Cosa possiamo imparare dalle scimmie?
Capire la motivazione grazie ai ... macachi
7min
Capire la motivazione grazie ai ... macachi
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Episodi di Psicostorie
Ciao Sono Marco, psicologo di Stimulus Italia. Oggi vi porto con me alla scoperta dell’esperimento di Harlow chiamato “l’esperimento dei rompicapo”.
In questo episodio,scopriremo insieme cosa dei macachi possono insegnarci sulla motivazione e su come questa influenza il nostro agire quotidiano.
Partiamo subito dalla loro storia, o meglio, da un esperimento che li coinvolge ideato a metà del 900 da Harlow, un professore di psicologia dell’Università del Wisconsin.
Harry Frederic Harlow ideò un esperimento che coinvolgeva 8 macachi e un semplice rompicapo meccanico. La sua risoluzione prevedeva tre passaggi consecutivi: togliere il perno, staccare il gancio e sollevare il cardine. Harlow e i suoi colleghi misero questi rompicapo nelle gabbie dei macachi per osservare le loro reazioni e per prepararli al test che avrebbero effettuato alla fine delle due settimane. Da subito gli scienziati si accorsero che, i macachi, senza essere guidati da uno stimolo esterno e da alcuna sollecitazione, iniziarono a giocare con i rompicapi con attenzione, determinazione e anche un certo divertimento. Molto rapidamente le scimmie cominciarono a capire come funzionavano i congegni. Infatti, quando il tredicesimo e quattordicesimo giorno Harlow le sottopose al test, i primati erano diventati già abili e risolvevano il rompicapo molto velocemente.
Questo esperimento, nonostante possa sembrare molto semplice, rappresenta una svolta importante per il mondo della psicologia e per la conoscenza che abbiamo del comportamento animale e non solo!
Cerchiamo di capire insieme a cosa è dovuta la portata di questa scoperta.
Agli inizi del Novecento, si pensava che il comportamento umano fosse guidato da bisogni biologici, ad esempio mangiare per saziarci e bere per alleviare la sete, oppure da forze esterne come, ad esempio, le ricompense affettive o quelle monetarie.
Queste due teorie però non riuscivano a spiegare il comportamento dei nostri 8 macachi, che tentavano di risolvere il rompicapo non in funzione di una ricompensa e nemmeno per la soddisfazione di un bisogno.
Per questo motivo, Harlow decise di condurre ulteriori esperimenti per comprendere le basi e le spinte sottostanti al comportamento dei primati. Arrivò così all’ipotesi secondo cui esiste una terza motivazione che guida il nostro comportamento, ovvero l’esecuzione stessa del compito. Questa venne definita come motivazione intrinseca.
Ci vollero molti autori e molti anni prima di confermare appieno il concetto di motivazione intrinseca ma, grazie ad Harlow e ai suoi 8 macachi, fu scoperto uno degli aspetti fondamentali alla base del nostro comportamento e delle nostre azioni.
Quindi cosa significa motivazione estrinseca e intrinseca?
La motivazione estrinseca è la spinta che ci porta a ottenere ricompense legate alla situazione e al contesto in cui ci troviamo.
Avete presente quella volta in cui avete seguito il corso online di Excel per poter ottenere l’attestato che vi serviva tanto? Ecco li eravate spinti da una motivazione estrinseca. La motivazione intrinseca, invece, è la spinta che proviene da elementi interni alla persona e trasversali a più situazioni di vita. È qualcosa di più profondo, fortemente legato ai nostri valori e che favorisce il nostro benessere personale.
Riprendiamo l’esempio dei macachi per capirlo meglio. Abbiamo visto che i primati iniziarono a osservare e lavorare al rompicapo solo per il gusto di risolverlo, perché li faceva divertire e li incuriosiva.
Un esempio più vicino alla nostra quotidianità, invece, può essere l’uscire con gli amici. Lo facciamo perché ci fa stare bene, perché ci diverte e ci soddisfa e non perché otteniamo una ricompensa o un riconoscimento. Questa è la motivazione intrinseca. Cosa rappresenta, dunque, la motivazione nella nostra vita? E perché è così importante?
Quando parliamo di motivazione, sia essa estrinseca o intrinseca, non possiamo fare a meno di pensare a un concetto dinamico, a qualcosa in movimento. Anche in inglese, una delle possibili traduzioni di motivazione è «drive», termine che riporta sempre al concetto dinamico di «guidare», «andare verso».
Questa dinamicità è alla base di molte delle nostre azioni quotidiane e delle nostre scelte di vita. Per questo motivo, risulta fondamentale conoscere le motivazioni che ci guidano e guidano gli altri, in ottica di consapevolezza e sviluppo del proprio benessere e delle proprie potenzialità.
Infatti, quando questa dinamicità non è direzionata, ovvero quando non sappiamo verso cosa andare, possiamo sentirci incerti, smarriti e avere delle ripercussioni sul nostro benessere psicofisico.
Ecco, quindi, alcuni consigli per ritrovare la motivazione intrinseca, al lavoro o nella vita privata.
Quindi, cosa abbiamo imparato dalle scimmie?
Gli 8 macachi di Harlow ci hanno insegnato che nella vita una delle più grandi spinte all’azione proviene dalla motivazione intrinseca. In quest’ottica, è importante avere chiari in mente gli obiettivi che vogliamo raggiungere, sia nella vita privata sia nella vita professionale, con uno sguardo verso il nostro benessere psicofisico. In questo modo, gli sforzi di miglioramento che metteremo in atto saranno sostenibili e ci permetteranno di affrontare gli inevitabili momenti di incertezza o fatica che incontreremo all’interno di questo percorso.