
Come produrre un podcast professionale
Dai voce al tuo podcast: scegli gli strumenti giusti per registrare
22min

Dai voce al tuo podcast: scegli gli strumenti giusti per registrare
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Arrivati a questo punto che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo iniziare a produrre. E come si fa a produrre un podcast? Quali sono gli strumenti di cui c'è bisogno? Proviamo a partire, in base alla mia esperienza, dalla fase più semplice e dagli strumenti a prova di chiunque, dove non c'è bisogno di nessuno, e andiamo su, su, su... fno a quelli più complicati. Quale sia lo strumento giusto devi decidere tu in base al budget che hai, in base alle competenze che hai, in base a quante persone hai. L'abbiamo detto all'inizio, vai a rivedere il primo video. Primo strumento possibile. Sei pronto? Rullo di tamburi. Prendi il tuo cellulare. Il cellulare, devo dire, oggi come oggi è uno strumento pazzesco. Perché, di fatto, se tu hai un buon cellulare... diciamo, gli iPhone senz'altro sono quelli più avanti, dal mio punto di vista, a livello di microfono e capacità di raccogliere il segnale vocale. Non so come dire, insomma, funziona molto bene oggi un iPhone e con un iPhone tu puoi registrare audio di buona qualità. Poi magari i più schizzinosi dicono: “Ma no, devi avere il microfonone, il mixer...” però la qualità è che se tu vuoi partire, oggi, a fare il tuo podcast, prendi il tuo iPhone (che magari hai già), apri le note vocali, le voice memos, ve le faccio vedere, e con le voice memos dell'iPhone clicchi il bottoncino rosso e parti a registrare. Allora, alcune accortezze in questo caso: la prima è di non stare troppo vicino, perché sennò l'audio non è il massimo. La seconda è che al posto di stare frontale, provare ad averlo a un angolo, questo perché aiuta un pochino con le “ph”. E parli e inizi a raccontare tutte le tue “pipparolate”, dopodiché quando hai fnito chiudi e te lo riascolti. Ok? Allora, per darvi l'idea, io ho registrato l'intero audiolibro di “Lavorability” così, con il cellulare. Un consiglio che vi do è di dotarvi di un cavalletto con una presa per il cellulare, una roba tipo questa. Poi nel report allegato vi mettiamo anche i vari nomi. E qui tu non fai altro che agganciare il tuo cellulare. In genere viene usato per i video, no? In questo caso lo puoi usare anche in questo modo qua, oppure te lo appoggi per terra. Io sono comodo, non so perché, quando parlo mi piace “girellare”, stare in piedi per i fatti miei... allora giro, ma invece di stare lì con il cellulare in mano semplicemente ce l'hai all'interno di un piccolo treppiedino. Oppure te lo appoggi sul tavolo e parli bello tranquillo. Tieni la tua distanza, eviti di avere quelle botte, hai presente? Che a volte senti un audio e soprattutto lo noti di più rispetto a un video, perché quando uno ascolta un podcast ha solo l'audio, quindi nota molto di più. Ha l'unico udito lì dedicato e appena c'è una variante è chiaro che lo noti di più, per cui cerchi di stare un po' delicato, dopodiché le note vocali fanno tantissimo. Rosario Fiorello, mi ricordo mi aveva segnalato ai tempi in cui facevamo la trasmissione insieme, dove collaboravo con uno spaziettino minuscolo all'interno de “Il Rosario della Sera”, che provando vari microfoni alla fne abbiamo detto: “Ma sai cos'è? Quello che funziona meglio è l'iPhone. Mandami un vocale.” io gli registravo un vocale con le note vocali, lo salvavo e glielo mandavo su Whatsapp. That's it. Questo è tutto quello che facevo e questa roba andava in onda su Radio Deejay Per cui è possibile, oggi, se vuoi fare un podcast, al posto di impazzire con tutti questi trabiccoli che adesso vediamo, partire con un iPhone, note vocali, giusta distanza, giusto angolo, fai un po' di prove e a quel punto hai un audio che è ascoltabilissimo. Chiaramente se stai in mezzo alla strada, a Milano, in Piazzale Cordusio con i tram che passano o se stai in casa col bambino che piange dietro come ho io la cleaner che ogni due minuti fa le pulizie e si sente l'aspirapolvere dietro... è chiaro che un po' disturbatino è. Non è che annulla i rumori, ma se stai in