Soft Skill: le competenze trasversali che ci aiutano a emergere
Scopri come le doti più intangibili siano in grado di fare la differenza nell’era dell’automazione
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All’interno di un gruppo di persone è molto facile distinguere chi possiede le migliori doti matematiche. Per stabilirlo basta ricorrere a semplici esercizi. Le cose si complicano qualora decidessimo di individuare chi possiede la capacità di gestire meglio un conflitto.
Ciascuno è portato a reagire in maniera diversa::non esiste una risposta universale per stabilire chi è in grado di mostrare la soluzione migliore. Le competenze più riconosciute sono di natura professionale o accademica, possono essere apprese attraverso corsi e lezioni ed essere facilmente valutate o comparate. È facile determinare il grado di approfondimento di questo tipo di conoscenze, tradurlo in voto o quantificarne l’autorevolezza, quasi ci trovassimo di fronte a una risorsa tangibile. Si sottraggono a questa logica le più effimere soft skill, difficili da valutare e legate a tratti innati della personalità.
Capacità professionali e trasversali sono necessarie in eguale misura per completare una figura professionale in grado di essere realmente competitiva. Un’analisi attenta rende evidente come alcuni tipi di abilità meno accademiche diventino di tutto rilievo nell’ambito del mondo del lavoro, risultando tutt’altro che trascurabili o accessorie.
Il mondo è pieno di persone di talento incapaci di tradurre le loro competenze in successo. Mentre continuano ad occupare la stessa posizione lavorativa nel corso del tempo, altre persone meno preparate riescono a superarle e fare carriera celermente. Crescere da un punto di vista professionale significa anche riuscire a dirigere un team guidato dalle esperienze raccolte durante la gavetta; aver compreso come relazionarsi in modo positivo con i clienti; aver acquisito dimestichezza nella conduzione di riunioni di lavoro e nella gestione di compiti importanti.
Sviluppare importanti competenze trasversali è possibile solo allenandosi nell’arte di soddisfare le più pressanti aspettative aziendali, acquisendo esperienza sul campo superando ostacoli e imprevisti, quasi come in un gioco di ruolo. Ottenere e potenziare soft skill permette di rimanere rilevanti in ambito lavorativo e fare carriera, crescendo come individui oltre che professionalmente.
Le soft skill, in essere o acquisite, ci aiutano anche a superare i colloqui di lavoro: la laurea più prestigiosa e i migliori punteggi accademici non ci salveranno qualora la mancanza di dialettica o fiducia in sé stessi ci facesse capitombolare verso una pessima figura. Il linguaggio del corpo, il modo di porsi, la capacità di improvvisare o trovare velocemente soluzioni sono fattori decisivi che influenzano la valutazione di un candidato in ogni incontro conoscitivo.
In un mercato globale contraddistinto da una concorrenza spietata, acquisire nuove capacità fruttuose diventa un must. Ne sono consapevoli leader e manager aziendali, costantemente alla ricerca di esperti in grado di aiutarli a sviluppare abilità strategicamente rilevanti.
Come gli atleti si affidano a capaci allenatori per ottenere risultati migliori, allo stesso modo capi e dirigenti cercano di maturare competenze trasversali con l’aiuto di professionisti competenti in materia. Esistono centinaia di abilità che possono aiutare a crescere in ambito lavorativo. Impariamo a riconoscere quelle più apprezzabili.
Non basta essere bravi oratori per comunicare. I movimenti del corpo trasmettono informazioni importanti in ogni momento, anche quando siamo in silenzio, prevalentemente in modo inconscio. Se le parole possono mentire, il corpo è più sincero. La capacità di comunicare non verbalmente è una delle soft skill più ricercate, in quanto spetta al linguaggio del corpo definire come veniamo percepiti. Anche quando ci sporgiamo o accavalliamo inconsapevolmente le gambe mandiamo segnali specifici alle persone con cui stiamo dialogando.
Roteare gli occhi può far intuire che ci stiamo annoiando o siamo in disaccordo, mentre incrociare le braccia ci mostra scettici o contrariati. Acquisire consapevolezza e controllo della nostra gestualità è un'abilità importante che merita di essere approfondita. Alcuni segni acquisiscono inoltre significati diversi a seconda della cultura del pubblico di riferimento: una mano alzata per richiedere attenzione rischia di essere interpretata come insulto per un Greco; congiungere pollice e indice in segno di rassicurazione può essere inteso come una richiesta di denaro da un Giapponese. Avere un controllo totale della propria gestualità garantisce un dialogo impeccabile e privo di equivoci.
