Antitruffa, con Giorgio Scura
Impara a riconoscere truffe, scam e minacce nel campo delle criptovalute e della blockchain
13min
Impara a riconoscere truffe, scam e minacce nel campo delle criptovalute e della blockchain
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Episodi di Blockchain Revolution
Benvenuti a questa nuova lezione del corso in formato podcast dedicato alla tecnologia blockchain e al web3. Oggi ci occuperemo del perché il racconto che sentiamo magari di truffe, scam o minacce nel campo delle criptovalute e della blockchain, perché queste storie nonostante possono anche essere vere non devono tenerci lontane dal potenziale, dal grandissimo potenziale, dalle grandi opportunità che il settore blockchain ci offre. E tratteremo questi temi insieme a Giorgio Scura, giornalista e direttore di Decrypto, una testata che si occupa proprio di anti scam e antitruffa.
Ciao Giorgio. Ciao Vincenzo. La prima domanda che voglio farti è, ma è vero che ci sono truffe e scam in questo settore, quindi nel settore blockchain e web3, o sono tutte storie inventate che non hanno nulla a che vedere con la realtà? Allora, certamente è vero.
La prima cosa che vorrei sottolineare è che percentualmente sono pochissime, veramente una percentuale sotto il 2% i fondi che provengono da attività fraudolente. Quindi c'è un 98, ma anche forse 95, diciamo, la stragrande maggioranza dei fondi che invece provengono da attività del tutto legittime. Quindi di base poche mele marce rischiano di rovinare un'intera industria estremamente promettente.
Noi di Decrypto, ovviamente, ci concentriamo full time sulle Crypto Scam, cercando di fare tantissima prevenzione, spiegando all'utente anche magari quello non troppo aggiornato, o comunque tecnologico, quali sono i rischi di questo settore. Sono tante le cose da sapere sulle Crypto, sulle Blockchain, quindi invitiamo sempre a studiare, perché non si finisce mai e si scoprono sempre nuove applicazioni. Noi diciamo sempre che il primo modo per guadagnare soldi è non perderli, quindi partire dal cercare di riconoscere, formarsi sul riconoscere i progetti che possono essere truffaldini. Innanzitutto, quando si offrono, si garantiscono rendimenti esagerati, e quando diciamo esagerati parliamo anche di 1 o 2 per cento, anche di più, al giorno. Quindi quando ci sono questo grande campanello d’allarme, non credeteci, perché come diceva Pinocchio, ecco, bastava leggere Pinocchio, i soldi non crescono sugli alberi, quindi attenzione. Capiamo però che questi truffatori, con le nuove tecnologie e con l'intelligenza artificiale riescono a essere veramente convincenti, sia presentandosi sui social, attraverso le piattaforme, con una veste grafica estremamente credibile, sia con un'attività che chiamiamo “confidential scam”, quindi truffatori che si guadagnano la confidenza, l'amicizia anche delle vittime col tempo, con costanza, lavorando sulle debolezze di ciascuno, non vanno sottovalutate. Un numero importante in Italia. Nel 2023 ci sono state 300.000 denunce per le truffe informatiche, è stato il secondo reato più denunciato dopo il furto che di cui sono state fatte un milione di denunce. Ma noi sappiamo benissimo quanto poco, quanta poca propensione per tanti motivi c'è nel denunciare le truffe informatiche, quindi sono 300.000 di quelle denunciate. È un vero allarme sociale, tra l'altro ai primi posti degli obiettivi delle polizie internazionali, dell'Europa e anche della polizia nazionale, il tutto in un contesto comunque di cyber security molto delicato. In questi giorni comunque è una priorità, nuove normative stanno entrando in vigore e chiaramente le cripto sono utilizzate da moltissime organizzazioni che poi hanno necessità di spostare, ripulire ingenti quantità di denaro. Quindi a volte la crypto scam è solo una copertura per il riciclaggio di fondi anche legati poi al terrorismo e agli attacchi hacker.
Abbiamo dunque confermato che questi fenomeni, seppur limitati, esistono, ci sono e allora la domanda è perché, viso che queste truffe sono sempre state fatte, non è la prima volta che vengono fatte, perché adesso i truffatori si mettono a utilizzare queste nuove tecnologie per portare avanti le loro truffe. Sì, è tipico quando c'è un'innovazione, quando c'è una forte bolla di interesse che le frodi accompagnino sistematicamente queste esplosioni. L'abbiamo visto anche con le dot com in passato. Il sogno, è inutile nasconderci dietro un dito, il sogno di tutti è quello di diventare ricchi in poco tempo, quindi l'idea che se avessi comprato bitcoin soltanto pochi anni fa e ci avessi messo una cifra che potevo permettermi all'epoca, ora probabilmente non dovrei più lavorare. Effettivamente è così. Il punto è che nessuno ha la sfera di cristallo. È vero che c'è una volatilità molto forte in questo settore, che appunto avendo la sfera di cristallo potrebbe permettere a tutti di arricchirsi in poco tempo, ma essendo così volatile nasconde ovviamente, d'altra parte, un rischio di crolli del settore. Ne abbiamo visti tanti negli ultimi anni per fattori interni, esterni, prevedibili, imprevedibili, eccetera, e dove chiaramente tanti, soprattutto i meno esperti, si sono fatti male. E quindi anche queste poi, per quanto magari non siano scam, ma sono brutte esperienze e magari possono tenere lontane le persone da questo settore. La realtà è che comunque di riffa o di raffa, bitcoin è ancora qui, anzi più vivo che mai. Addirittura le cripto sono un fattore nelle elezioni americane. Abbiamo visto l'approvazione degli ETF, sia su Bitcoin, sia su Ethereum, insomma non è più una cosa da nerd, “underground”. È un asset, è un business, è