un ambiente un pochino silenzioso e che non rimbombi troppo, a quel punto tu puoi tranquillamente registrare. Alcuni registrano col cellulare, mettono una coperta in testa e registrano sotto la coperta perché la coperta attutisce quello che può essere il riverbero o il rimbombo. Ognuno trova la sua, però primo punto di partenza – per me – per chiunque voglia registrare un podcast è decisamente il suo cellulare. Anche perché le persone non sono così sgamate o tecniche da notare la piccola differenza che c'è tra un audio di un certo tipo o di un altro, no? La maggior parte delle persone ascolta un audio e dice: “Ah, ok, va bene”. Non nota tutti i bassi, le frequenze, ma non è editato, bomba troppo... in realtà un audio medio viene percepito e ascoltato positivamente. Non è vero che devi avere per forza uno studio incredibile e microfoni pazzeschi. Prima possibilità: cellulare, prendi e vai. Una considerazione da fare che poi vale anche per altri microfoni e strumenti, è quella di stabilire se vuoi cogliere l'occasione della tua registrazione audio podcastosa anche per tirar fuori un video. Se tu prendi Joe Rogan, apri Spotify e non c'è solo l'audio, c'è anche il video. Nel caso di Joe Rogan, Spotify ha creato questa funzionalità apposta per lui dove lo vedi ripreso, vedi ripreso l'ospite, lo vedi e lo senti. Puoi solo ascoltarlo oppure guardarlo mentre lo ascolti. Questa funzione di Joe Rogan immaginiamo che arriverà anche per tutti gli altri su Spotify, allora sei già pronto. Chiaramente il video ti dà anche il vantaggio che poi quello stesso contenuto te lo puoi usare da altre parti, e questo è l'approccio che uso anche io: visto che io già faccio un video, già faccio le interviste, già faccio i miei piccoli monologhini stupidini... a questo punto perché quello stesso contenuto non può andare l'audio sul podcast, un pezzettino su Tik Tok, l'altro pezzettino su Instagram, l'integrale su YouTube, un altro pezzetto nelle storie? Hai un contenutone, un master di contenuto, che poi vai a mettere, spezzettare, riutilizzare. Allora qua puoi fare al contrario: anche se magari non sei tanto presente sui social, dici: “Io faccio questo podcast, già che lo faccio mi registro in video.” e allora qua si apre tutta la registrazione video e se ti interessa vai a vederti il corso su come si creano i video per i social, e lì parte il discorso della camera, gli strumenti, il montaggio e mica montaggio. Però, diciamo, questa è una scelta strategica sulla quale ti invito a rifettere, perché è un peccato, a mio parere, se tu hai a disposizione magari un ospite fchissimo e potevi registrarlo in video, ti sarebbe costato molto poco a livello proprio di costo e di strumenti, perché non devi avere anche un video, che è una memoria interessante e diversa di quello stesso incontro? Ecco, questa è un po' la suggestione. Io lo farei, ecco, se ti posso dare questo suggerimento. Ma passiamo al livello superiore. “No, Monty, io non voglio usare il cellulare, voglio fare qualche cosa di meglio”. Va bene. Il passaggio successivo, che dal mio punto di vista in realtà è peggiorativo dal punto di vista della qualità rispetto alle note vocali dell'iPhone, ma provalo sulle tue spalle. In teoria il passaggio successivo è prendere un microfono USB. Ci sono tanti microfoni, nel report ti metto qualche nome: c'è il famoso Yeti, c'è la Rode, io usavo il Beecaster che mi piaceva, era carino, tutto giallo. In pratica il microfono USB è un microfono come se fosse questo, che ha un cavo USB che collega il microfono con il tuo portatile. Picchi dentro il cavo USB dentro il tuo portatile o dentro il tuo computer e il computer lo riconosce come un microfono, tu a quel punto parli dentro al microfono e la qualità dell'audio non è la qualità merdosa della webcam. Hai presente quando hai il microfono della webcam e si sente tutto quel rumore d'ambiente fastidioso? È un microfono con un audio più dedicato, più qualitativo inevitabilmente, perché fa solo quel mestiere lì il microfono. Chiaramente il livello di un microfono USB, se tu hai l'orecchio un po' allenato, lo sgami. Perché è come dire: “Ho una racchetta da tennis di legno, ho