
I fondamentali interni: l'infrastruttura digitale
Scopri gli elementi imprescindibili per partire con un nuovo progetto online
15min

Scopri gli elementi imprescindibili per partire con un nuovo progetto online
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Allora da dove partiamo? Partiamo dai fondamentali. Per me ci sono due categorie: i fondamentali interni e i fondamentali esterni. Allora, fondamentali interni è l'impalcatura digitale che mi serve per qualsiasi progetto: se voglio lanciare un libro, se voglio lanciare una nuova startup, 4books, Competenze, se voglio lanciare un evento... qualunque sia l'iniziativa. Allora, fondamentale numero 1 dei fondamentali interni è il dominio. Devo registrare un dominio. Sembra una banalità, però se uno non lo fa bene e correttamente, poi incappa in notevoli problemi. La prima cosa che devo fare è individuare qual è il dominio corretto. Lo posso registrare, ovviamente, sui vari Register.it, GoDaddy, Namecheap, dove volete voi, ormai gli importi sono veramente minimi e accessibili a tutti. Ma un aspetto interessante della registrazione del dominio è quello di tenere un po' le orecchie aperte rispetto a eventuali problematiche, per cui il mio suggerimento – primo consiglio di questo corso pratico – è provare a registrare domini in tutte le estensioni possibili e immaginabili. Appena il vostro progetto, nei fatti, diventerà visibile, vi renderete conto che là fuori è pieno di gente che cercherà magari di registrare un dominio simile, di portare via traffico rispetto alla ricerca che viene fatta da voi, un concorrente scorretto... coprirsi sulla registrazione del dominio quando ancora nessuno sa che stai lanciando quell'iniziativa è sempre una buona idea e peraltro non è neanche così costoso. Anzi, stavo pensando che diventa costoso quando hai centinaia di domini, però inizialmente, quando hai un progetto magari di piccole dimensioni non è particolarmente oneroso. Registrazione del dominio. Quale dominio vado a registrare? Ovviamente, se ho fatto bene il lavoro di posizionamento so già quale dominio registrare. Può essere un dominio equivalente al nome del progetto. Facciamo un esempio: se io scrivo il libro Lavorability ho registrato il dominio Lavorability.it e .com. Ovviamente in base alle disponibilità. Ricordiamoci, peraltro, che il nome del dominio serve ad avere una pagina di atterraggio, un posto che posso comunicare facilmente alle persone. Quando dico: “Ecco, sta per uscire il mio nuovo libro”. Ok, ma dove vado? Vado in libreria? Vado su Amazon? “No, guarda, vai qua: Lavorability.it” ti do un posto dove tu identifichi che quello è il quartier generale, l'hub che raccoglierà le informazioni del progetto. Poi quando arrivo lì ti smisto dove ti voglio smistare, in libreria piuttosto che su Amazon, o dove voglio. Dominio, dominio, dominio! Se non riesco a registrare un dominio tradizionale aggiungo un prefisso o un suffisso. Posso registrare GetLavorability. Vedete tante startup che fanno questo, se vuoi registrare un dominio che è Pizza.it non puoi, è già occupato, però magari Getmypizza, Getyourpizza, Latuapizza.io, inizi a giocare con le estensioni. È più un concetto. In comunicazione comunicherò, nel rispetto dei trademark, copyright, marchi, non voglio ovviamente mai avere problemi legali e allora c'è anche questa parte di verifica che uno fa per vedere se effettivamente è un nome utilizzabile, ma nella parte di comunicazione dirò: “Guarda, registrati su Lavorability” e poi il dominio magari è Lavorability.io o quello che è, il dominio che ho registrato. Prima cosa fondamentale, il dominio. Una buona ricerca del dominio, peraltro, ti dà un sacco di idee e ti dà anche un sacco di spunti perché puoi vedere gli altri come si sono mossi. Su domini similari a quello che vuoi prendere tu che tipo di contenuti hanno caricato? Quale livello di traffico hanno avuto? Allora puoi cominciare a farti un po' un'idea. Seconda caratteristica dell'impalcatura fondamentale di quando si lancia un progetto è avere una cosiddetta Landing Page. Ora magari sei un super esperto o un super esperto di digitale o magari no: una landing page è un sito, una pagina web dove l'utente arriva e non c'è nient'altro se non la tua richiesta di azione da fare, la cosiddetta call to action. Arrivo sul sito di Lavorability, in realtà c'era un'unica pagina dove vedevi la copertina del libro e un invito a registrarti, lasciare la tua mail per essere avvisato di quando sarebbe partito. Questa può essere un'ipotesi. Oppure, quando ho deciso di lanciare 4books c'era un'unica paginetta: 4books.it o .com, non mi ricordo con quale estensione fossimo partiti, c'era un'immagine di una copertina di un libro e poi siccome non c'era ancora niente c'era solamente un box per lasciare la tua mail ed essere avvisato di quando sarebbe partito il servizio. Come faccio a creare una landing page? Esistono