Mindset

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La differenza tra forma mentis di crescita e forma mentis rigida è nella propensione all’apprendimento e al cambiamento

Le differenze tra le due impostazioni mentali non si fermano all'apprendimento, ma si diramano in ogni campo della nostra vita, dallo sport alla leadership, dalle relazioni interpersonali alla crescita personale. Il punto è che in qualsiasi argomento, campo o abilità, l’apprendimento e il miglioramento sono punti chiave: la forma mentis di crescita li stimola e li aiuta, mettendo in primo piano nella mente dell’individuo il lavoro costante, l'impegno, l'umiltà e la sete di conoscenza. Al contrario, la forma mentis rigida vede ogni nuova sfida come un rischio allo status quo dell’individuo nel caso in cui questo sia stato definito intelligente o brillante, o una perdita di tempo nel caso questi sia stato etichettato negativamente.

Un altro preconcetto della forma mentis rigida è l’idea che il talento non sia l’unica componente fissa che si possiede dalla nascita: anche il giudizio negativo e il fallimento sono come marchi indelebili di cui difficilmente ci si libererà in futuro. Per esempio, in un ambiente basato sulla forma mentis rigida come purtroppo è molto spesso la scuola, quando uno studente inizia una nuova materia, i primi test saranno quelli che formeranno l’idea che l’insegnante ha di lui e difficilmente questa idea verrà modificata in futuro. Al contrario, in un ambiente basato su una forma mentis di crescita, i primi test vengono considerati per la loro natura effettiva, ossia il primo approccio a una materia che verrà approfondita durante l’anno.


La rivoluzione della mentalità di crescita e il cervello come muscolo

Se la mentalità rigida è la causa del mancato successo degli individui, è il momento di virare verso l’insegnamento di una nuova forma mentis: cambiare è possibile e ognuno di noi può farlo in ogni campo, ogni giorno. Che si tratti di rivoluzionare il modo in cui vediamo noi stessi o di aiutare chi ci sta intorno, è bene iniziare da alcuni concetti importanti:

  • il puro talento come perno per il successo è un mito da sfatare: il successo di per sé ha poca importanza se non viene mantenuto, e per mantenerlo sono necessari lavoro, costanza e passione. Sono questi gli elementi – e non il fantomatico talento – che ci aiutano a far crescere i nostri progetti e a portarli molto lontano;
  • il cervello è come un muscolo: può essere allenato per funzionare meglio e raggiungere nuovi traguardi. In quest’ottica, l’impegno, lo studio e la volontà di imparare e mettersi in gioco sono cruciali e tutti, utilizzando questi strumenti, possono raggiungere gli obiettivi prefissati;
  • la paura dell’insuccesso, del fallimento, del rifiuto è comune a entrambe le mentalità; tuttavia, se per la forma mentis rigida è un fattore immobilizzante, per quella di crescita diventa un modo per passare oltre dopo aver imparato qualcosa.

Questi concetti eliminano l’idea che non si possa imparare qualcosa in vece della nozione che tutto possa essere migliorato e portato al livello successivo con una quantità di impegno sufficiente. Ne è esempio lampante il campo artistico, nel quale il concetto di talento è diffuso e dato per scontato a livelli tali da far sì che molti non tentino nemmeno l’approccio. Tuttavia, come dimostrato da Betty Edwards, autrice del libro Disegnare con il lato destro del cervello, anche chi non sa disegnare può farlo in maniera soddisfacente. Come? Semplicemente lasciando indietro il concetto di talento e abbracciando invece l’idea che anche l’arte sia una capacità da coltivare.


Applicare una mentalità di crescita allo sport può aiutare gli atleti a migliorare la performance e superare i propri limiti

Un altro campo nel quale il talento è tenuto in altissima considerazione è lo sport: non è raro infatti sentire dire che qualcuno ha il fisico da sportivo o che è un atleta nato. Eppure, anche nelle discipline sportive la legge del talento non esiste, ma uno sguardo più approfondito svelerà come i migliori sportivi nascondano spesso una forma mentis di crescita. Un esempio lampante è il caso del campione di boxe Muhammad Ali, che agli albori della sua carriera venne reputato non adatto allo sport per via della conformazione fisica; lungi dal farsi scoraggiare, Ali decise di migliorare altri fattori puntando su studio e lucidità mentale per diventare il campione che oggi tutti conosciamo. Altro caso famosissimo è quello di Michael Jordan, che addirittura venne rifiutato al suo primo tentativo di entrare in squadra.