una racchetta di mezzo livello e ho la racchetta che usa Nadal, Federer o Dokovic”. Ogni strumento ha un livello di sofsticazione diverso, mettiamola così. Il vantaggio del microfono USB è che tu non hai bisogno di altro: semplicemente plug and play, cioè, metti dentro il microfono e una volta che sul tuo portatile hai un software per registrare quel microfono che può essere Audacity, ad esempio, io sto registrando adesso con Audacity. Audacity riconosce il microfono, tu schiacci il bottone REC, parli “blablabla”, stop e a quel punto tu hai il tuo fle audio. Peraltro all'interno di Audacity poi lo puoi editare e modifcare. Se, però, non sei contento di questa soluzione... e peraltro queste sono tutte soluzioni che ti sto raccontando da cui io sono passato e che magari utilizzo. Le note vocali dell'iPhone le utilizzo ancora, i microfoni USB non più da tanto tempo, però all'inizio pensavo che quella potesse essere la soluzione: senza incasinarmi troppo la vita, picchio un microfono USB dentro un computer e festa fnita. L'audio dei miei video per tre anni, probabilmente, era un microfono USB o dei microfoni USB che provavo. E basta, mi accontentavo di quello e mi sembravano abbastanza buoni gli audio. In realtà, poi, riascoltandoli adesso mi sembrano molto poco qualitativi, però in quel momento mi sembrava suffciente. Un vantaggio del microfono USB qual è? Che tu, se stai viaggiando (ora che riaprono le frontiere post-Covid) ti porti dietro il tuo microfonino, lo colleghi e hai fnito. Non devi fare nient'altro. E questo è un bel vantaggino. Dall'altro lato, se inizi ad avere una soluzione più sofsticata, invece magari devi essere – come sono io in questo momento – in un posto che è preparato per registrare, perché ha più strumenti. Valutazione che devi fare. Oppure puoi optare: se sei mobile vai con cellulare o con microfono USB da sbarco e se invece sei nel tuo studio hai una preparazione e un setup migliore che ti dà un audio più qualitativo. Qual è quest'altro setup? È andare su microfoni che non hanno un ingresso USB ma hanno un ingresso di questo tipo, ingresso cosiddetto XLR. Questo tipo di ingresso non è un ingresso supportato da un portatile, ma hai bisogno di passare da qualche parte, dei passare o da una scheda audio o da un mixer che permette di convertire il segnale del microfono e poi portarlo dentro a quello che è il tuo computer per registrare. E hai tanti microfoni, io ne ho provati un sacco, ve ne faccio vedere alcuni: questo qua è uno Shure che vedete spesso, è forse il microfono più usato per fare podcasting, e in realtà io poi ho deciso di non usarlo, però è un ottimo microfono. Ho questo che è un Neumann TLM 103, che è un altro microfono. Magari questi microfoni costano, non so... non mi ricordo l'importo però sono impegnativi dal punto di vista della spesa economica, probabilmente per molti. Oppure questo è un altro microfono molto carino, per altro con la sua brava sbarrettina, questo qua è un Sennheiser ed è il MKH 416 P48 ed è un direzionale, in questo caso. Cioè, questo microfono qui fa il mestiere di direzionare. Lo direzioni verso la sorgente del suono e lui pesca molto bene il segnale. Qual è il vantaggio, ad esempio, di un microfono del genere? È che rispetto a questo o rispetto, ad esempio, allo Shure, puoi stare più lontano, puoi averlo più lontano. Ad esempio questo posso metterlo sotto, non visibile, e pesca ugualmente il suono. Se questo microfono, invece, lo allontano, lo senti che il suono cambia radicalmente? Più sei vicino e più, chiaramente, pesca il suono. Sono microfoni pensati radiofonici. Se voi andate in radio vedete che le persone sono molto vicine quando parlano. Anche questa è una scelta che uno può fare. La qualità audio di questa tipologia di microfoni è ovviamente enormemente migliore. Se voi fate un test... non è solo un fatto di prezzo, è proprio un fatto di qualità, di qualità produttiva, di quello che è il livello del suono che si riesce a catturare e riprodurre. Se prendete musicisti, prendete persone che fanno radio, tutti hanno dei microfoni ovviamente molto più qualitativi. Non hanno dei microfoni USB. Altri strumenti di cui uno