
Mappe Mentali: una scorciatoia cognitiva verso più di un tesoro
Apprendi una tecnica infallibile per sviluppare al massimo il potenziale di ogni progetto
16min

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Episodi di Forma mentis
“La vera libertà mentale è la capacità di creare l’ordine dal caos”. - Tony Buzan
Le mappe mentali sono un alleato imbattibile per districarsi attraverso gruppi complessi di idee, favorendone la razionalizzazione, la comprensione e la memorizzazione. Assimilare un concetto richiede l’impiego e l’impegno di entrambe le metà del cervello: quella che gestisce il ragionamento logico e quella creativa.
L’approccio all’analisi del mind mapping trae il suo punto di forza dal coinvolgimento diretto di entrambi gli emisferi, sfruttando la visualizzazione per evincere nuove connessioni a partire da un macro-concetto centrale, fulcro dell’intero processo.
Isolare un tema principale è necessario per attribuire un ordine gerarchico a tutti gli argomenti che ne scaturiscono, rappresentando ogni spunto come una ramificazione del tema principale.
Questo sistema ci spinge a creare una gerarchia tra i concetti già appresi e quelli da razionalizzare, sfruttando le capacità sinaptiche del cervello che consentono di elaborare, comprendere e registrare nuove informazioni in modo naturale.
Il punto di forza delle mappe mentali consiste nell’idea di legare un nuovo concetto a uno appreso precedentemente, favorendo l’apprendimento in modo spontaneo e significativo. Stabilire nuove connessioni tra ciò che conosci e quello che stai per imparare è più semplice. Il fulcro al centro di ogni mappa consente di sostenere e nutrire ogni ramificazione del tema principale, attraverso una tecnica di visualizzazione.
Ricordare attraverso la memorizzazione dei luoghi è una disciplina che ha origini molto lontane, risalenti agli antichi Romani. L’espediente consiste nel ripercorrere con la mente una strada conosciuta, ritrovando lungo il sentiero gli oggetti metafisici precedentemente allocati con l’immaginazione.
Questo procedimento era particolarmente popolare tra gli oratori. Politici e divulgatori non potevano permettersi di tralasciare dettagli durante i comizi: questo processo permetteva di richiamare in ordine cronologico ogni punto chiave di un discorso senza possibilità di errore.
La mappa mentale ideata da Tony Buzan funziona in modo simile, garantendo lo stesso tipo di risultati della “Tecnica dei Loci” di Cicerone, conosciuta come “Palazzo della Memoria” grazie alle avventure del detective Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. I percorsi tracciati nella più moderna mappatura mentale danno vita sulla carta a un diagramma, facendo leva sulla memoria visiva per imprimere efficacemente le informazioni.
Un coinvolgimento mentale significativo è essenziale per un apprendimento profondo, ma la maggior parte dei metodi di istruzione moderni non ne tiene conto. Le mappe mentali risultano particolarmente efficaci perché implicano una partecipazione attiva del pensiero sia logico che creativo, stimolando l’elaborazione di nuove idee, collegando concetti, creando uno schema visivo più semplice da ricordare.
L’efficacia del mind mapping nei processi cognitivi ne fa un’ottima risorsa anche per il mondo del business, diventando un punto di partenza per la definizione di qualsiasi tipo di strategia, operativa e progettuale. Le mappe mentali semplificano il controllo di attività aziendali complesse, permettendo a manager e dirigenti di comprendere e memorizzare rapidamente piani molto elaborati.
Nel mondo del lavoro l’applicazione più interessante delle mappe mentali è legato all’incremento della produttività. Il mind mapping aiuta a ordinare i pensieri e stimola connessioni significative nei progetti creativi. Imprimere su carta ogni spunto dà modo ai gruppi di lavoro di sviscerare intuizioni importanti prima che la scintilla dell’inventiva si dissolva, dando modo al team di tornare a discutere e ridefinire i concetti emersi in un secondo momento.
Le mappe mentali aiutano a organizzare idee di business complesse in strategie esaustive e coerenti. Il sistema di Tony Buzan è nato da pennarelli colorati e grandi fogli di carta ma nel tempo ha abbracciato il futuro. Lo stesso psicologo inglese ha lavorato a un software per tradurre in digitale il processo, come altri emuli che si sono adoperati a sviluppare la propria versione. Un programma di mappatura mentale aiuta i professionisti a esprimere e condividere progetti elaborati anche a distanza, migliorando significamente la possibilità di comunicarli con chiarezza.
L’approccio mind mapping a sfide complesse non conosce limiti di impiego in ambito lavorativo. I project manager usano le sue rappresentazioni grafiche per presentare con eloquenza visiva piani innovativi ai loro collaboratori, mentre gli esperti di marketing impiegano il modello per ideare campagne pubblicitarie e programmi editoriali.
