Ascolto attivo: definizione, significato e gli esercizi per svilupparlo

Ascolto attivo: cos’è? Come si differenzia dall’ascolto passivo, e in che modo ha a che fare con l’empatia? Qui risponderemo a queste e altre domande, sottolineando l’importanza di esercitare l’ascolto attivo per costruire relazioni più solide

Con il partner, i figli, i colleghi, ma anche con gli sconosciuti che incontriamo nel corso della giornata: ascoltare è una virtù che dobbiamo saper esprimere al meglio in ogni situazione. Lo sappiamo bene, in teoria; poi, però, ci troviamo spesso a non saper bene come fare. Perché ascoltare lo facciamo tutti, certo… ma siamo sicuri di saperlo fare in modo efficace, empatico e costruttivo?

Quando si pensa alla comunicazione, ci preoccupiamo di come parlare, di come trasmettere ciò che vogliamo dire. Ma spesso ci dimentichiamo che la comunicazione è un processo bilaterale: oltre a dire, dobbiamo anche ascoltare quello che l’altro ha da dirci. Se lo facciamo con distrazione, restando concentrati solo su quello che vogliamo dire noi, e mantenendo una mentalità non aperta al confronto, sicuramente la comunicazione non sarà efficace come avremmo voluto. In questo senso, l’ascolto attivo è una capacità che va coltivata per instaurare relazioni personali e professionali solide; nel tempo e con la pratica, è possibile diventare ottimi ascoltatori ed essere in grado non solo di capire meglio il punto di vista dell’altro, ma anche di capire come funziona l’ascolto attivo e, quindi, di farci ascoltare meglio a nostra volta.

Ma cos’è l’ascolto attivo? E perché è così importante? Come dice il termine stesso, ascoltare attivamente significa essere coinvolti nella conversazione: non prestare semplicemente le orecchie a ciò che il nostro interlocutore ci dice, ma coinvolgere anche la mente, il cuore e tutti gli altri sensi. Se hai sempre pensato che l’ascolto non richiedesse chissà quale attività, dovrai ricrederti: l’ascolto attivo è ben diverso dall’ascolto passivo, e promette risultati migliori in tutti i tipi di relazione.

 

6 cose da sapere sull’ascolto attivo

Cerchiamo ora di rispondere alle domande più comuni sull’ascolto attivo: cos’è? In che modo esiste una connessione tra ascolto attivo ed empatia? Quali sono gli esercizi con cui coltivare l’ascolto attivo? 

 

Una definizione di ascolto attivo 

Iniziamo cercando di capire cos’è l’ascolto attivo. Carl Rogers e Richard Farson hanno introdotto questo termine per la prima volta nel 1957, intendendolo come una pratica di ascolto coinvolto e profondamente interessato. Secondo la psicologia, l’ascolto attivo è eseguito da chi si prepara all’ascolto, osserva l’interlocutore, ne recepisce la comunicazione verbale e non verbale. L’ascolto attivo è la chiave di una comunicazione davvero efficace, su entrambi i livelli: chi parla si sente ascoltato nel profondo ed è sicuro che il suo messaggio sia stato trasmesso in modo ottimale; chi ascolta, dal canto suo, assorbe e comprende meglio il contenuto della comunicazione. 


 

Ascolto attivo e passivo: qual è la differenza?

Se una comunicazione avviene tra due persone, ci viene naturale pensare al parlante come parte attiva e all’ascoltatore come parte passiva della comunicazione stessa. Ma l’ascolto non deve essere solo passivo, anzi: abbiamo visto che è l’ascolto attivo la chiave di una comunicazione che funziona davvero. 