Questi esempi mostrano come il lavoro e l’impegno siano un percorso che può portare a livelli molto alti. Se da un lato abbiamo personaggi di successo che sono riusciti ad andare oltre i limiti grazie alla forma mentis di crescita, dall’altro la storia sportiva è colma di esempi di atleti in ascesa che, a causa di una forma mentis rigida, non sono mai riusciti ad arrivare ai livelli che avrebbero potuto raggiungere: per alcuni il talento si è anzi tramutato in una maledizione quando la grande quantità di speranze e aspettative poste sulla loro carriera si è trasformata nella paura di impegnarsi, perché dopotutto lavorare sulle proprie skill significa che in fondo non si possiede il talento innato di cui tutti parlano.

Esercizi pratici per attivare la forma mentis di crescita nello sport:

  • hai sempre pensato di non essere portato per lo sport? Prova a guardare la questione con obiettività, potresti scoprire che una forma mentis rigida ti ha impedito di impegnarti abbastanza;
  • gli atleti con una mentalità di crescita non guardano solo alla vittoria, ma anche al percorso di miglioramento che li può portare al livello superiore: se sei un atleta, riduci l’importanza della vittoria e inizia a porre l’accento sull’impegno;
  • analizza il tuo passato sportivo e chiediti se ti sia mai capitato di fermarti al primo vero ostacolo: è lì che troverai la tua forma mentis rigida.

 

L’applicazione di un’impostazione mentale di crescita può aiutare a diventare leader migliori

Nel suo libro intitolato Good to great, Jim Collins parla di un esperimento messo in atto per comprendere quale fosse l’elemento di differenza tra una compagnia mediocre e una compagnia superlativa. Tra i fattori trovati da Collins per giustificare questa differenza, quello cruciale è sempre nascosto nella leadership: nelle aziende che non riescono a fare il salto di qualità, il leader è spesso autoreferenziale, a volte dispotico e sempre poco atto al mettersi in dubbio, tutti sintomi di una forma mentis rigida; al contrario le aziende che raggiungono i livelli più alti hanno sempre a capo un leader disposto a imparare e a porre al primo posto la collaborazione.

Un esempio particolarmente famoso di CEO con forma mentis rigida è incarnato da Lee Iacocca, ex leader del colosso automobilistico Chrysler: dopo un inizio molto promettente, la preoccupazione principale di Iacocca passò dalle sorti dell’azienda al mantenimento dell’aura di talento del proprio personaggio geniale. Iacocca finì non solo per perdere il posto di leader, ma anche per rovinare l’azienda stessa, rendendo vano il lavoro svolto in precedenza. D’altro canto, molti sono gli esempi di società basate sul leader con mentalità di crescita. Tra questi vi sono per esempio Jack Welch, capo di General Electric, Lou Gerstner in IBM e Anne Mulcahy in Xerox: tutti personaggi che hanno portato la leadership al livello successivo grazie a umiltà, costante voglia di imparare e lavoro di gruppo. La loro ferma fede nel potenziale umano e nello sviluppo continuo hanno fatto sì che le rispettive aziende siano uscite da crisi apparentemente senza speranza, e non solo: una mentalità di crescita non agisce soltanto sul presente, ma prepara le aziende anche per il futuro.

Un ottimo inizio per mettere in pratica l’impostazione mentale della crescita in azienda è quello di organizzare workshop nei quali insegnare a leader, manager e dipendenti l’importanza di apprendimento, comunicazione positiva e collaborazione. In questo modo è possibile combattere l’impostazione mentale rigida in azienda, migliorando le performance del business stesso: studi dimostrano infatti come i dipendenti delle aziende con mentalità di crescita siano generalmente più soddisfatti e si sentano appoggiati in caso di rischi e per questo maggiormente pronti all’innovazione e al pensiero laterale.

Esercizi pratici per attivare la forma mentis di crescita nel mondo del business:

  • quando ti guardi intorno in azienda vedi una mentalità rigida? Prova a cambiarla iniziando da te stesso: chiediti come imparare dalle esperienze e come entrare maggiormente in armonia con il tuo team di lavoro lasciando andare paure e timori di fallimento;
  • pensi che nella tua azienda la forma mentis rigida promuova il timore e impedisca l’innovazione? Se la risposta è sì, assicurati di organizzare e promuovere il dibattito in azienda per sviluppare tutti insieme le idee del futuro;
  • se sei a capo di un’azienda rifletti con attenzione sui comportamenti che metti in atto: lascia andare le modalità negative dettate dal tuo ego e dai invece più spazio alle idee di chi ti sta intorno e alla collaborazione.

 

La mentalità di crescita è alla base di relazioni di coppia e interpersonali di successo

L’impostazione mentale influisce in maniera decisa anche sulle relazioni interpersonali di ogni genere.