La glossofobia è uno dei disagi più diffusi tra le persone, tuttavia sono in pochi a conoscerne il significato: paura di parlare in pubblico. Questo tipo di blocco emotivo è ampiamente diffuso, anche tra insospettabili figure di spicco come professionisti, imprenditori, amministratori delegati, solo apparentemente sicuri di sé. Il timore di rivolgersi a un’audience e una scarsa dimestichezza nella comunicazione verbale diventano spesso un ostacolo e precludono diverse opportunità. Superare la paura di parlare in pubblico richiede pratica ed esercizio.
Acquisire la fiducia necessaria a tenere un discorso con disinvoltura richiede il superamento di diverse prove, anche quando a mettersi in gioco sono dei dirigenti. Essere in grado di esprimersi in modo chiaro e sicuro è un requisito necessario non solo per la carriera, ma il corretto svolgimento di un lavoro all’interno di una squadra. Come tutte le competenze trasversali, una buona attitudine dialettica può tornare utile in più di un contesto, rivelandosi ad esempio un plus nella gestione di riunioni interne, la presentazione di nuovi prodotti e la conduzione di webinar.
Non sempre vincere è il risultato migliore. Riuscire a ottenere vantaggi reciproci tramite una mediazione significa portare a casa un risultato piuttosto che tornarsene a mani vuote. Essere in grado di negoziare significa avvicinare le persone al tuo modo di pensare, non semplicemente cercare di persuadere qualcuno ad acquistare qualcosa.
Imporre un punto di vista o eccedere nell’elogiare le bontà di un prodotto sono azioni da gestire e controllare consapevolmente, senza mai oltrepassare quel limite che può incrinare un rapporto. Di contro, non tentare di conquistare l’attenzione di un interlocutore significa rinunciare in partenza a cogliere un’opportunità. Riuscire a raggiungere un equilibrio in questo tipo di dinamiche aumenta la capacità di risolvere problemi e raggiungere nuovi obiettivi.
Il mondo del business è pieno di conflitti. Che si tratti di un gruppo di lavoro, colleghi, clienti o concorrenti, la vita professionale riserva attriti a volte imprevedibili quanto inevitabili. Imparare a gestire un contrasto significa trovare un’accettabile via d’uscita da una situazione controversa, superando una disputa efficacemente.
Per padroneggiare questa competenza trasversale esistono alcuni accorgimenti preziosi:
L’abilità di mitigare un conflitto in ambito lavorativo è uno dei tratti manageriali più ricercati da aziende e organizzazioni. Quando le parti perdono il controllo della situazione aumenta il numero di contrattempi da gestire. Imparare a giostrare ogni variabile per superare le divergenze è una qualità che ogni manager di successo dovrebbe sviluppare e affinare nel tempo. I conflitti non dovrebbero mai essere ignorati o sottovalutati: le situazioni irrisolte potrebbero aggravarsi nel tempo, trasformando banali incomprensioni in inutili ripicche o una raffica di dimissioni.
Gestire un team in maniera vincente aiuta squadre di talenti capaci a superare qualsiasi difficoltà. Il libro On Point dell’allenatrice di basket Pam Borton è un’ottima lettura per imparare a rendere un team una vera squadra, capace di agire con spirito di unità e passione.
Come gestire con successo un team 14 minOn Point
Avere talento non è sufficiente per farsi apprezzare all’interno di un team di lavoro. Essere insicuri non solo può penalizzarci in un colloquio, ma è un tratto caratteriale che contribuisce a lasciarci nell’ombra una volta assunti. Il freno principale alla nostra autostima è spesso la paura di essere giudicati. Il timore di essere criticati e un eccesso di sfiducia ostacolano in egual modo la crescita personale.
Come per altre soft-skill, trovare un equilibrio critico è fondamentale: non riuscire a vincere la timidezza può farci sentire inadeguati al ruolo che ricopriamo, mentre le vittime della sindrome di Dunning-Krueger tendono a sovrastimare le proprie abilità, passando dalla paura di tirare un rigore a clamorosi autogol.
La disorganizzazione è un’attitudine sbagliata che apre le porte a una perdita costante di produttività, minando una gestione metodica e consapevole del tempo. Il grado di efficienza al lavoro ha un impatto determinante sulla produttività. Riuscire a portare a termine più compiti in poco tempo è possibile solo con l’aiuto di una squadra affiatata e ben organizzata. Non è sufficiente il potenziale del singolo per avere successo, ma la capacità collettiva di eseguire una catena di operazioni in modo organizzato.
Se essere produttivi significa anche avere la capacità di ottimizzare i compiti più ripetitivi, l’abilità più richiesta rimane la propensione a notare in modo critico i difetti di esecuzione, determinanti nel rallentare le prestazioni.
Tra le caratteristiche più rilevanti per sviluppare la produttività non risulta solo la capacità di ottimizzare le operazioni più ripetitive, ma l'attitudine a notare difetti nell’esecuzione che contribuiscono a rallentare il rendimento del team.