L’ascolto passivo è ben spiegato con il verbo “sentire”: attiviamo il senso dell’udito, ma non in modo presente e consapevole. Chi ascolta in modo passivo è spesso distratto: si guarda intorno, sbircia lo schermo del telefono, prende la parola interrompendo l’altro, non ha pazienza e preferisce arrivare al succo del discorso senza elaborarlo. Per chi parla, trovarsi di fronte a una persona che ascolta in questo modo è come “parlare al muro”: una situazione davvero frustrante, che può portare a problemi di comunicazioni gravi, a volte insormontabili. 

La differenza tra ascolto attivo e passivo ti è quindi ormai chiara: chi ascolta in modo attivo è e vuole essere presente al 100% nella conversazione, assumendo un atteggiamento proattivo e propositivo.

 

Le fasi dell’ascolto attivo

Se vuoi capire meglio la psicologia dell’ascolto attivo, sappi che esso può essere suddiviso in tre fasi.

La prima è quella della comprensione: devi assicurarti di aver recepito il messaggio e tranquillizzare il parlante in merito. Per comprendere al meglio, puoi prepararti già prima della conversazione, cercando di riflettere sul messaggio che probabilmente ti sarà trasmesso; poi, durante la conversazione stessa, concentrati sui concetti chiave più che sulle singole parole, ma osserva quali di esse vengono sottolineate dal tono di voce e dal linguaggio non verbale.

La seconda fase consiste nella ricezione e memorizzazione del messaggio: oltre a comprendere ciò che ci viene detto, dobbiamo ricordarcelo e, per questo, essere sicuri di non lasciarci distrarre dall’ambiente che ci circonda. Tutto il nostro interesse deve essere rivolto a chi ci parla, se vogliamo essere sicuri di immagazzinare correttamente la comunicazione in corso.

La terza fase è quella della riformulazione: in questa fase sei tu a prendere la parola e, per assicurarti di aver capito e memorizzato il messaggio in modo corretto, puoi adottare alcune semplici tecniche: parafrasare ciò che ti è stato detto, chiarificare i punti che erano rimasti più ambigui, riassumere i concetti. In questo modo il tuo interlocutore non solo si sente ascoltato, ma ha la certezza di aver trasmesso il messaggio nel modo corretto.


 

 

Ascolto attivo ed empatia: una connessione inscindibile

L’empatia è la capacità umana di mettersi nei panni dell’altro, condividendo emozioni e stati d’animo in modo profondo e coinvolto. Va da sé che ascolto attivo ed empatia vadano di pari passo: non si può praticare l’ascolto attivo se non si ha la sincera volontà di capire l’altro e di immedesimarsi nel suo modo di comunicare. 

In effetti, si parla spesso di ascolto attivo empatico: una tecnica d’ascolto in cui ci si concentra sul come le cose vengono dette, sulle emozioni coinvolte nella comunicazione, sul senso di riconoscimento, fiducia e rispetto che si instaura tra i due interlocutori. L’ascolto attivo empatico è una competenza fondamentale per vivere relazioni ricche sia in famiglia che sul lavoro, perché aiuta a ridurre drasticamente le incomprensioni e incoraggia chi parla a esprimersi in modo libero, senza paura del giudizio da parte di chi ascolta attivamente. 

 

Ascolto attivo: esercizi per svilupparlo

Immagina di dover affrontare una conversazione molto importante con il tuo partner o un tuo superiore a lavoro: da questa conversazione potrebbero dipendere le sorti delle tue relazioni con le altre persone. Infatti, praticando l’ascolto attivo o passivo, le differenze nei risultati della comunicazione possono essere molto, molto diversi tra loro. Ad esempio, un partner che si sente ascoltato si sente di conseguenza amato e apprezzato, e questo è davvero fondamentale. Un partner che riceve continuamente un ascolto passivo, invece, costruisce dentro di sé sentimenti di rancore, frustrazione e insicurezza che possono portare a una frattura insanabile nel rapporto.

Hai capito cos’è l’ascolto attivo e vuoi farlo tuo nella vita di tutti i giorni? Prova questi semplici esercizi di ascolto attivo ogni volta che ti troverai in una qualsiasi conversazione con un’altra persona.

