Mente e Corpo

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Intelligenza sociale - un libro in 3 minuti

Perché l'essere umano è un animale sociale? L'uomo ha una innata predisposizione alle connessioni e alla socialità. Scopriamo le ragioni in questo riassunto di Intelligenza sociale

Questa breve recensione di Intelligenza sociale di Daniel Goleman vuole portare il lettore nelle teorie del grande psicologo, partendo dalle scoperte della scienza fino alla capacità empatica, base della intelligenza sociale. Secondo Goleman l’uomo è anatomicamente predisposto alla socialità, il suo cervello si può connettere con gli altri e questo grazie all’intelligenza sociale, una capacità cognitiva che ci permette di essere in relazione e che si può quindi migliorare e accrescere. Avere una buona intelligenza sociale ci renderà più felici e sicuri. 



Il cervello umano e le strade per sviluppare l’intelligenza sociale 

Grazie alle scoperte delle neuroscienze si è potuto dimostrare come l’essere umano sia fortemente incline alla socialità e alla cooperazione. Il cervello infatti è in grado di rispondere agli impulsi inviati da altri esseri umani con cui entra in relazione. L’uomo quindi ha una innata predisposizione alle connessioni e, sebbene alcuni abbiano questa dote in modo naturale, è pur sempre una capacità che può essere sviluppata e ampliata. L’empatia infatti gioca un ruolo fondamentale: praticando l’empatia possiamo sentire come l’altro sta, metterci nei suoi panni e instaurare relazioni più autentiche, basate sull’ascolto profondo. Quando incontriamo una persona, il cervello agisce attraverso due strade: la via bassa o inconscia e la via alta o conscia. La prima ha sede nell’amigdala ed è la parte più istintuale, responsabile dell’empatia primitiva e inconsapevole, è colei che ci fa provare una inspiegabile repulsione o attrazione verso una persona, senza conoscerla. La seconda strada è invece tipica delle persone più razionali, ha sede nella corteccia prefrontale, ed è responsabile dell’empatia cognitiva, legata alle strutture sociali e al contesto. Ciò che determina quale circuito il nostro cervello utilizzerà maggiormente è il nostro primo periodo di vita: certe esperienze infatti influiscono nella scelta del percorso che si ritiene sia più adatto a noi. 


L’abilità sociale è influenzata dalla cultura. La socialità determina lo stato di salute

La società in cui cresciamo e la cultura di cui siamo nutriti influenzano in modo drastico e imponente la nostra capacità empatica. Due storie esemplari sono riportate per comprendere questa premessa. Uno psicologo giapponese arriva negli Stati Uniti, ospite di una famigli americana. In Giappone è usanza che non si chieda mai all’ospite in modo diretto se ha fame o se ha bisogno di qualcosa, semplicemente lo si osserva e si intuisce ciò di cui ha bisogno, per poi offrirglielo senza la necessità di chiedere conferma. La famiglia americana invece chiede subito allo psicologo se ha fame, la domanda lo imbarazza e risponde di no, rimando digiuno fino a sera. Un secondo esempio è offerto dagli esperimenti dello psicologo Jerome Kagan effettuati sui bambini: egli poneva loro un giocattolo e poi lo sostituiva, successivamente, con uno nuovo. Alcuni bambini piangevano, altri erano eccitati dal nuovo gioco. Dimostrò che il bambino che piangeva da adulto avrebbe mantenuto un atteggiamento di timidezza, principalmente dovuto un contesto familiare iperprotettivo. Ecco come cultura e ambiente familiare influenza la capacità empatica e l’intelligenza sociale. L’essere umano inoltre ha più probabilità di condurre una vita sana e felice se mantiene attive le connessioni con altre persone; si è visto che i pazienti degli ospedali sono più reattivi e propensi alla guarigione, o ad affrontare un intervento chirurgico, se vengono messi in contatto gli amici e i parenti. La rete di supporto sociale quindi è fondamentale per la sanità mentale ed emotiva. 


Eccesso e scarsità di intelligenza sociale: consigli e conseguenze 

Coloro che svolgono mestieri di cura alla persona, come sanitari o caregiver, possono – col tempo – deteriorare il loro stile di vita, consumando le loro energie e sentirsi prosciugati. Paradossalmente la soluzione è aumentare le connessioni sociali anche quando si vorrebbe solo l’isolamento; prendersi cura di qualcuno, per quanto gratificante, può diventare una responsabilità schiacciante ed è importante avere una rete di supporto pronta ad accoglierci. Un insegnante, Lou Gehrig, avendo avuto la diagnosi di una patologia progressiva invalidante, sceglie di creare subito un gruppo di supporto alla sua famiglia per quando sarà disabile completamente. Quando però l’intelligenza sociale è scarsa la situazione diventa problematica: questa porta a una mancanza totale – o quasi – di empatia e se viene associato un alto livello di testosterone potrebbe sfociare nel disturbo narcisistico e nelle violenze sessuali. È stato dimostrato infatti che gli uomini che hanno un elevato testosterone hanno maggiori probabilità di essere violenti, se associata a carenza di intelligenza sociale.


Insegnamento e intelligenza sociale

Intelligenza sociale di Daniel Goleman riassume i punti cardine della sua teoria, di come implementare questa capacità e di come questa sia profondamente e spesso inconsciamente influenzata dalla società e dalla cultura. La scuola è infatti, insieme alla famiglia, la prima culla della intelligenza sociale; molto spesso accade che per colpa di disattenzione e quindi di una valutazione superficiale, alcuni bambini vengano definiti problematici e lasciati indietro nell’istruzione. Un esempio chiarissimo è l’esperienza di una insegnante di New Jork, Pamela. La ragazza assume il ruolo in una classe dove c’è una bambina, di nome Maeva, che viene definita problematica. In realtà Pamela si accorge presto che Maeva è estremamente timida, quindi ha sviluppato pochissime connessioni coi compagni, perché ancora non sa leggere. La sua problematicità risiede solo in un apprendimento più lento, che con il giusto lavoro riesce a recuperare e stabilisce così nuovi legami coi compagni.


 

Con questa recensione di Intelligenza sociale di Goleman noi di 4books vogliamo stimolare il lettore a prendersi cura della propria empatia e delle proprie relazioni. Una vita piena di connessione risulta più appagante e sana. Potrete leggere il racconto ampliato nel sito di 4books dedicandogli meno di 30 minuti. 

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