Nelle relazioni di coppia e nei matrimoni, per esempio, la mentalità rigida può portare molto velocemente a un finale indesiderato: questa forma mentis introduce infatti nelle relazioni l’idea dell’amore perfetto, in tutto e per tutto la trasposizione del talento che abbiamo visto per gli altri campi. Secondo questo preconcetto, una relazione è destinata a durare solo nel caso in cui tutto vada naturalmente alla perfezione; quando invece si renda necessario lavorare e investire tempo sul rapporto, semplicemente non si tratta della persona giusta. Sono frutto di questa forma mentis anche due pregiudizi che spesso vengono messi in atto all'interno della coppia: da un lato l'idea che all'interno della coppia i due componenti debbano per forza condividere la stessa visione; dall'altro che se qualcosa non va, sia colpa del difetto dell'altro. Difetto che, in puro stile di rigidità, non può in alcun modo essere corretto.

Un atteggiamento completamente opposto è invece messo in atto dalle coppie con mentalità di crescita: pur soffrendo in maniera identica di rifiuti o storie finite male, questi individui attuano come punti chiave il perdono e il superamento dopo la fine di una relazione. Non solo: il durante viene affrontato con spirito di crescita, sviluppo e adattamento all'altro, andando oltre i pregiudizi legati all’amore perfetto. Chi ha una mentalità di crescita sa che una relazione per funzionare deve essere accompagnata e che ogni ostacolo è un buon motivo per imparare dall'altro e aiutarsi a vicenda nella crescita come individui e come coppia.

Questi meccanismi possono essere trasposti anche a tutte le altre tipologie di relazione interpersonale, in particolare l'amicizia, dove la forma mentis corretta ci insegna a circondarci di persone che siano presenti al nostro fianco in maniera positiva, spingendoci sempre al miglioramento e alla crescita, senza sentirsi messe in discussione dai nostri successi.

Merita un punto a parte la relazione che si instaura tra bambini in materia di bullismo: poiché il fenomeno stesso si basa sul giudizio, sia chi attua il bullismo sia chi lo subisce ha generalmente più possibilità di avere un'impostazione rigida. Il bambino che mette in atto bullismo è un individuo altamente giudicante, che ha bisogno di sentirsi al di sopra degli altri per affermare la propria individualità; d'altro canto il bambino che subisce spesso viene spinto a lungo andare a riconoscersi nel giudizio stesso, cascando nell'errore di credersi senza valore alcuno e di meritare la violenza subita. In questo frangente l'intervento sulla mentalità scolastica – ancora troppo spesso basata su un’impostazione rigida - grazie a metodi di insegnamento della forma mentis di crescita è tanto più importante, perché, come dimostra il lavoro del terapista e counselor scolastico Stan Davis, può cambiare sostanzialmente il presente e il futuro di bambini e ragazzi da entrambe le parti della barricata.

Esercizi pratici per attivare la forma mentis di crescita nelle relazioni:

  • se guardandoti indietro e pensando al rifiuto peggiore in una relazione provi rabbia e desiderio di vendetta, prova a cambiare la forma mentis chiedendoti come puoi perdonare e comprendere;
  • se quando pensi alla tua relazione ideale quel che immagini è una storia perfetta in ogni dettaglio fai attenzione, perché stai applicando la mentalità fissa; prova invece a vedere la relazione tipo come un percorso di crescita e insegnamento da fare con la persona al tuo fianco;
  • se quando qualcosa va male nelle relazioni la tua reazione è sempre quella di dare la colpa all'altro, prova ad andare oltre il concetto di colpa e difetto e a portare il rapporto al di là del mero giudizio.

 

C’è un rapporto cruciale tra insegnamento, genitorialità e incoraggiamento alla crescita

Se in tutti i campi visti sino a ora l'applicazione di una mentalità di crescita è importante, quando si parla di genitorialità e scuola diventa fondamentale. La forma mentis è un'impostazione mentale che facciamo nostra sin dalla più tenera età: secondo gli studi, già prima dei tre anni di età mettiamo in atto i preconcetti di giudizio della mentalità che ci accompagnerà spesso per la nostra intera vita. Ne consegue che l'impostazione che diamo sin dai primi anni dice ai nostri figli - o studenti - come e cosa pensare di se stessi nel loro futuro.

Per evitare di nutrire una forma mentis sbagliata, è importante evitare il complimento fine a se stesso su bravura, talento o intelligenza, il quale, invece di porre l'attenzione sulle possibilità di miglioramento e avanzamento, la pone sulle presunte qualità innate del bambino. Per fare un esempio, potremmo dire che quando esprimiamo il complimento "impari in fretta e senza bisogno di studiare troppo" il bambino percepisca "devo smettere di studiare, altrimenti non apparirò abbastanza intelligente". Questo non è un divieto di incoraggiare o complimentarsi con il bambino, ma pone l’attenzione sulla necessità di farlo nel modo giusto: mettendo in luce il lavoro fatto per raggiungere l'obiettivo. Lo stesso concetto vale per il rimprovero. Molti genitori credono che quando puniscono stiano insegnando, ma niente è più sbagliato: stanno in realtà imponendo la propria visione, chiudendo i canali di comunicazione. L'unica cosa che stanno insegnando è la paura del giudizio, del tentativo e del pensiero indipendente.