  • Metti il telefono da parte per non rischiare che l’occhio cada continuamente sullo schermo. 
  • Sforzati di guardare negli occhi la persona che ti parla. Se non ci riesci, cerca comunque di non far vagare lo sguardo da una parte all’altra della stanza: si tratta di un comportamento che denota distrazione e anche noia.
  • Se hai la tentazione di interrompere chi ti sta parlando, conta nella mente fino a 5 senza perdere il filo del discorso. Segnati mentalmente i punti su cui desideri controbattere, ma non farlo finché l’altro non avrà finito di esporre un concetto.
  • Se il parlante ha appena esposto un concetto piuttosto articolato, cerca di parafrasarlo con parole tue: ci sarà più chiarezza tra di voi e ti assicurerai di aver capito bene.
  • Comunica al tuo interlocutore che lo stai ascoltando con attenzione tramite il linguaggio del corpo: tieni le mani ferme in grembo, siediti con la schiena spostata leggermente in avanti. È altrettanto importante cercare di decifrare al meglio il linguaggio del corpo di chi ti sta parlando, perché tramite esso potrebbe volerti trasmettere qualcosa oltre le parole. Per questo, studiare la comunicazione non verbale è un ottimo esercizio di ascolto attivo.
  • Se una persona parla di sé, evita di contrattaccare parlando di te a tua volta: non è una gara! Resta concentrato su di lei, cercando di immedesimarti nella sua situazione e trovando insieme a lei punti d’incontro. Solo dopo, se necessario, potrai trasmettere empatia parlando della tua situazione. 


 

I migliori libri sull’ascolto attivo 

La lettura di libri di saggistica è una tecnica davvero molto efficace per coltivare l’ascolto attivo sul lungo periodo. Qualsiasi libro che tratti di ascolto attivo ed empatia, ascolto attivo e psicologia, ascolto attivo e passivo andrà bene per te. Hai bisogno di qualche consiglio in merito? Sull’app di 4books trovi la rielaborazione di molti libri che ti aiuteranno a capire il significato di ascolto attivo e

Daniel Goleman, ad esempio, ha scritto Intelligenza emotiva e Intelligenza sociale: due libri fantastici per approfondire il tema dell’empatia e della costruzione di relazioni basate su fiducia e trasparenza. Il bestseller di Dale Carnegie, Come trattare gli altri e farseli amici, è la lettura ideale per comprendere le altre persone e strutturare conversazioni prive di giudizio ma ricche di coinvolgimento. Comunicazione ed empatia sono, inoltre, i concetti chiave del libro di Marshall Rosenberg Le parole sono finestre [oppure muri]

Abbiamo trattato questo tema anche e soprattutto nell'articolo Ascolto attivo: 5 libri per comprenderlo e praticarlo, in cui entriamo più nel merito dei libri utili a sviluppare questa capacità.


 

La definizione di ascolto attivo ha molto a che fare con concetti di empatia, coinvolgimento, relazione e apertura mentale. Dopo aver letto questo articolo, siamo sicuri che farai più caso al modo in cui ascolti gli altri: coltiva le tue capacità di ascolto attivo per sentirti più coinvolto in ogni tua relazione e per creare legami solidi basati sulla fiducia e il sostegno. 

Esistono diversi libri sull’ascolto attivo, che possono aiutarti a coltivare quest’importante qualità dell’intelligenza emotiva. Se vuoi scoprirne i concetti chiave in 15-20 minuti di lettura o ascolto, puoi affidarti all’app di 4books; qui sono rielaborati centinaia di libri di saggistica, tra cui argomenti di psicologia e crescita personale affini al tema dell’ascolto attivo. Abbondandoti all’app, potrai leggere o ascoltare l’analisi dei libri per coltivare la tua capacità di ascolto attivo ed empatia giorno dopo giorno.