di qualcosa di inaccessibile o irripetibile, qualcosa che fa rimanere con la bocca aperta.

Quello che però viene dimenticato da questo tipo di narrazione è tutto il lavoro che c’è dietro quel momento di illuminazione, tutto lo sforzo costante nel tempo speso per arrivare a quell’idea geniale che cambia la vita, a quel momento di ispirazione che contraddistingue tanto gli artisti quanto gli imprenditori, una pubblicitaria, uno scrittore, una ricercatrice, un comunicatore, un’atleta o un inventore che sia.

Gli esempi delle vite di personaggi che “ce l’hanno fatta” e che grazie alla loro creatività, al loro talento e al loro impegno hanno davvero cambiato la loro vita (e, spesso, anche la vita di chi li circonda) devono servire come ispirazione per spronare tutti a investire sulla propria preparazione, a non mollare quando tutti i propri sforzi sembrano non portare da nessuna parte e, soprattutto, a far capire che tutti possono diventare più creativi.

Non è detto che si debba per forza cambiare il mondo (o fatturare chissà quanto facendo ingrassare il nostro conto in banca, che sarebbe bello, ma non è poi così fondamentale per vivere una vita soddisfacente, no?) o entrare nelle prime posizioni della classifica dei libri più venduti o delle canzoni più ascoltate.Il pensiero divergente che sta alla base del processo creativo è la somma di un’attitudine e di una capacità che possono venire coltivate e migliorate per condurci a una maggiore consapevolezza delle nostre abilità creative per arrivare a creare qualcosa di nuovo e utile anche noi. 



Come mantenere allenato il proprio lato creativo

La capacità di provare ancora stupore è essenziale nel processo della creatività”. – Donald Woods Winnicott

La strettissima relazione tra creatività e infanzia è nota a tutti: i bambini non hanno freni e, grazie a questa loro libertà totale di espressione disinibita, non mettono alcuno stop neanche al loro spirito creativo. Certo, nella fase della realizzazione del loro processo creativo potremmo trovare enormi difficoltà a mettere in pratica le loro idee geniali per risolvere i problemi, ma rimane comunque il fatto che la loro creatività è invidiabile.

Non è detto che, diventando adulti, si debba abbandonare questa facilità creativa, anzi. Anche se nelle nostre vite non abbiamo a che fare quotidianamente con la creazione artistica o con la creatività in generale, sicuramente possiamo migliorare anche le nostre capacità di problem solving allenando il nostro lato creativo. Ma come fare? 

Online si trovano un’infinità di modi per allenare il proprio lato creativo e mantenere alto il livello di creatività nella routine di tutti i giorni, ma sicuramente ci sono almeno quattro suggerimenti da seguire per evitare di far scappare l’ispirazione, il “momento di illuminazione” di cui parlavamo prima.

In primo luogo è necessario avere con sé (sempre!) qualcosa su cui appuntare le idee che possono nascere in qualsiasi momento… sì, anche quelle che arrivano sotto la doccia o poco prima di addormentarsi. Può essere un quaderno con una penna, può essere la sezione delle note del cellulare, un file sul computer… qualsiasi cosa, ma è importante mettere le idee nero su bianco per non perderne neanche una. 

In seconda battuta è poi fondamentale fare attività che alimentino la propria creatività: non cose che dobbiamo fare, ma cose che ci piaccia fare. Quello che può venire banalmente definito come hobby o come passatempo è invece vera e propria benzina per la propria creatività: qualsiasi cosa provochi piacere e attivi la nostra mente creativa va bene... stiamo parlando di creatività, possiamo sbizzarrirci! 

Altro consiglio fondamentale da seguire per poter essere nel giusto stato mentale per partorire idee creative è quello di dormire le ore necessarie per sentirsi riposati (vita quotidiana permettendo!). Anche la meditazione o fare passeggiate in mezzo alla natura senza stare sempre attaccati al cellulare possono aiutare a raggiungere l’equilibrio mentale, emotivo e fisico necessario per far sì che il flusso creativo non conosca spiacevoli blocchi.

L’ultimo consiglio che vi diamo è quello di dare modo e tempo al proprio subconscio di portare a termine il suo compito: programmare delle pause nella propria attività creativa è fondamentale per permettere ai cosiddetti “colpi di genio” di arrivare a svoltarci il lavoro, magari mentre stiamo lavando i piatti, in sogno o mentre stiamo portando a spasso il cane. La creatività è un processo, ma l’illuminazione (così come l’ispirazione, in generale) può arrivare quando meno te lo aspetti! 


Creatività: i libri che ci possono aiutare a svilupparla

Noi di 4books abbiamo selezionato i migliori testi che spiegano come essere più creativi. Su 4books infatti puoi trovare i migliori testi di saggistica internazionale, condensati in pillole da leggere o ascoltare in meno di 20 minuti. Qui ne riportiamo solo alcuni, i restanti li puoi trovare nella nostra libreria, alla sezione libri sulla creatività.


A Technique for Producing Ideas 

Questo libro, pubblicato nel 1940, è uno dei testi di riferimento anche per i creativi di oggi. L’autore, l’iconico pubblicitario americano James Webb Young, stilò un conciso ed efficacissimo metodo suddiviso in 5 passaggi per produrre idee memorabili a non finire, smentendo la diffusa idea che a guidare la creatività sia sempre l’ispirazione innata e spontanea, il testo sarà una bibbia per tutti coloro che creativi lo sono di mestiere.



Orbiting the Giant Hairball

L'autore, artista e fumettista canadese Gordon MacKenzie si occupa in questo libro dell’annosa questione della conciliazione tra produttività e creatività. Come fare in modo che l’ingranaggio della burocrazia aziendale non soffochi l’ispirazione e lo slancio creativo di chi, con le sue idee, da’ vita alla visione d’impresa? Troverete alcune risposte in questo libro dal titolo tanto singolare quanto divertente. 



Every Tool's a Hammer

L’autore americano Adam Savage spiega in questo agile testo come incanalare i processi creativi, soffermandosi con particolare attenzione sulla fase di avvio. Consigliatissimo per chi la spinta creativa la sente ma non riesce ad esprimerla adeguatamente, organizzarla e metterla a frutto. Partendo da semplici operazioni e accortezze metodologiche, creativi di ogni sorta potranno prendere ispirazione dal metodo personale di questo scrittore e superare i propri blocchi con facilità.



Creativity: Unleashing the Forces Within

In questo testo, il professore e maestro spirituale Osho Rajneesh ci svela i segreti per alimentare il nostro processo creativo. Per Osho tutti noi siamo creativi, dobbiamo solo imparare a liberare il nostro potenziale: per farlo occorre lavorare su se stessi, sulle proprie passioni, sulla propria motivazione interiore. In questo libro troviamo i passaggi necessari per completare questo processo.



Creativity

Lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi in questo libro ci aiuta a capire come funziona la creatività, come coltivarla al meglio e come applicarla a diversi contesti di vita. Ci spiega inoltre le diverse fasi del processo creativo, accompagnandoci in un entusiasmante percorso alla ricerca della nostra creatività, con lo scopo di esprimerla sempre meglio.



Il potenziamento della creatività arricchisce la vita di tutti noi offrendo nuove opportunità, una nuova spinta e maggiore capacità di innovazione, in qualunque campo. Potenziare la propria creatività dovrebbe essere quindi priorità di tutti, non solo di artisti e scrittori. 

Su 4books puoi trovare tantissimi libri per migliorare il tuo processo creativo: li puoi leggere o ascoltare in meno di 20 minuti, magari proprio tra una trovata creativa e l’altra.