Introduzione a "Le parole dell'organizzazione"
Le parole dell'organizzazione: un viaggio alla scoperta dell'arte dell'essere organizzati
6min
Le parole dell'organizzazione: un viaggio alla scoperta dell'arte dell'essere organizzati
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Episodi di Le parole dell'organizzazione
Cosa significa, per te, organizzazione?
Ho rivolto questa domanda in decine di occasioni.
Durante webinar online, lezioni e formazioni in azienda, chiacchiere informali agli eventi di networking.
E ogni volta ho ricevuto risposte diverse.
Tutte, in qualche modo, centrate. Giuste.
A volte la risposta è stata una breve frase. Altre una parola secca.
Ho imparato a chiederlo durante la mia formazione da professional organizer perché in questi (quasi) dieci anni di esperienza di una cosa sono certa: quando si parla di organizzazione personale non esiste IL metodo che funziona per tutti e per tutte.
Non esistono ricette preconfezionate. E nemmeno strumenti miracolosi “mai più senza” dei quali non poter fare a meno.
L’organizzazione personale è un tema vasto.
È sfaccettato ed è multiforme. Proprio come lo sono le persone e il loro modo di vivere e di lavorare.
Nessuna persona è uguale all’altra.
L’esperienza mi ha mostrato che sì, ci sono alcune buone pratiche e strumenti che funzionano per tanti.
Ma ogni sistema di organizzazione personale è unico nel suo genere. Perché è unica la persona che ne fa uso.
Io mi chiamo Chiara Battaglioni e nel 2013 ho scelto per la mia carriera un mestiere allora poco noto, quello della professional organizer.
È un lavoro che non è nato in Italia.
Le prime professional organizer si sono incontrate e hanno fondato la prima associazione professionale nel mondo, la NAPO, a Los Angeles, in California, nel 1987.
Pensa che il 1987 è anche il mio anno di nascita: chissà se era destino che facessi questo lavoro!
Dagli anni Ottanta la professione si è definita ed è cresciuta prima nel mondo anglosassone, dagli Stati Uniti al Regno Unito, poi in Asia con i life organizer del Giappone, e infine anche in Europa.
È arrivata poi in Italia grazie alle prime professioniste che hanno iniziato ad operare nel settore dell’organizzazione personale tra il 2012 e il 2013, anno in cui è stata fondata APOI ovvero l’Associazione Professional Organizers Italia di cui socia dalla sua fondazione.
Ma chi è e cosa fa un o una professional organizer?
Leggo dal sito di APOI:
Il Professional Organizer (P.O.) fornisce informazioni, assistenza e prodotti per aiutare ad organizzarsi. Assiste i clienti a trovare equilibrio, restituire ordine e massimizzare le proprie risorse.
Con l’utilizzo di sistemi organizzativi personalizzati e l’insegnamento di abilità di organizzazione, aiuta le persone, le organizzazioni, le aziende a prendere il controllo di ciò che li circonda, del loro tempo, dello spazio, dei cumuli di documenti e oggetti, delle loro vite!
Il P.O. è dunque un professionista dell’organizzazione, una figura che offre consulenza, supporto e aiuto a diverse tipologie di clienti, in tema di organizzazione personale.
Le parole saranno la linea guida di questo podcast.
L’organizzazione è una competenza trasversale, utile e a volte persino necessaria, allo svolgimento delle proprie attività nei diversi ambiti di vita: la casa, il lavoro, la gestione del tempo e della famiglia, i grandi cambiamenti che affrontiamo come un trasloco, un lutto, una separazione o una nuova nascita.
Essere organizzati aiuta a focalizzare e ad utilizzare al meglio le proprie risorse limitate (il tempo, lo spazio, le energie fisiche e mentali, il denaro) per portare a termine con serenità i compiti di cui si è responsabili.
Per affrontare con meno stress e più tranquillità la vita frenetica di tutti i giorni.
In questo podcast parleremo di organizzazione personale proprio attraverso le parole con cui viene associata più frequentemente.
Per cercare di comprendere meglio di che cosa si tratta, definire questa competenza oltre i soliti schemi e, se lo vorrai, introdurla anche nella tua vita con un piccolo esercizio pratico o la lettura di un libro per approfondire.
Perché sarò io ad accompagnarti in questo viaggio?
Ho scoperto questa professione in modo del tutto inaspettato nella primavera del 2013.
Avevo 26 anni. Mi ero laureata in cinema all’Università di Bologna ed ero da pochi giorni rientrata da un progetto di scambio e formazione con la UCLA, la University of California Los Angeles.
Le persone in viaggio con me lavoravano tutte nel settore audiovisivo tra la produzione, la sceneggiatura, la regia, le riprese e il montaggio video.
Mi hanno aiutato a manifestare e rendermi consapevole di una capacità che fino a quel momento avevo dato per scontato: sapevo organizzarmi, certo, ma ero anche in grado di aiutare chi era meno organizzato di me a raggiungere i propri obiettivi.
È stato lì che ho iniziato a capire.
Ho capito che l’organizzazione è una risorsa e uno strumento.
E ho capito che, in quanto strumento, può essere appresa e allenata.
E con il tempo ho potuto sperimentare anche che grazie all’organizzazione possiamo ridurre il nostro carico mentale, semplificare i processi e, in due parole, vivere con più serenità.
Ho scelto la via dell’organizzazione.
Ho scelto la professione di professional organizer.
E ho scelto di divulgare il valore dell’organizzazione personale, con gli strumenti e i canali a mia disposizione.
Questo podcast è uno di questi.
Ti auguro buon ascolto e ti do il mio benvenuto a “Le parole dell’organizzazione”.