ha bisogno, però, nel momento in cui decido di usare un microfono con un ingresso come questo, microfoni di fascia alta... a quel punto sono tutte quelle che vengono defnite le interfacce. Quali sono le interfacce? In questo momento io ne sto usando una che è un Rodecaster Pro, che è un mixer dove entra il microfono. Vedete che qua c'è un flo? Il flo del microfono entra nel mixer e il mixer, a questo punto, ha un'uscita che entra nel computer. Quindi il computer non è collegato direttamente al microfono, il computer è collegato al mixer che fa da interfaccia. Perché un aggeggio tipo questo Rodecaster Pro è interessante? È interessante perché all'interno di questo scatolotto tu hai dei settaggi già impostati per cambiare in tempo reale la qualità del tuo audio. Allora puoi aumentarlo, puoi diminuirlo, puoi migliorare i bassi, puoi equalizzare... puoi fare tutta una serie di trucci e mastrucci per i quali vi rimando al report allegato e se vi piace ve lo andate ad approfondire. Esistono miliardi di mixer, detto tra noi, questo è uno molto semplice ma ne esistono di tutti i livelli, tutte le fasce di prezzo, tutte le fasce di complicazione. In base alla vostra voglia di approfondimento andate a scegliere quello che vi interessa, però questo può essere un prodotto abbastanza entry level che semplicemente vi dà la possibilità di confgurare un po' meglio la qualità del vostro microfono, avere un suono più “radiofonico” o “professionale” senza impazzire troppo con tutti i settaggi dei mixer. Ha già delle impostazioni predefnite e fate quello, però è da ricordarti che in questo caso: microfono di fascia alta? Bene, a questo punto necessità di un mixer, necessità di un posto fsico perché io non posso spostarla questa cosa, e necessità anche – lo vedete – di strumenti dedicati. Avete bisogno dei vari treppiedi e treppiedini, il boom arm, questo aggeggio qua per avere il tuo microfono. Oppure quest'altro aggeggino che serve a togliere un po' di vibrazioni se a volte picchi dentro da qualche parte almeno... come si dice? Ammorbidisce e attutisce quelli che sono i rumori. Oppure, l'abbiamo visto prima, questo è un aggeggio molto utile, è un sostegno per il microfono, è un'asta che puoi indirizzare. In questo caso è un direzionale, per cui diventa utile: lo piazzi lì, lo giri e questo è lo stesso discorso. Questo direzionale entra all'interno del mixer. Considerate che il mixer può avere più ingressi, in questo caso ha 4 microfoni possibili. In questo momento ho collegato due microfoni e può tornarti utile, perché a volte magari hai dei problemi, il microfono si rompe o qualunque altra cosa... e puoi switchare, puoi cambiare da un microfono all'altro, cosa che torna utile. Un altro aspetto interessante, che se voi andare su una soluzione tipo Rodecaster Pro... mi sento un commerciale della Rodecaster Pro. Non conosco nessuno, non ho alcun rapporto con questi signori, se trovate un altro prodotto compratelo, ci tengo a precisarlo. Però una cosa utile di un mixerino del genere è che tu, ad esempio, puoi avere un collegamento di un cavo di questo tipo, che entra all'interno di un iPhone e puoi collegare il tuo cellulare al Rodecaster Pro. Ad esempio io mando in diretta su Clubhouse da Rodecaster Pro tramite un cavettino che colleghi al tuo iPhone e a quel punto hai la possibilità di essere visto dal mixer e trasmettere l'audio di là. Per cui, vedete, inizia ad essere una soluzione più faticosa, devi gestirla, all'inizio provi. Io, guardate, ho comprato miliardi di microfoni, di mixer, piccolini, piccoletti, schede audio, il Focusrite, lo Zoom... ce ne ho miliardi. Microfoni Lavalier, le pulci, quelle che ti agganci qua e si usano in televisione, e cambia la batteria, non si cambia la batteria, aggancialo direttamente alla camera... insomma, alla fne dei conti la soluzione per me che ha funzionato meglio fno ad oggi (poi domattina cambia, lo sapete, perché se uno è curioso è sempre a sperimentare) è: se ho un setup fsso cerco di avere un ottimo microfono, qualità microfono alta, cerco di avere un mixer che peschi questo segnale del microfono e me lo porta dentro al mio computer dove poi posso registrare