Bias cognitivi: 5 libri che ci aiutano a comprenderli e prevenirli

Bias cognitivi: cosa sono? Un termine difficile che, però, spiega un concetto che è presente in ogni momento della nostra vita. Occorre riconoscere questi pregiudizi, capire come contrastarli e come usarli a nostro favore.

La famiglia, la cultura, le nostre esperienze: tutte queste cose insieme ci portano nel corso del tempo a costruirci convinzioni mentali che non rispecchiano necessariamente la realtà. Questo è il significato dei bias cognitivi: i modi in cui il nostro cervello ci porta a distorcere la realtà che ci circonda. 

Anche se non ce ne accorgiamo, i bias cognitivi dirigono le decisioni che prendiamo nel corso della giornata; sono come delle scorciatoie mentali, costruite sulla base di stereotipi e pregiudizi, che a volte si rivelano utili e altre volte, invece, disastrose. Esistono molti esempi di bias cognitivi, alcuni positivi e altri negativi; ci sono ad esempio i bias cognitivi ego-riferiti, che ci portano a rafforzare la nostra autostima, ma anche dei bias cognitivi di matrice etnica, i quali ci inducono a pensare qualcosa di una persona sulla base della razza a cui appartiene. Altri bias nascono dal modo in cui i nostri genitori ci hanno cresciuto, oppure dalla primissima impressione che ci facciamo su qualcuno; impressioni che sono davvero difficili da sradicare in un secondo momento.

Esiste anche uno stretto legame tra bias cognitivi e marketing: se è vero che i nostri pregiudizi interiori influenzano quasi ogni scelta della nostra vita, è chiaro che ciò accade anche nel momento in cui vogliamo acquistare qualcosa. Il marketing fa spesso leva sull’esistenza dei bias cognitivi, andando a stuzzicarli nel momento, subito prima di un acquisto, in cui siamo più vulnerabili a essi. Effettuando una leggera distorsione della realtà, ad esempio presentando un’offerta imperdibile o a tempo limitato, il marketing è in grado di condurre il consumatore a un aquisto di cui, magari, non ha davvero bisogno. 

Insomma: i bias cognitivi sono a volte utili, ma restano in ogni caso delle distorsioni soggettive della realtà che dobbiamo saper riconoscere e comprendere per non esserne completamente schiavi. Nell’app di 4books trovi la rielaborazione di tantissimi libri di neuromarketing e psicologia che affrontano la questione dei bias cognitivi, specialmente nel rapporto che creiamo con le altre persone.

 

Pensieri lenti e veloci

È il premio Nobel Daniel Kahneman a scrivere questo bestseller sul modo in cui il nostro cervello pensa e si predispone all’azione. Secondo l’autore, i sistemi che governano il modo in cui pensiamo sono diversi ed estremamente complessi; tale complessità ci permette di pensare e fare grandi cose, ma può portarci a cadere anche in gravi errori sistematici. Questi errori sono i preconcetti, o bias cognitivi: solo individuandoli con chiarezza siamo in grado di comprenderli ed evitarli.


 

La profezia che si autorealizza

A volte, ci convinciamo che ciò che il nostro cervello ci dice sia innegabilmente vero; ci immergiamo talmente in questa convinzione, che i nostri pensieri e le nostre emozioni più profonde finiscono per avverarsi nella vita reale! Queste, raccontate nel libro di Davide Lo Presti, sono le cosiddette profezie che si autoavverano: il nostro pensiero è in grado di influenzare le nostre azioni e ciò che ci accade. Se è davvero così, è importante riconoscere se un nostro pensiero è governato da un ragionamento sano o, al contrario, da un pregiudizio creatosi nella nostra mente a causa della cultura in cui viviamo o delle nostre esperienze pregresse. 



I don’t agree

Tra gli esempi di bias cognitivi, ci sono sicuramente quegli stereotipi che tutti noi abbiamo in merito a diversi gruppi sociali. Nonostante siano difficilissimi da sradicare, è fondamentale capire che questi stereotipi ci portano a distorcere l’opinione che ci facciamo sugli altri, spesso in modo inconsapevole. Questo libro di Michael Brown ci insegna metodi pratici per allentare questi bias, permettendoci di creare aziende, relazioni e vite sociali in cui sia possibile gestire negoziazioni e conflitti con successo, nonostante le diversità che ci contraddistinguono. 


 

Le parole sono finestre [oppure muri]

I bias cognitivi hanno un enorme impatto anche sul modo in cui comunichiamo i nostri bisogni e le nostre opinioni agli altri. Il libro di Marshall B. Rosenberg tratta proprio di questo: attribuiamo (inconsapevolmente) un significato ai bias cognitivi, ed essi ci portano a comunicare e a interagire in modi sbagliati, costruendo muri di parole. Al contrario, è possibile aprire finestre in questi muri, imparando a comunicare con gli altri in modo empatico, onesto e partecipativo.


 


Intelligenza sociale

Daniel Goleman è un esperto di intelligenza emotiva e sociale; in questo suo bestseller, ci spiega come i cervelli umani siano intrinsecamente creati per connettersi tra di loro in un sistema di socialità. In questo sistema, siamo chiamati a interagire tra noi con empatia per creare legami sociali forti e sani. L’intelligenza sociale ci aiuta a riconoscere i bias cognitivi che hanno un impatto negativo sul nostro modo di comunicare con gli altri.


 

Cosa sono i bias cognitivi? Ormai hai capito quanto siano presenti nelle nostre vite e quanto possano influenzare il modo in cui interagiamo con gli altri. Bastano pochi minuti al giorno per leggere o ascoltare i concetti chiave di questi libri sull’app di 4books: sradicare questi preconcetti non è semplice, ma è importante provarci per diventare persone più tolleranti, aperte e collaborative. 

Oltre a questo, 4books raccoglie analisi di centinaia di libri appartenenti a 17 categorie di saggistica: la nostra missione è quella di contribuire ad aumentare la crescita personale e professionale degli utenti che ci scelgono ogni giorno.