Le teorie di apprendimento cognitivo sono un ottimo supporto per la costruzione di mappe mentali chiare ed efficaci. Realizzare modelli cognitivi impeccabili richiede una preparazione attenta. Ogni tipo di informazione che farà parte del sistema deve essere accuratamente verificata e controllata: titoli, contenuti testuali, immagini, materiali audiovisivi. Esaminare le fonti aiuta a focalizzare l’attenzione e impegnarsi a comprendere più a fondo i contenuti più complessi.
Calibrato ogni assunto, la mappa mentale ha bisogno di un fulcro da cui fare emergere le ramificazioni principali. Una volta deciso il tema portante della struttura il passo successivo è scriverlo come titolo al centro dello spazio, arricchendolo con un disegno in grado di rappresentarne il concetto in modo adeguato. L’immagine centrale va quindi evidenziata con un cerchio o un quadrato.
Una volta caratterizzato il tema principale devono essere tracciate le diramazioni di primo livello, che non dovrebbero mai essere più di sette e inferiori a tre. I rami preminenti rappresentano gli argomenti più importanti della mappa, in grado di descrivere in modo conciso il concetto più importante.
Esistono vari suggerimenti su come colorare i tracciati. Una delle strade più seguite è quella di scegliere una tinta diversa per ogni linea iniziale e mantenere la stessa gamma di colori per le linee successive. Limitare il numero di parole che descrivono ogni ramo è fondamentale: più termini vengono usati per descrivere un’appendice più sarà difficile ricordarla.
Lo spazio delimitato dal foglio di carta non è un limite, ma uno stimolo ad esercitare la nostra capacità di essere sintetici. È consigliabile inserire solo parole chiave singole a corredo dei rami più profondi del secondo livello. Intervenire su un’area definita ci costringe anche a immaginare anticipatamente la portata della nostra mappa.
Ciascuno di noi ha un potenziale creativo, pochi riescono a indirizzare idee innovative verso un risultato concreto. Mettere a fuoco concetti traducendoli in immagine è in grado di velocizzare la capacità del cervello di elaborare le informazioni, permettendoci di comprendere nuovi concetti molto più velocemente rispetto a contenuti testuali. Non c’è bisogno di essere gli eredi di Pablo Picasso o il nuovo Steve Jobs.
Ciascuno di noi è in grado di sfruttare una certa dose di inventiva: le più grandi invenzioni della storia erano semplicemente intuizioni in attesa di essere espresse e comprese. Avvertire un impulso creativo e non essere in grado di tradurlo in qualcosa di tangibile è una sensazione molto comune.
Affidarsi a un processo che aiuti a portare alla luce le intuizioni può fare la differenza tra un lampo di genio fugace e una innovazione rivoluzionaria. A prima vista il mind mapping potrebbe apparire un sistema visivo piuttosto datato, ma l’aver superato la prova del tempo è dovuto a una buona ragione.
Padroneggiare il pensiero creativo è da sempre essenziale per trovare soluzioni inedite e sviluppare idee originali. Il saggio “Think Like Da Vinci” dello psicologo Peter Hollins è un ottimo spunto per iniziare ad esercitare la mente all’immaginazione.
Apprendere come padroneggiare il pensiero creativo 15 min
Think like Da Vinci
L’unico limite alla nostra immaginazione è dettato dalla mente. Basta pensare alla fantasia sfrenata dei bambini per comprendere come la mancanza di preconcetti gli consenta di attingere alla creatività come da un pozzo illimitato. Esplorare nuove soluzioni aiuta i piccoli a crescere e conoscere il mondo che li circonda. Mentre invecchiamo e facciamo nuove esperienze, i nostri processi mentali vengono frenati da nuovi pregiudizi, creando barriere tra ciò che riteniamo plausibile e fantasiose soluzioni inedite. Creare una mappa mentale può aiutare i partecipanti di una riunione creativa a liberarsi da rigidi schemi mentali. Impegnarsi a estrarre nuove ramificazioni diventa uno stimolo per superare associazioni scontate, stimolandoci a dare spazio alle idee più spontanee che vengono in mente.
Gli ostacoli di natura psicologica che dobbiamo superare possono essere di diversa natura, da pensieri ritenuti a torto insignificanti ad altre idee non considerate ingiustamente irraggiungibili. Il mind mapping è pensato per togliere il freno a ogni inibizione creativa. Usa questo strumento per espandere l’inventiva, scavalcare ogni argine, cogliere l’attimo per osare fino in fondo: ci sarà un secondo momento per tornare a valutare con calma quanto è stato annotato, apportare correzioni o eliminare gli spunti meno convincenti.
Pensare fuori dagli schemi ha portato nel corso della storia a realizzare idee veramente geniali: i pensieri più folli sono in grado di accendere la fiamma di invenzioni sbalorditive. Pensa alle mappe mentali come un campo fertile appena arato: non preoccuparti di nulla durante la semina, avrai modo di curare le piante più fertili una volta che saranno cresciute.