un'industria. Chiaramente è un po' complessa, ma non è più complessa di internet all'inizio, anche dei social all'inizio, era una cosa completamente nuova, e poi un po' alla volta abbiamo imparato e stiamo imparando a gestire. È bello vivere in questi periodi, perché chiaramente siamo la prima generazione che in così pochi anni sta affrontando rivoluzioni così profonde che hanno cambiato tutto e per sempre, e continuano a cambiarlo in un tempo velocissimo. Non credo poi che in futuro si potranno vivere anni così incredibili, perché comunque internet, i social e adesso il web 3 in meno di 20 anni sono un trittico di novità che è sotto gli occhi di tutti quanto hanno cambiato la società e quanto la continuano a cambiare. È molto di più che non una criptovaluta, un mercato o appunto un semplice valore economico. È un modo di interpretare nuovo anche la vita, le cose a cui diamo valore, le nostre priorità. Si può mettere, e si sta mettendo in discussione tutto. L'autorità delle autorità. Bitcoin non ha bisogno di nessun permesso, non necessita di autorità centrali. Dall'altra parte il potere forse non vede di così buon occhio una decentralizzazione, che tra l'altro è partita proprio dal settore più cruciale di tutti, proprio quello della finanza, della moneta. Immaginiamoci però l'applicazione di questi principi, anche in altri settori, a partire dalla comunicazione, dall'informazione, dai social, dallo sport, dalla musica. Le applicazioni sono veramente tante. È un po' come appunto internet all'inizio, che ha toccato alcuni settori e altri li ha completamente stravolti. Penso proprio ai giornali che hanno dovuto cambiare completamente la loro identità, il loro modello di business, con l'arrivo di internet, e ora forse col Web3 tocca anche alle banche, ma forse un po' anche alle istituzioni un po' in generale. Vedere, sentire che un candidato americano ne stia facendo proprio un cavallo di battaglia… Certo, non credo che le aziende che vorranno usare bitcoin come collaterale del dollaro, poi in realtà troveranno mai applicazioni, però già il fatto di dirlo comunque crea un ambiente che nel settore non si è mai visto. Fino a pochissimo tempo fa tutto il settore bancario politico guardava alle cripto con molta diffidenza, per non dire disprezzo, e in pochissimi anni adesso addirittura rischia di essere un ago della bilancia nascosto delle elezioni americane. Quindi tutto sta capitando veramente molto in fretta. È difficile da decifrare, però non sfugge a nessuno, oppure sfugge sempre a meno persone, quanto è potente questa evoluzione del web, che trasforma l'informazione in asset. Cioè è una cosa completamente nuova e se immaginiamo la nostra società che è già così fortemente digitalizzata, questa immissione, questo nuovo layer, questo nuovo livello fa paura per il livello di potenza che può avere. Internet quando è arrivato, come dici spesso tu, Vincenzo, ha dovuto installare i modem, le reti, è tutto un linguaggio nuovo eccetera. Ora tutta quella base c'è già e la blockchain mette veramente il carico da 90 sopra, perché poi l'informazione che diventa asset apre scenari tutti da scoprire, ma è veramente una tana del bianconiglio, come dicono i crypto bro.
È molto interessante l'espressione fa paura, questa tecnologia fa paura, perché ovviamente ha due accezioni molto interessanti. Da un lato si intende anche una cosa positiva quindi è pauroso il potenziale che può esprimere, dall'altra può essere anche spaventoso l'utilizzo in qualche in qualche caso, abbiamo detto che le truffe purtroppo esistono e bisogna starci attenti. Allora la domanda è come fa una persona quando si trova di fronte ad un progetto che magari millanta l'utilizzo della tecnologia blockchain, a capire se si tratta di un progetto serio o di una truffa. Diciamo che a prima vista troppi interessi garantiti, troppa pressione sul fare rete, quindi sul convincere altre persone a entrare perché è quello poi il vero modello di business, quindi è uno schema ponzi, piramidale, la spinta a fare entrare gente e la pressione, i messaggi, le telefonate, gli aperitivi, le cene con i compagni di classe che non vedete da 15 anni, ecco tutta quella roba lì, sono tutti campanelli d'allarme. Poi questi sono scam estremamente riconoscibili, che non hanno niente a che fare con le criptovalute, le altcoin. Il problema è che dietro, usando magari anche il nome di bitcoin alla fine si arriva a vendere qualcosa che con bitcoin non c'entra assolutamente niente.
Se volete acquistare delle cripto, se volete fare i primi passi in questo mondo studiate, fate le domande che ritenete, la nostra community è a vostra disposizione. Evitate di fare acquisti sull'onda dell'emozione o senza aver valutato bene tutti i pro e contro, anche perché non è tanto un discorso di perdere magari 300 euro e dici vabbè, li do per persi. No, perché da una parte si alimentano delle attività criminali, dall'altra poi spesso vi chiedono i documenti per partecipare a questi progetti scam e state dando il vostro documento personale a truffatori, che non si faranno scrupoli a usare il vostro documento per aprire conti falsi, intestati appunto a voi per fare riciclaggi di denaro e altre attività.
Se purtroppo non siamo riusciti a prevenire la truffa, cosa si può fare? Si deve ovviamente denunciare alle forze dell'ordine. La blockchain è pubblica e quindi è immutabile e trasparente e quindi si possono creare dei report, delle perizie da allegare alla denuncia e consegnarla alle forze dell'ordine.
E allora grazie mille Giorgio per essere intervenuto e per il tuo preziosissimo contributo, è stato davvero un piacere averti qui con me.
Grazie a te, un saluto a tutti.