miliardi di strumenti. Nel report allegato a questo corso proviamo a riepilogarne qualcuno, però puoi usare Unbounce, puoi utilizzare Kickoffabs, puoi utilizzare Wordpress, puoi utilizzare Ghost, Squarespace, ne hai tantissimi di strumenti oggi che ti danno la possibilità di avere una landing page. Non è un sito complesso di e-commerce che devi riempire, devi mettere un sacco di dati, no! È una pagina unica e spesso queste piattaforme ti danno già un template pronto. Se magari sei in difficoltà sulla parte di grafca e non hai magari budget per portare dentro un designer, non c'è problema: hai già un mockup, un template, come si dice in italiano? Una struttura d'esempio già pronta, dove tu devi solo cambiare i testi e metti dentro quello che è il tuo contenuto. La landing page, negli anni, è diventata sempre più importante perché evita di far perdere l'attenzione dei tuoi visitatori: c'è un unico messaggio. Qual è il messaggio? Compra? Lasciami la mail? Passa sui miei social? Qualunque sia l'indicazione che vuoi dare c'è solo e unicamente quella ed è lo strumento più facile del mondo, più veloce del mondo per mettere online un progetto. Allora immaginatevi, torniamo all'esempio del libro Lavorability: una volta che hai un dominio Lavorability.it, .com, .pirupiru mi piacerebbe, sotto quel dominio lì lo devi mettere da qualche parte. Quando digito Lavorability.it dove va? Allora lì sotto metti una landing page con una di queste piattaforme, in generale tutte queste piattaforme hanno un sistema per associare questo tuo dominio alla pagina. Hai dei campi da compilare, dici: “Ok, associami questo dominio Lavorability.it che quando la gente clicca questo indirizzo si vede la pagina che sta sulla piattaforma di – ad esempio – unbounce”. Perfetto. Una volta che arrivo su quella pagina avrò i miei contenuti, la mia grafica e la mia indicazione rispetto a quella che è l'attività da fare. Caratteristica numero 3 della struttura interna fondamentale per lanciare qualsiasi progetto è attivare un servizio di email marketing perché molto probabilmente vorrai raccogliere qualche mail degli utenti che arrivano, no? Anche se vuoi semplicemente vendere il tuo nuovo libro, vendere il tuo nuovo corso o vendere un abbonamento a qualche cosa, però in una fase di lancio del progetto vuoi portare all'attenzione delle persone che esiste la tua realtà, che esiste la tua iniziativa e probabilmente vuoi anche restarci in contatto. Come fai a restarci in contatto? La mail è sempre vituperata, l'email marketing funziona sempre meno, lo diciamo tutti da anni, è morta la mail... però è ancora viva. Anche noi lo vediamo su Competenze o su altri progetti: quando fai una buona attività di email marketing tutt'ora è qualcosa che funziona e per cui non va schifata come noi addetti ai lavori per primi, magari tendiamo a fare. L'email ha il suo perché e probabilmente la vuoi raccogliere. In più la parte di email marketing ti permette – in automatico – di mandare messaggi alle persone che si registrano, già programmandoli, già preparandoli prima, per cui non devi essere tu a mano a scrivere a ognuno. Avrai questo sistema in cui le persone arrivano sulla tua pagina, lasciano la propria mail e a quel punto ricevono una mail di benvenuto e poi ricevono una sequenza di messaggi e ognuno, poi, decide quanti messaggi mandare, qual è il tone of voice (che, ancora una volta, fa capo al tuo posizionamento): se è un'azienda aggressiva, se è un'azienda per famiglie, se è un'azienda di pazzi furiosi, di rockers punk che ballano... o sei, invece, pianoforte, musica classica e un ambientino riservato, super premium. Dipende. Dipende dal tuo posizionamento e quello infuenzerà il modo in cui comunichi, la grafica che vai ad utilizzare, il nome di dominio che scegli, la struttura complessiva che vuoi dare, l'atmosfera che vuoi far percepire ai tuoi utenti. Nome di dominio, struttura per fare la landing page, sistema di email marketing e anche qui hai mille piattaforme: la più famosa di tutte probabilmente è Mailchimp, hai ActiveCampaign, Klaviyo che ultimamente sta andando forte per la parte di e-commerce. Ne hai veramente 33mila miliardi, vai a vedere quella che ti piace di più. Quarta caratteristica di questa tua impalcatura è la parte di analytics: hai bisogno di una parte importante di analisi, per capire quanta gente arriva su questa landing page, che tipo di reazione c'è ai tuoi contenuti e poi vuoi potenzialmente fare dei test A/B. Vuoi capire, in altre parole, se stai mettendo su quella landing page un video o un'immagine, quale performa meglio? Va meglio l'immagine che poi ti permette di avere più persone che si registrano o va meglio il video? O va meglio, magari, solo del testo? Va meglio il colore rosso o quello blu? Non lo sai e allora per farlo, oggi, puoi farlo con una serie di strumenti online, in primis Google Analytics è un sistema che ti permette