
Promuovi la tua idea
Scopri come far decollare la tua idea trasformandola in un'impresa vincente
10min

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Episodi di Dall'idea all'azienda
E siamo arrivati in fondo. Allora, abbiamo visto come siamo partiti da un'idea, così, osservando. L'abbiamo affnata, abbiamo visto come poterla testare, a quel punto le persone e i collaboratori, l'impostazione contabile, legale, il reperimento di soldi, poi abbiamo sistemato il modello di business. A quel punto abbiamo tutto online e che cosa serve? Bisogna promuoverlo, questo benedetto progetto. Come ci si promuove? Ci ho dedicato anni di video che trovate sui social, quindi molti contenuti li sapete già, c'è anche un corso su Competenze, se non sbaglio, in uscita, potete andare a vedervi quello o comunque recuperate: materiale su come ci si promuove oggi con questo super strumento del digitale ce n'è a iosa, c'è solo bisogno di andarlo a vedere. Qualche considerazione, magari aggiuntiva, che mi sembra importante. La prima è che quando lanci un progetto è importante, se parti con budget molto risicati, partire con ogni forma di promozione gratuita che ti permetta quantomeno di portare traffco sul tuo sito o APP per cercare di capire se funziona o meno. All'inizio quello è lo scopo: “Ma funziona 'sta roba? Ma qualcuno veramente la vuole comprare? Sì o no?” perché non lo sai. Qualunque idea ti sembra magari fantastica e meravigliosa e poi ti rendi conto che il mercato non è pronto. Allora portare gratuitamente traffco da te è importante. Come lo puoi fare? Lo puoi fare con i social, ne abbiamo parlato mille volte: Instagram, Facebook, Tik Tok, YouTube, la cara vecchia newsletter, il podcast, LinkedIN, e via. Quindi contenuto sui social fuori, che genera un'attenzione e appunto le persone dicono: “Ah, mi sembra interessante questo progetto di nuovi cavalletti.” e vengo a vederti. Oppure lo puoi fare, sempre spendendo molto poco, sui social – in questo momento Instagram e Facebook – con delle campagne piccoline, dove magari spendi qualche centinaia di euro all'inizio e provi a capire, portando del traffco, se le persone hanno una reazione. Questo è il primo obiettivo. Prima ancora di fare grosse campagne, iniziative... funziona 'sta roba o no? Soltanto quando ti è chiaro che quel progetto ha le ali per volare e quella tua landing page, quel posto dove tu fai atterrare le persone è in grado di convertire le persone in consumatori... consumatori è una parola brutta, in clienti, a quel punto inizi a spingere. Perché se tu inizi a spingere prima è un casino. La gente arriva su un sito che non è ottimizzato, che non è chiaro. Noi, mi ricordo, avevamo fatto un po' di tempo fa un video-corso e la gente arrivava sul sito e non comprava. E io dicevo: “Ma strano, perché non comprano?” e allora una notte mi sono messo lì e ho cambiato tutto il copy, proprio il testo. Il giorno dopo la gente comprava. Il testo aveva un'enorme importanza, era scritto male, non era chiaro, era confuso. Allora devi, prima di iniziare a fare qualunque tipo di comunicazione, cercare di avere quantomeno questa sicurezza: il prodotto piace, c'è un match, ci baciamo e allora devo solo portarti vicino per aggiudicarti questo bacetto e devo avere un sistema che sia molto chiaro, funzioni e sia rodato. E il rodaggio signifca anche altre cose: il sistema di pagamento va bene? I server sono abbastanza veloci o il sito è troppo lento e la gente si rompe i coglioni? Quando vado a comprare ho messo tutte le specifche corrette? La parte di fatturazione è a posto? Quando poi compra e non riceve i dati del login c'è qualcuno che gli risponde? Allora tutti i tasselli vanno messi al posto giusto. Il problema non è soltanto se non ho clienti, il problema è se ho troppi clienti che non riesco a soddisfare e a quel punto si incazzano, si crea un volano gigantesco e va giù tutto. Sempre vederlo nei due estremi. A livello di promozione, però, una volta che mi è chiaro questo, oltre alla parte social di comunicazione – ripeto, non la sto ad approfondire qua perché trovate miliardi di miei video su questo argomento, o chiedetemi, ecco, se mi chiedete magari facciamo un allegato a questo corso e cerchiamo di approfondire quello che vi interessa - a questo punto un'altra possibilità è quella di investire in pubblicità digitale, Instagram, Facebook o AdWords. Oppure altre iniziative. Una parte di attività che secondo me viene spesso dimenticata è una parte di PR, quindi una parte di pubbliche relazioni dove tu vai a tirar dentro un buon professionista. Dico un buon professionista perché le agenzie di PR, spesso, anche quelle grosse, alla fne ti riflano un account che non sai bene chi sia e ti costano un sacco di soldi, invece magari trovi un bravo freelance con esperienza specifca nel tuo campo e può funzionare meglio. L'attività di PR è un'attività sui media che in qualche modo certifca l'uscita pubblica del tuo prodotto, ti dà la possibilità di avere più autorevolezza, trasferisce autorevolezza