Affrontare quotidianamente la vita lavorativa e le vicissitudini personali contribuisce ad alimentare una forte carica di stress. La tensione emotiva è uno dei principali ostacoli al successo, in quanto riduce la produttività e uccide la motivazione. Lo stress nuoce alla salute, superare certi limiti porta a condizioni di esaurimento.
A differenza di altre patologie, le crisi dettate da un lento logoramento sono difficili da prevedere e gestire; una volta innescate possono durare per un lungo periodo di tempo.
Anche i fattori esterni al lavoro possono incidere sulle prestazioni professionali, spesso per intere settimane.
L’impatto sulla produttività non agisce solo nell’immediato: un recupero completo potrebbe richiedere mesi, prolungando il suo influsso negativo sulla produzione. Acquisire la capacità di gestire lo stress aiuta a superare con positività ogni ostacolo sul cammino, lavorativo e non.
Il saggio “It doesn’t have to be crazy at work” dei fondatori di Basecamp Jason Fried e David Heinemeier Hansson ci spiega come una buona gestione del tempo abbia un influsso positivo anche sul controllo delle emozioni, rendendoci più sereni e proattivi in un mondo fin troppo frenetico.
La scrittura professionale è uno degli strumenti più versatili e potenti nella cassetta degli attrezzi della comunicazione aziendale. Questo tipo di talento deve essere affinato fino a calzare perfettamente diverse tipologie di contesto, diventando un asso nella redazione di e-mail, report, social post, lettere di reclamo, aiuti tecnici, proposte commerciali, produzione di documenti informativi o definizione di contratti. Al giorno d’oggi sono proprio le e-mail e i messaggi digitali ad anticipare un incontro, costituendo di fatto un primo contatto. La prima impressione continua a rimanere determinante come base di un rapporto duraturo, specie se di natura commerciale. Padroneggiare la comunicazione scritta diventa quindi un vantaggio non trascurabile, rivelandosi determinante in ambito commerciale in più di un’occasione.
Scrivere in modo conforme alla vision e le linee guida aziendali significa interpretarne filosofia e tone of voice. Trovare il giusto equilibrio tra una comunicazione formale e uno stile di scrittura personale è una dote preziosa, che completa la capacità di trasmettere un messaggio in modo chiaro e completo a prova di errori grammaticali.
La maggior parte delle trattative legate alla vita di un’azienda si svolge nell’ambito di incontri e riunioni, più o meno virtuali. In queste occasioni, soddisfare ogni aspettativa dell'appuntamento diventa di prioritaria importanza.
A seconda del luogo e dell’occasione concordati è apprezzabile dialogare con i partecipanti adottando il registro più consono, intuendo quando allentare la tensione o mantenere un registro più formale, dimostrandosi abili oratori in entrambe le circostanze.
Esiste un galateo non scritto per ogni tipo di appuntamento: eccellere in questa disciplina ti permetterà di distinguerti lasciando un’ottima impressione, rendendo la tua presenza sempre più richiesta nei meeting di maggiore importanza.
Ancora troppo spesso le competenze trasversali vengono ingiustamente sottostimate rispetto alla valutazione delle capacità professionali. Le soft skill sono più ardue da padroneggiare e migliorare rispetto ad altre competenze tecniche, ma spesso viene ignorato.
Chi riesce a distinguersi sul lavoro è consapevole del vantaggio che queste abilità possono apportare e investe tempo per rafforzarle e diventare più competitivo, sia come individuo che come parte di un gruppo.
Viviamo in un mondo implacabile e agonistico, dove eccellere non è una velleità, ma una priorità. Sviluppare buone competenze trasversali non è un’opzione, ma una necessità per coloro che vogliono potenziare le capacità professionali acquisite.
Nessuna scuola valorizza sufficientemente l’apprendimento delle soft skill, consolidabili principalmente grazie all’esperienza, ma nel panorama lavorativo non rappresentano più un extra, ma un must.
L’unico modo per efficace per migliorare sé stessi è prendere consapevolezza di lacune e punti di forza, colmare criticità importanti e decidere di impegnarsi al massimo per coltivare un talento naturale. Scegliere di accontentarsi per seguire una strada sicura significa confondersi nella mediocrità. Le competenze trasversali sono il tuo superpotere, e “da un grande potere…”.
Essere responsabili significa acquisire il potenziale per raggiungere nuove possibilità. Creare abitudini positive è la migliore palestra per forgiare le nostre attitudini in tratti vincenti. Il saggio “Millionaire Success Habits” dell’imprenditore newyorkese Dean Graziosi è una lettura perfetta per imparare a trasformare piccoli cambiamenti in esperienze di successo.
Creare delle abitudini vincenti per arrivare al successo 21 minMillionaire Success Habits
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