
Introduzione a Dall'idea all'azienda
Scopri come trasformare la tua idea in una startup digitale di successo
9min

Scopri come trasformare la tua idea in una startup digitale di successo
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Episodi di Dall'idea all'azienda
Dall'idea all'azienda, o meglio: all'azienda, alla startup digitale. Questa è la prima premessa di questa guida, dove mi hanno chiesto di riassumere tutto quello che mi sembra di aver capito sul mondo della creazione di startuppine digitali, le defnirei così. È sempre importante stabilire quali sono i paletti di partenza, in questa gelida giornata di Brighton, dove ho anche il gilet giubbottoso, talmente fa freddo! E qualcuno l'avrà fatto questo gilettino, quindi il concetto è sempre lì: tu devi arrivare a fare poi un prodotto, parti da un'idea e arrivi poi a un prodotto o a un servizio. In questa guida e corso su Competenze, quello che cercherò di fare è: concentrarmi su questi anni di creazioni di startup digitali, io non ho esperienza né nel creare aziende multi-billionarie o multinazionali gigantesche e internazionali. No, io non ho mai fatto una roba così, ho sempre fatto piccole startuppine, quindi la mia esperienza è lì. E, dall'altro lato, il mio focus è il digitale. Se vuoi un corso su come si creino dei negozi fsici per vendere berretti o giubbottini, non è questo, mi dispiace. Se, invece, hai in mente di fare qualcosa dove poi vuoi usare l'online, e oggi diciamo che la maggior parte dei settori sono tutti online, a questo punto magari c'è qualche idea. Entriamo nel merito di quale sarà la scalettina che seguiremo. Cercheremo di avere un po' di punti, me ne sono segnati alcuni: partiremo su come si genera un'idea a come si affna un'idea, per avere il tuo prodotto, servizio o startup. Come fai a testarla il più velocemente possibile e con meno soldi possibili, anche questo è un aspetto. Poi vedremo tutto il mondo dei collaboratori, il team: quali persone ti servono? Quali competenze ti servono? Vedremo gli elementi che servono in un progetto digitale. Banalmente, se devi metter su una landing page per cominciare a far conoscere il tuo servizio hai una serie di elementi che devi andare a individuare e una serie di competenze che ti servono. Poi vedremo la parte di promozione, la parte di monetizzazione e vediamo la parte di come si trovano i soldini per lanciare tutti questi bei progetti, perché i soldi servono, sennò è sempre diffcile. Questi saranno gli elementi che andremo a vedere. Alcune premesse: la prima ve l'ho già detta, io parlo di digitale. Parliamo di startup digitali, se invece vuoi fare delle cose nel fsico, non è questo il corso per te. Un altro aspetto importante è capire dall'inizio perché vuoi lanciare una startup. Qual è il motivo? Se il motivo sono i soldi, non farlo, perché magari hai modi migliori per guadagnare dei soldi: vai a lavorare per qualcuno e un manager magari guadagna molto di più rispetto a un piccolo imprenditore che si fa un mazzo così, ha miliardi di casini, problemi da risolvere tutti i giorni e allora se sono i soldi... il mio suggerimento è che probabilmente puoi trovare un'altra attività per farli. È ovvio che se poi fai una startup che funziona e la vendi guadagni un sacco di soldi, ma non può essere quella la direzione e il motivo iniziali. Se lo fai perché fa fgo far l'imprenditore, non farlo, perché non vai da nessuna parte. Dopo dieci minuti, facendolo, capisci che è un'attività faticosa, diffcile, ripetitiva, con mille e mille menate che se fai un lavoro dipendente – in genere – ti eviti allegramente. Quindi non può essere la fama e non possono essere i soldi. Oppure, se lo fai perché ti hanno intortato con la boiata del “segui la tua passione, fai la startup!” non farlo. Qua non c'è la passione da seguire. Come dice Seth Godin, una bella frasettina: “Qui il problema non è di fare quello che ami, ma amare quello che fai.” è una roba completamente diversa, perché se a te piace far le fotografe e dici “faccio la startup di fotografa perché quella è la mia passione”, dopo cinque minuti secchi ti renderai conto che la tua passione diventa un incubo, perché poi devi seguire tutta una serie di aspetti che non c'entrano niente col fare le tue belle fotografe. Allora qua tu devi amare quello che fai, devi riuscire ad arrivare in un posto mentale