Benvenuti in questo podcast in collaborazione con 4books. Parleremo di un argomento molto interessante: quello degli stati mentali. Un argomento così ampio che è un po’ difficile da prendere ma proprio per questo motivo ha a che fare con la nostra quotidianità, con la vita di tutti i giorni.
Mi piace sempre ricordare la Legge di Pareto dell’80/20: il 20 per cento delle tue azioni può corrispondere all’80 per cento dei risultati. Noi siamo in una società che spinge tantissimo verso la professionalità e l'esecuzione ma stiamo tralasciando tantissimo temi che hanno a che fare con come approcciamo le cose.
La mente, lo stato mentale con cui approccio le cose definisce probabilmente l’80 per cento di quello che sarà la performance, di quello che andrò a fare, e lo vedremo durante tutto il percorso. Ma la domanda che sorge spontanea, a questo punto, è perché io a parlare di stati mentali, perché io a parlare di un argomento del genere. Non sono uno psicologo, non sono laureato in scienze cognitive, ma è da un bel po' di anni che ho questa passione molto forte che mi ha portato a diventare abbastanza… esperto è una parola grande, ma diciamo che applico le neuroscienze alla quotidianità. E quindi da un punto di vista potrei avere lo svantaggio di non essere un ricercatore assiduo in un singolo argomento delle neuroscienze e della mente umana. Ma ho il vantaggio invece da un'altra parte di essere orizzontale, quindi di poter legare argomenti che hanno a che fare con l'imprenditoria, con la creatività, con il fatto di avere pensiero controintuitivo, con il problem solving, a quello che sono linee guida neuroscientifiche che ci possono dare un po' di dritte.
Per chi non mi conosce è corretto quindi fare un passo indietro. Il mio nome è Mick Odelli, laureato in scienze della comunicazione visiva a Sidney, in Australia, perché mezzosangue, nel 2008 torno in Italia per aprire una realtà che realizza percorsi immersivi ad alto contenuto tecnologico e con linee guida neuroscientifiche. Cosa significa? Sono percorsi che stimolano i sensi, la parte visiva per lo più, quindi sistemi di videoproiezione, videomapping, eccetera, che hanno come obiettivo portare le persone da uno stato mentale iniziale a un altro stato mentale quando escono. Questo semplicemente per il fatto che qualunque cosa facciamo, la facciamo per portare le persone a un cambiamento di comportamento. Nel nostro caso ancora di più: fare in modo che le persone poco interessate a qualcosa diventassero attivamente, pro-attivamente, coinvolte in quello che mostravamo loro o nel contesto che realizzavamo per loro. Quindi speaker in giro a parlare del legame tra tecnologia e cervello, e così via, e a un certo punto ho pensato ma perché non ampliare la mia audience e da lì il canale YouTube e soprattutto una community molto attiva che vuole saperne di più di questo libretto delle istruzioni a lungo dimenticato che ha a che fare con come utilizzare il nostro cervello e, vedremo, il nostro corpo perché sono un'unica macchina.
Alla fine del 2021 unisco tutto questo in un pacchetto chiamato Stati Mentali che è un percorso che porta tutti noi dal capire perché l’importanza degli stati mentali fino a seguire delle specifiche situazioni di vita quotidiana, quindi da incontri one-to-one al primo appuntamento, a relazioni di team building all'interno dell'azienda, alla zona di comfort, a conflitto, amore, sesso.
Ci sono tantissimi argomenti molto pratici dove possiamo vedere che cosa accade veramente all’essere umano in relazione agli stati mentali e quindi quanto questi condizionano ogni singola azione che facciamo perché il decision making è estremamente condizionato dalla situazione mentale che viviamo, tanto che numerose ricerche scientifiche dimostrano come la nostra decisione è influenzata a circa il 70 per cento dalle emozioni, quindi chi non le sa controllare fa molta fatica a considerare la propria scelta come qualcosa di razionale e qualcosa che sia il meglio per quella persona. Molto spesso ci rendiamo conto dopo che quella scelta che abbiamo fatto è stata condizionata da altri fattori che non abbiamo preso in considerazione a suo tempo.