Anche il lavoro degli insegnanti è importante nella prima impostazione della forma mentis di bambini e ragazzi: ancora troppo spesso scuola e insegnamento si basano su una forma mentis rigida che considera gli studenti intelligenti e talentuosi tanto quanto il primo giorno di scuola, senza tenere in considerazione la possibilità di crescita. D’altro canto, come ci insegna il caso dell'insegnante americana Marva Collins, che negli anni Settanta grazie a un ambiente accogliente e rassicurante riuscì a tramutare studenti espulsi da altre scuole e considerati casi persi in provetti studiosi, la mentalità di crescita non significa abbassamento degli standard: un bravo insegnante mantiene standard culturali alti e accompagna gli studenti verso il sapere, essendo lui per primo assetato di conoscenza.

Per impostare una forma mentis di crescita e portarla avanti con successo, genitori e insegnanti devono pensarla come un percorso di crescita comune, alla fine del quale si trova il successo futuro di figli e studenti.

Esercizi pratici per attivare la forma mentis di crescita nei bambini:

  • se sei genitore, inizia ad ascoltarti quando parli con tuo figlio: tenta di evitare il complimento fine a se stesso in virtù del complimento connesso al lavoro fatto per raggiungere un traguardo;
  • che tu sia un genitore o un insegnante, poni sempre in prima linea la critica costruttiva, quella che spinge il bambino a migliorare;
  • se sei un insegnante, non cadere nell'errore di abbassare gli standard di studio, bensì mantienili alti e innalza gli studenti sostenendoli nella loro crescita.

 

Il segreto per il passaggio alla giusta forma mentis è quello di porsi continue domande

Conoscere tutti i campi nei quali il cambiamento di forma mentis può essere utile e addirittura rivoluzionario non significa che possa essere messo in atto facilmente e senza ostacoli: non basta applicare una volta la mentalità di crescita, bensì è necessario mantenerla per non ricadere alla prima occasione nella forma mentis rigida.

Per facilitare il processo di passaggio alla giusta forma mentis e la sua ripetizione, è possibile razionalizzarlo in quattro passi fondamentali:

  1. accettare la propria mentalità rigida: ognuno di noi la possiede e mette in pratica i suoi meccanismi, accettarli e riconoscerli è il primo passo verso il cambiamento;
  2. riconoscere quali sono gli inneschi che provocano lo scattare della mentalità rigida: stress? Insicurezza? Difficoltà? Prendere atto del fattore scatenante ci prepara a limitare i danni dell'impostazione rigida;
  3. dare un nome alla nostra personalità rigida: chiamarla per nome, darle una personificazione aiuta la nostra mente a delimitare il problema e fronteggiarlo;
  4. educare la personalità rigida: ora che la sappiamo riconoscere e ha un nome, possiamo iniziare a educare la nostra personalità rigida, dialogando e spiegandole come agiremo per migliorare il nostro responso la prossima volta, cambiando le sorti e crescendo.

Il percorso di crescita è costante e deve essere continuamente nutrito con nuovi obiettivi e attenzione, pena il regresso a una mentalità rigida. Per fare ciò possiamo fare un esercizio ogni mattina, guardandoci allo specchio, ponendoci le seguenti domande:

  • quali sono le opportunità di crescita e apprendimento per me e per gli altri che incontrerò oggi?
  • quando, come e dove inizierò a lavorare al mio piano di crescita?
  • quando, come e dove agirò per risolvere gli ostacoli al mio piano di crescita?
  • che cosa devo fare per mantenere la forma mentis giusta e continuare a imparare e migliorare?

Il cambiamento è un percorso che può essere impegnativo e pieno di ostacoli, ma ci aiuta a espandere noi stessi, arrivando a sviluppare appieno tutte le nostre capacità: per questo non solo vale la pena, ma è consigliato affrontarlo.


Citazioni

"Sebbene le persone possano differire in ogni modo - nei loro talenti e attitudini, interessi o temperamenti iniziali - tutti possono cambiare e crescere attraverso impegno ed esperienza."

"Tutti possono fare qualsiasi cosa? Non lo so davvero. Tuttavia, penso che possiamo essere d'accordo sul fatto che le persone possono fare molto di più di quanto non sembri.”

"Se i genitori vogliono fare un regalo ai loro figli, la cosa migliore che possono fare è insegnar loro ad amare le sfide, essere incuriositi dagli errori, apprezzare lo sforzo, cercare nuove strategie e continuare a imparare.”