Un viaggio nelle emozioni

Ciao sono Valentina, psicologa di Stimulus Italia. Oggi vi porto con me alla scoperta dell’esperimento di Ekman sulle emozioni umane. 

Siamo negli anni '70, Paul Ekman ricercatore dell’University of California a San Francisco si pone una domanda fondamentale che cambierà il mondo della psicologia di allora: le emozioni sono universali?

Partendo dall’ipotesi che ogni emozione viene espressa allo stesso modo in tutto il mondo, Ekman inizia il suo esperimento individuando 6 espressioni facciali di 6 emozioni diverse. Per poter dimostrare che queste emozioni potessero essere riconosciute da tutti, Ekman decide di scattare delle fotografie di volti nell’atto di esprimere le emozioni prescelte. 

Con tutto il materiale pronto, ha inizio il primo esperimento della storia ad aver avuto luogo in tutto il mondo. Ekman voleva studiare non solo le società occidentali, ma anche le tribù più remote, e viaggia quindi per tutto il mondo, arrivando anche in un isolato villaggio della Papua Nuova Guinea. Il suo scopo è quello di mostrare le 6 foto delle 6 emozioni a tutte le culture incontrate. 

Paese per paese Ekman trova sostegno alla sua tesi: indipendentemente dal loro background culturale, le persone sono in grado di associare le stesse espressioni facciali alle stesse emozioni di base. Così l'esperimento di Ekman porta alla scoperta di sei emozioni di base universalmente riconosciute: felicità, tristezza, rabbia, paura, disgusto e sorpresa. Queste emozioni sono profondamente radicate nella nostra biologia ed evoluzione. Il risultato è inequivocabile: le emozioni sono universali e universalmente riconoscibili.

L’esperimento è rivoluzionario perché fornisce la prima base scientifica solida per l'indagine sulle emozioni umane in diversi settori, come la psicologia, l'intelligenza artificiale e le interazioni uomo-computer. Lo studio più approfondito e dettagliato delle emozioni umane ha lo scopo di migliorare la capacità di interpretare e comprendere le emozioni personali e altrui. 

Ed è proprio questo che vorremmo esplorare con voi oggi: come queste emozioni di base influenzano i nostri comportamenti nella vita di tutti i giorni. Ogni emozione svolge un ruolo importante nella nostra vita quotidiana e può influenzare i nostri comportamenti. Vediamole una per una:

Felicità.

La felicità è un'emozione positiva che può influenzare in modo significativo le nostre relazioni. Quando proviamo felicità spesso nasce in noi un bisogno di condivisione e di gratitudine. Esprimere gratitudine verso gli altri è un comportamento che rafforza i legami emotivi e promuove la reciprocità. Mostrare apprezzamento per le persone che ci circondano può creare un ambiente positivo e favorire la costruzione di relazioni solide. Ricevere gratitudine, apprezzamento e sentirsi parte della felicità altrui genera sensazioni positive anche in noi stessi e migliora il nostro umore. Che la riceviamo o la condividiamo, la felicità diffonde sensazioni positive.

Rabbia.

La rabbia è un'emozione potente, ci consente di proteggere noi stessi e chi amiamo con atti di difesa o di attacco. Ma la rabbia può anche essere distruttiva se non viene gestita adeguatamente. Imparare a riconoscere e gestire la rabbia in modo costruttivo può migliorare le nostre relazioni interpersonali. La comunicazione assertiva, il dialogo aperto e il problem-solving collaborativo sono modi sani per esprimere la rabbia. Possono evitare conflitti dannosi e favorire relazioni sane ed adeguate.

Paura.

La paura ha una funzione estremamente legata alla nostra sopravvivenza. Attraverso questa emozione rileviamo il pericolo e la minaccia. È un forte campanello d’allarme per il nostro sistema di difesa e di sicurezza. Purtroppo però, è un'emozione che può paralizzarci e impedirci di raggiungere i nostri obiettivi. Diventa quindi fondamentale imparare a gestirla. Esplorare nuove esperienze, anche se inizialmente ci spaventano, può ampliare le nostre competenze e contribuire alla nostra crescita personale. Sfidare le nostre paure e sviluppare coraggio può portare a una maggiore fiducia in noi stessi e ad una vita più ricca ed appagante.

Tristezza.

La tristezza è un'emozione legata alla perdita, alla delusione e al dolore emotivo. Nonostante sia associata a disagio, svolge un ruolo importante nella nostra vita quotidiana. La tristezza ci aiuta ad elaborare le perdite significative, a riflettere sulle nostre esperienze, a cercare supporto sociale e a riconsiderare le nostre priorità. Inoltre, favorisce la crescita emotiva e la resilienza, sviluppando una maggiore capacità di affrontare le sfide e di adattarci ai cambiamenti. È importante gestire la tristezza in modo sano, accettandola come parte di un percorso.

Disgusto.

Il disgusto è un'emozione che ci aiuta a evitare situazioni potenzialmente dannose o pericolose. Ci aiuta a evitare comportamenti socialmente inaccettabili e ci permette di formare le nostre preferenze personali e avversioni. Il disgusto svolge una funzione protettiva fondamentale nella nostra vita quotidiana, aiutandoci a mantenere la nostra sicurezza, salute e aderire alle norme sociali. Tuttavia, è importante fare attenzione a non lasciare che il disgusto ci isoli dagli altri. Essere aperti all'esperienza e cercare di comprendere le diverse prospettive può aiutarci a costruire connessioni significative e ad ampliare la nostra comprensione del mondo.

Sorpresa.

La sorpresa è un'emozione che cattura la nostra attenzione, suscita la nostra curiosità e stimola l'apprendimento. Favorisce la creatività, rafforza le relazioni sociali e genera anticipazione positiva. Apporta vivacità ed eccitazione nella nostra vita quotidiana e contribuisce alla resilienza emotiva. Sperimentare nuove situazioni, essere aperti ai cambiamenti e abbracciare l'incertezza ci permette di crescere e imparare continuamente. La sorpresa può portare a scoperte inaspettate e favorire la nostra crescita personale e professionale.

In conclusione, le emozioni di base identificate da Ekman ci offrono preziose informazioni su come possiamo vivere una vita più appagante e costruire relazioni efficaci. La consapevolezza dell'universalità delle emozioni umane ci dovrebbe incoraggiare a condividerle e a costruire relazioni più solide.