E quindi quello che voglio fare con voi in questo podcast è un viaggio assieme dove andiamo a scoprire prima cosa sono questi stati mentali e poi come fare attivamente e praticamente a generare abitudini e comportamenti che ci aiutino a capire meglio come siamo fatti, in modo da poter interagire con l'esterno nel modo più utile possibile. Alla fine si tratta di gestione. Io in tutto quello che faccio tra YouTube dove parlo di come siamo fatti e di come superare tante situazioni diverse nel quotidiano alla fine mi rendo conto che la parola gestione di se stessi, no, gestione di se stessi è il punto centrale su cui impegnarsi. Alla fine prendetela come un'azienda. Se sono un'azienda che produce macchine, produco e basta. Io posso produrre 100 macchine ma se non mi rendo conto che gli acquirenti sono 10 io sprecherò tantissima energia per poi rischiare anche di non riuscire a stare in piedi, non riuscire a bilanciarmi.
Allo stesso modo gli stati mentali devono essere gestiti quindi se noi non ci rendiamo conto che stiamo sprecando tantissime energie sulle cose sbagliate, beh, facciamo fatica poi a rimanere bilanciati a livello emozionale e quindi trattare ogni argomento ogni situazione nel modo più efficiente possibile.
Alla base di tutto c'è una semplice equazione: performance uguale potenziale meno le interferenze interne. Performance uguale potenziale d'azione, la tua potenzialità nel fare qualcosa, meno tutto quello che interferisce in quel momento dal punto di vista mentale rispetto a quello che stai facendo. Per chi è uno sportivo questa cosa è molto chiara, no? Nel momento in cui iniziamo a razionalizzare tante cose non riusciamo più a operare in maniera automatizzata rispetto a certe cose che sappiamo fare così bene. Ma parleremo anche di come tutto questo modo di ragionare ha a che fare con la nostra chimica, cambia la nostra flora batterica che condiziona a sua volta il cervello di nuovo, insomma siamo una macchina così particolare e mano mano ci stiamo rendendo conto che l'esecution e il fatto di fare qualcosa è una piccola parte di tutto quello che accade all'interno del nostro corpo nel mentre facciamo quel qualcosa e quanto siamo condizionati da noi stessi, e non sapendo come funzioniamo è molto difficile poterci controllare. Come un’azienda anche noi nel nostro piccolo dobbiamo renderci conto che le variabili non possono essere troppe o saremo in balia della vita. Quindi capire un po' di più il perché certi sistemi si attivano, quali sono i metodi corretti per migliorarsi e nella decision making, in situazioni specifiche, in relazione con gli altri, è essenziale perché la nostra vita è fatta di questo.
Con 4books abbiamo deciso di prendere questo mio percorso di Stati Mentali che è un percorso video fatto di 6 settimane di contenuti con ospiti, con task, con un’enorme community e provare a portarlo a pillole in modo da renderlo estremamente efficiente e compresso per voi che, se poi vorrete saperne di più e addentrarvi in modo più verticale, ci sarà sempre l'opportunità: Stati Mentali è a disposizione di tutti, sempre.
Neuroscienze legate al quotidiano resa da una persona come voi, una persona che ha bisogno di praticità, non ha bisogno di verticalizzare troppo verso argomenti troppo complicati, ha semplicemente bisogno di capire come sono fatto, come posso migliorarmi, come posso essere più efficiente perché questa è la parte più importante, non il lavorare 24 ore al giorno per rendersi più simili alle macchine bensì cercare il modo di lavorare con efficienza ma allo stesso tempo con voglia di fare le cose. La voglia non è una cosa che arriva da sé: abbiamo il modo di crearla e lo vedremo in questo percorso, assieme a tante tante altre cose. Buon viaggio.