Abbattere ogni tipo di blocco è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi. Il libro “Nessun Limite” dell’autore del New York Times John C. Maxwell spiega come sviluppare le nostre abilità attraverso una maggiore consapevolezza.
Abbattere i blocchi e raggiungere i propri obiettivi 18 min
Nessun limite
Le mappe mentali non sono l’unica soluzione in grado di rappresentare in modo visivo un ramo di relazioni tra più concetti: le mappe concettuali rappresentano una valida alternativa. I due tipi di approccio non sono però ambivalenti e non devono essere confusi. Entrambi i sistemi ricorrono a espedienti grafici molto simili, ma presentano differenze significative sia dal punto di vista funzionale che in termini di caratteristiche chiave. Le discordanze che intercorrono non precludono alcune convergenze.
La mappa concettuale si avvale di un diagramma di flusso per descrivere tutte le possibili relazioni tra più gruppi di idee. Questa rappresentazione grafica ha un’ampia gamma di utilizzo e viene sfruttata da diverse tipologie di figure professionali, come ingegneri, progettisti, programmatori, tecnici ed educatori con l’esigenza di descrivere e organizzare in modo logico un insieme di nozioni e le loro correlazioni, anche a fini didattici.
L’intento principale della mappa concettuale è legare insieme frasi o parole inserendole all’interno di gruppi, mettendo in luce il rapporto esistente tra loro. Questo sistema è perfetto per organizzare le informazioni relative a diverse aree di un concetto, facilitando la comprensione di un macro argomento e delle sue dinamiche.
Solitamente gli elementi di una mappa concettuale sono presentati in ordine gerarchico. Come per le mappe mentali, anche in questo tipo di schema le ramificazioni si sviluppano da un tema principale, ma si pone l’accento sulle relazioni che intercorrono tra ciascuna delle parti approfondite.
Le mappe concettuali vengono utilizzate per descrivere o organizzare una strategia, ponendo i concetti generali in cima alla scala gerarchica e quelli più specifici in fondo. Frasi o parole chiave possono essere presenti anche sulle linee che uniscono cerchi e quadrati, definendo il tipo di relazione che intercorre tra due oggetti. Ogni idea chiave può far nascere più direttrici, ma può essere raggiunta da una sola connessione.
Le mappe mentali presentano diversi vantaggi rispetto alla controparte concettuale. Il loro sistema è molto più versatile e in grado di adattarsi sia a contesti didattici che lavorativi. Questa tecnica è perfetta per i brainstorming, permettendo di sviscerare senza vincoli ogni tipo di idea o di associazione.
Le mappe mentali sono semplici da realizzare, non richiedono particolari competenze e sono molto più semplici da fruire, grazie alle relazioni biunivoche che collegano ogni parte dello schema.
Le mappe mentali non sono solo più facili da interpretare, ma si prestano a modifiche veloci anche a lato software, essendo ogni elemento dipendente solo da una singola connessione.
Le mappe concettuali ci aiutano quando è necessario specificare la natura dei collegamenti delle singole parti, grazie alla possibilità di inserire una nota sopra ogni vettore. Questo tipo di rappresentazione grafica è consigliabile per definire sistemi di analisi più metodici e approfonditi. Le mappe concettuali non puntando non solo alla razionalizzazione di un argomento ma alla valutazione di ogni relazione, in modo da prevedere gli sviluppi di ogni singolo scenario.
Mappe mentali e mappe concettuali hanno in comune la destrutturazione semplificata di un insieme di idee correlate, ma se il primo sistema si sofferma più sulla comprensione completa di un tema principale, il secondo approfondisce le relazioni dei suoi componenti.
Approfondire la tecnica delle mappe mentali per usarle regolarmente ci guida attraverso un processo di miglioramento continuo. Rappresentare pensieri e processi creativi in un foglio aiuta non soltanto a chiarire e condividere le idee, ma individuare con successo ogni lacuna. La semplicità del metodo rende il mind mapping estremamente versatile e adatto ad affinare qualsiasi tipo di processo, dal miglioramento di servizi e all’affinamento della customer experience, mostrando in ogni campo un’opportunità di crescita.
Tony Buzan ha definito le mappe mentali “i meta data della razza umana”. Questo paragone chiarisce la loro importanza in ogni percorso orientato al perfezionamento. Tutto quello che occorre per trovare la direzione giusta sono un foglio e alcune matite… preferibilmente colorate!
Risolvere i problemi attraverso il pensiero creativo è fondamentale per sopravvivere anche nel mondo del business. L’esperto di Mind-Mapping Chris Griffiths ci insegna a sbloccare il nostro potenziale nel libro “The Creative Thinking Handbook” . Inizia subito a esplorare i concetti base.
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