di tracciare e di vedere qual è il livello di coinvolgimento delle persone rispetto alla tua pagina e mille altri parametri: da dove arrivano, che percorso hanno fatto, arrivano da Facebook? Arrivano da YouTube? Quanto stanno sulle pagine, che sistema operativo utilizzano. Ma arrivano da mobile o arrivano da desktop? Tutte queste informazioni ti tornano utili per capire se stai facendo bene non stai facendo bene, perché immagina di lanciare la tua iniziativa, hai il libro, lo lanci facendo una landing page (e poi vedremo una parte di attività di comunicazione), lo lanci e poi devi capire se sta funzionando o meno. Se non vedi persone che, ad esempio, si registrano perché sulla tua landing page c'è la possibilità di registrarsi alla newsletter... non si registra nessuno. È perché non arrivano persone o è un problema di conversione e quindi significa che il traffico arriva, stanno arrivando 100 utenti ma nessuno si registra, perché? Perché magari il testo fa schifo, perché non si capisce dove mi devo registrare, perché il sistema di registrazione si è impiantato... per, per, per. Allora in quel caso il problema è sulla tua landing page. Se, invece, il problema è “Cacchio, non si registra nessuno” ma vai a vedere gli analytics e il traffco è zero, voglio vedere che non si registra nessuno: hai un problema di acquisizione di traffico. La parte di test A/B è fondamentale. Ad esempio immagina quando devi testare il prezzo di un prodotto. Come fai a sapere qual è il prezzo giusto? Lo testi e vedi qual è la reazione delle persone. Qual è il tasso di conversione. È incredibile vedere come se cambi alcuni elementi il tasso di conversione migliora clamorosamente, se cambi la grafica, se cambi il testo. E questo è l'altro elemento fondamentale del nostro sistema interno per lanciare un progetto: quando vuoi lanciare un progetto hai bisogno di qualcuno che scriva il copy. Il copy significa qualcuno che sappia scrivere il testo di tutti quei contenuti che vanno in diverse parti rispetto al tuo lancio. Perché già se fai il calcolo rispetto a tutto quello che abbiamo detto fn ora ce n'è di testo da scrivere. Devo scrivere il testo della landing page, ok, lì devo capire qual è la modalità giusta per scrivere il testo di una landing page, qual è l'ordine giusto, quali sono le parole giuste. Poi, però, devo scrivere anche il testo della mia mail di benvenuto. Poi, però, abbiamo detto che avremo dei testi di mail che faranno parte di una sequenza dove magari una volta alla settimana, una volta ogni 3 giorni, una volta ogni 150 anni scrivo alle persone che si sono registrate per comunicare qualche novità rispetto l'iniziativa. Allora questi testi chi li scrive? Hai bisogno di qualcuno che scriva bene. Quando si dice “qualcuno che scriva bene copy” non significa “qualcuno che scrive bene in italiano”. Puoi avere anche uno che scrive “aò” ma è perfetto, perché sa qual è il taglio giusto per portare le persone a far parlare del proprio progetto o comprare un certo tipo di prodotto. Il copy è una delle scienze oggi più importanti quando si comunica online, e spesso uno se ne dimentica, però il copy... anche, pensate, rispetto ai video: cosa scrivo nei fascioni di un video? Cosa scrivo nella descrizione di un post su LinkedIN? Quella parte lì è una parte importante. Allora nella cassetta degli attrezzi di quello che ci serve per lanciare il nostro progetto un'attenzione al copy è fondamentale, molti non la mettono. Questi elementi, il problema, poi, è capire chi li segue. Se sei strutturato e sei hai un budget, a quel punto tipicamente ogni elemento della tua infrastruttura di lancio avrà un responsabile e una unity che lo fa. Hai quelli che fanno gli analytics, hai quelli che scrivono i testi, hai quelli che fanno la parte tech, hai la parte di design... sei organizzato così. Altre volte, invece, questo non è possibile, uno parte da solo e a quel punto si appoggia il più possibile agli strumenti che ci sono, il testo se lo scrive da solo e la grafica compra un template già pronto e cambia due robe. O usa Fiverr per avere il loghetto e meglio che niente. È già un passo in avanti enorme rispetto al passato, quando per lanciare un progetto online uno aveva bisogno di soldi e infrastrutture. Oggi, invece, veramente con due lire puoi mettere insieme questi tasselli e poi quantomeno un'idea di scrivere due parole in croce, se sai anche qual è il tuo argomento e sai quali sono i problemi delle persone, le aspettative, i sogni che hanno rispetto al tuo settore... probabilmente due parole giuste sei in grado di metterle, sempre pensando a qual è il beneficio per le persone. Qual è il risultato che vogliono ottenere? È sempre legato a questa logica di comunicazione. Questi sono gli elementi principali. Una volta che ho questi elementi in piedi posso cominciare a ragionare e dire: “Ok, fantastico. E adesso come lo lancio questo progetto?”