perché Repubblica o Il Corriere, la BBC hanno parlato di te. Ed è un aspetto importante per le aziende. Per le startup tech, ad esempio, all'estero ci sono dei posti dove bisogna uscire. TechCrunch, faccio un esempio, tu vuoi uscire su TechCrunch perché questo è un bollino di qualità, in qualche modo, ed è anche un modo di far vedere il tuo progetto magari agli investitori, magari ai competitor che poi possono essere interessati a comprarti, magari agli sviluppatori che sono lì intorno. Magari TechCrunch meno sugli sviluppatori, magari IndieHackers, Reddit o Hacker News sono più sugli sviluppatori, per dire. È importante uscire nei posti giusti ed essere presenti nei posti giusti, un'attività di PR spesso è un'attività dimenticata che può costare non molto, però è utile perché ti aiuta – se il prodotto merita e se i giornalisti lo reputano interessante – ad essere visibile. Un altro aspetto è valutare delle iniziative che invece possono essere semplicemente notiziabili. Per cui tu non contatti direttamente i giornalisti, crei un'iniziativa che attrae i giornalisti. Se metto una statua in Piazza del Duomo con il dito di Cattelan puntato verso il Duomo... è chiaro che l'iniziativa, quell'apposizione di quella statua davanti al Duomo ha un signifcato che genera una notizia e a quel punto tu hai una visibilità. Iniziative. Puoi fare il campionato del mondo di corsa col pannolino, se vuoi promuovere un pannolino. Non so, insomma, puoi lanciare iniziative. Io ho fatto iniziative di vario tipo, non so, il treno delle startup: un intero Frecciarossa dedicato alle startup: mille startup su, da Roma e Milano, entrano con un'idea, escono con un business model canvas, guarda caso. E questo era il progetto, è un progetto notiziabile, è un'attività di comunicazione, dove peraltro in quel caso tu vai a sposarti con un partner che ha un bocchettone comunicativo molto più grande del tuo, e questo è importante, perché riesce – in quel caso Ferrovie dello Stato – a portare giornalisti che tu non riusciresti a portare, ma vengono perché c'è di mezzo un player grosso. È come se tu decidessi di fare progetti insieme ad Amazon, Amazon coinvolge i media, ha una vastità di spalle enorme e a quel punto tu hai la loro visibilità e in cambio tu metti un format che sia originale. Partire free, partire leggeri, vedere se funziona, social, minimo di pubblicità digitale, nel momento in cui funziona, a quel punto metti in piedi il tuo bel piano di comunicazione. Il piano di comunicazione, ancora una volta, avrà bisogno di una persona dedicata che fa la parte di comunicazione. Qua ci sono sempre due anime, secondo me, importanti da redimere. L'anima transattiva e l'anima comunicativa. L'anima transattiva è chi pensa solo ad iniziative che portano fatturato: “faccio questa campagna digitale che porta traffco sulla landing e questo ha un tasso di conversione di gente che compra e si abbona.” Ok? Questo è un modo di ragionare, è un'azione transattiva. L'anima comunicativa, di brand, invece è un'anima che non pensa a una transazione immediata ma pensa a come far crescere il brand. Nel momento in cui 4Books il prossimo anno la vogliamo far crescere, avrò bisogno di far crescere il brand, di avere personaggi importanti che utilizzano 4Books, di avere articoli prestigiosi che riguardano l'APP, di avere iniziative particolari che ti fanno capire che quella è un'APP che ti aiuta a migliorarti, a formarti, a essere migliore. Questo vale per Competenze allo stesso modo: è un'attività di brand. Non ha un ritorno e un fatturato immediato, purtroppo, sennò sarebbe bello, ma nel medio e lungo periodo è quello che fa la differenza. È il brand che fa la differenza, no? Pensiamo a Nike, pensiamo ad Adidas, Supreme, a tutti i brand della moda. Quello lo costruisci nel tempo e non puoi dimenticartene, perché se pensi solo al fatturato dopo un po', appena arriva il concorrente che riesce a spendere meno, ha un costo di acquisizione minore del tuo, la lifetime views ce l'ha migliore... sei fnito. Invece se competi su quella che è la tua reputazione è completamente diverso. Allora l'abilità di noi imprenditori è anche questa: di palleggiare questi due elementi. E allora mi fermo qua. Siamo arrivati in fondo, abbiamo visto dall'idea a tutto lo sviluppo, tutte le varie problematiche da affrontare, i vari passaggi, gli elementi che dobbiamo considerare per arrivare a creare la nostra startup. Se hai degli altri elementi che ti interessano, delle altre curiosità o delle domande, magari falle arrivare al team di Competenze e proviamo magari a metterle insieme in un bonus allegato, così almeno entriamo nel merito di qualunque dubbio, domande e curiosità. Ti auguro il meglio per l'avventura, se ti vuoi lanciare in un progetto digitale o in una tua startup, spero che ci possa essere stato qualche spunto utile di esperienza vissute, di cicatrici vissute sulla mia pelle e che vivo tutt'ora ogni giorno e fammi sapere soprattutto come va. Ancora in bocca al lupo e alla prossima, su Competenze.