e operativo dove ogni giorno ami quell'attività, quel processo, quella gestione di tutte le menate, perché poi puoi realizzare quello che magari è un tuo ideale, un tuo sogno, quello che vuoi fare. Ma tutto passa da percorsi, da processi. Processi nel senso di “procedure”, processes, vedi come in inglese uno traduce sbagliato? E allora questo è un altro aspetto importante: perché lo fai? Questa è una premessa importante che mi ero segnato. Un'altra cosa è quale tipo di imprenditore sei. Ognuno di noi è diverso, hai persone che sono più coraggiose, e allora si buttano a fare imprese magari in settori molto complicati... lo spazio, per dire, non è facile. Oppure mega costruzioni, dove ti prendi anche dei rischi pazzeschi. Ognuno ha una sua soglia di “coraggiosità”. Nel mio caso, non sono coraggioso, sono uno che fa delle cose, però non mi esporrei in settori dove personalmente mi sembrano molto rischiosi, pericolosi, però c'è chi va in modo molto coraggioso. Oppure: sei un imprenditore locale o globale? Questa è un'altra domanda da farsi. Vuoi fare una cosa che invade il pianeta o vuoi fare una roba che va bene a Vergo Zoccorino e stop, perché ti piace così? Quale dimensione ti interesserebbe avere? Vuoi avere una dimensione gigantesca, vuoi essere sui titoli di tutti i giornali, vuoi essere la persona più ricca del mondo? Tutti ideali, ricordiamoci, sbagliati per partire con un progetto, ma ognuno ha una sua visione. Oppure ti piace l'idea di fare una cosa tranquilla, nella tua cittadina, che ti dà da mangiare e nel frattempo vai a fare le tue partite di calcetto? Va tutto bene, l'importante è saperlo. Se tu ti metti in un posto o in un altro e non hai quel carattere lì, puoi anche fare il progetto più bello del mondo, avere tutti i soldi dell'universo e avere i titoli di giornale, ma poi ci stai male, perché non è quello che volevi fare tu. Se tu volevi girare da solo a piedi il mondo e invece ti ritrovi a fare la startuppona che fa l'IPO, sì, avrai anche fatto successo in quel mondo lì, ma tu sei un fallimento gigante per te e tu sei la prima persona con cui devi andar a dormire la notte, per cui devi sempre porti queste domande all'inizio. Non se le pone mai nessuno, si raccontano le storie di chi fa impresa in modo leggendario. La verità è che è una roba pratica, operativa e con tutte quelle che sono le nodosità da risolvere e non deve fare a pugni con il tuo carattere, sennò non ci stai dentro. Se vuoi divertirti e basta... fare impresa non è divertente. Magari è divertente se ami quello che fai, e torniamo al discorso di prima, sennò non è un'attività esaltante che dici: “Dai, andiamo in discoteca, voglio divertirmi sul lavoro!” No, non c'è da divertirsi sul lavoro, c'è da lavorare e da portare a casa il risultato con mille diffcoltà. L'ho fatto capire abbastanza che c'è da farsi un mazzo così, che è molto diffcile e lo sconsiglio alla maggior parte delle persone in ascolto? Non so, ci tenevo a fare questo “alert” e disclaimer iniziale, come si usa dire. E poi, l'altro appunto che mi ero segnato era: se vuoi fare un'iniziativa imprenditoriale da solo o con dei soci. È una roba molto diversa, anche caratterialmente è molto diverso. Ci sono persone capaci di andare avanti tutta da soli, altre persone hanno bisogno di soci. Io ho fatto aziende sia da solo che con soci e hai vantaggi e svantaggi in entrambi i casi, però è un fatto molto caratteriale. Se di carattere sei introverso, solitario e tendenzialmente sei indipendente mentalmente, non hai bisogno di qualcuno che ti dia la carica, sei in grado di smazzartela per i fatti tuoi e magari l'hai visto, perché hai fatto degli sport dove eri sempre in solitaria, arrampicavi da solo a facevi sport singoli, come io facevo ping pong, uno sport non di squadra... hai tanti segnali dove, probabilmente, capisci che puoi anche fare un'azienda da solo. Con dei soci hai altri svantaggi di gestione, chiaramente, anche di ripartizione delle quote societarie, no? Non sei solo tu, non decidi solo tu, hai mille menate da gestire, però hai il vantaggio di avere persone a bordo che sono dentro al progetto come te, non sono dipendenti o collaboratori, sono proprio soci e magari sono soci fondatori insieme a te e vogliono arrivare a un risultato, dove non arrivi tu arrivano loro ed è la forza del gruppo che si mette insieme.