o posso usare questo microfono se faccio un collegamento, una diretta o quello che è. E il mixer lo utilizzo, poi, per fare un po' di trucci e mastrucci, se voglio collegarmi con Clubhouse, se voglio mi faccio chiamare da qualcuno e gli faccio sentire l'audio e registro anche il suo. Lo posso fare. Posso fare diverse attività. Ad esempio questo può essere utile con un ospite in remoto: magari voi volete registrare il vostro podcast... peraltro questo aggeggio fa anche il REC, potenzialmente non avete neanche bisogno di un computer, perché ha un bottoncino, tu registri l'audio, poi ti fai chiamare dall'ospite al cellulare, colleghi il cellulare e lo puoi collegare anche via bluetooth. Lo colleghi e a quel punto hai il tuo bel prodottino fnito: tu che parli con l'ospite. Allora vedete che diventa poi molto interessante e la qualità puoi migliorarla sempre di più, puoi andare a ritoccare ogni singolo elemento e ogni settaggio lo puoi andare a perfezionare. Hai anche degli strumenti di noise gate all'interno di prodotti del genere. Ripeto, Rodecaster Pro non è l'unico, ce ne sono mille altri, però è quello che sto usando in questo periodo. Il noise gate ti aiuta perché se vivi in un posto – ad esempio il posto dove vivo io – dove ogni due minuti c'è il cane, i bambini, la tizia delle pulizia, il giardino, le robe... dopo un po' c'è un casino pazzesco. Il noise gate è quella roba che serve, quando non parli, a togliere tendenzialmente il rumore di fondo o lo attutisce e permette di avere un audio più pulito. Questa è un'altra possibilità. Gli altri strumenti, invece, magari questa possibilità non ce l'hanno. Un'altra considerazione da fare e poi ci fermiamo qua su questa parte di produzione su cui ovviamente ci si può addentrare in mille modi, però mi interessava darvi i 3 paletti: dal più semplice, intermedio e avanzato, che ho usato e su cui vi dico “Guardate, funziona bene”. Un altro aspetto è che se hai deciso di fare video, a quel punto ti conviene usare strumenti come StreamYard per intervistare un ospite, dove puoi andare in diretta o puoi registrare. Oppure hai Zencastr che è un altro strumento che ti permette di registrare gli audio – il tuo e quello dell'ospite – separati e mantiene una migliore qualità, inevitabilmente, perché poi il tuo fle lo puoi elaborare, editare o modifcare. Questo è un altro aspetto secondo me importante, quando si parla di produzione un'altra scelta che bisogna fare è: questo contenuto che ho lo devo andare a sistemare, rielaborare o tagliare oppure lo posso usare così com'è? Allora, il mio suggerimento è questo: se tu produci un video dal tuo podcast, una volta che hai montato il video hai anche l'audio. Quindi, nel mio caso, l'iter che seguo è: produco il mio video, una volta che ho prodotto il video lo mando al montaggio e il montatore mi rimanda indietro un video da cui io poi esporterò l'audio. L'audio va dentro il podcast e il video va sugli altri canali. Se intervisto un ospite, se lo intervisto in diretta avrò l'audio della diretta e se lo intervistate ed è stato registrato, avrò l'audio della registrazione. Però capite che diventa un meccanismo che poi ti permette facilmente di produrre contenuto. Altre persone, invece, decidono di produrre solo un audio dedicato per quello. È una scelta, ovviamente, del tempo che devi dedicare in quella direzione. Cellulare, note vocali, microfono USB, oppure microfono di maggiore livello, di maggiore caratura, di maggiore qualità potenziale che però si porta dietro una necessità di un supporto fsico, di un mixer e maggiore spesa, maggiore anche tempo a studiare tutte le problematiche, approfondire... perché all'inizio è incredibile quanto uno perda solamente per comprendere bene un po' il funzionamento di tutti questi strumenti che poi cambiano in base ai settaggi di ognuno: se hai il Mac, se hai Windows, eccetera. Però le linee di base sono queste e il suggerimento, soprattutto, è quello di integrare anche una parte video. Anche semplice, puoi anche mettere una webcam, piuttosto, però pesca un minimo di segnale anche video. Almeno ce l'hai, e poi a quel punto, su quel contenuto ci puoi lavorare meglio.