
Identità
Rendi visibile il valore della tua unicità con chiarezza e consapevolezza
11min

Rendi visibile il valore della tua unicità con chiarezza e consapevolezza
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Episodi di Meccanica della Mente
Se sai come funzioni, sai come agire e se sai cosa stai facendo, beh, comprendi ciò che ti accade. Benvenuto e benvenuta, sono Giovanni Gibiino, il founder di Meccanica della Mente, il progetto di divulgazione che mira a dare chiarezza ed una consapevolezza pragmatica. In questo percorso formativo esploreremo insieme i primi capitoli del manuale di istruzione della nostra mente, spiegato con parole semplici, di facile comprensione e utilizzo. Questo nuovo appuntamento del percorso formativo è dedicato a chi vuole riscoprire e usare consapevolmente la propria identità. Chi sei? Qual è la tua utilità nel mondo? A cosa servi? Cosa vuoi? Cosa non vuoi? Il cervello vuole sopravvivere, gestire i pericoli e avere chance di andare avanti, a lungo, il più a lungo possibile. L'identità inizia a svilupparsi con i primi no, anzi, con il nostro nome e poi con i primi no, e poi non smette mai di definirsi e ridefinirsi, confermarsi e adattarsi. È importante, è essenziale avere chiaro chi sei, in cosa sei utile e qual è il tuo impatto nella tua vita, in quella degli altri e per la società più in generale. Qual è la tua utilità concreta in questo mondo? Una domanda potente. Se esisti e continui ad esistere, è certo che sei utile. È davvero impattante ricevere la domanda a cosa servi nel mondo, qual è la tua utilità, ed è altrettanto potente e importante comprendere che, se esistiamo e se continuiamo ad esistere, è certo e consequenziale che siamo utili. Come e in che modo è tutto da scoprire, anzi, da riscoprire, e dopo averlo scoperto, bisogna saperlo narrare, prima a noi stessi e poi agli altri. Siamo esseri viventi sociali, per noi è importante sia la nostra sopravvivenza, sia quella della specie a cui apparteniamo. Essere utili per gli altri ci garantisce di sopravvivere, di essere protetti dagli altri proprio perché riconosciuti utili. Siamo fatti di corpo, di sostanza e quindi di concretezza. Abbiamo bisogno di essere riconosciuti dagli altri perché l'atto concreto, il riconoscimento degli altri è l'atto concreto che ci certifica che la nostra autovalutazione è reale, priva di errori, è esatta. Quando abbiamo un'idea, saperla raccontare agli altri, essere compresi e avere il riconoscimento dagli altri è la prova provata che ciò che noi pensiamo si avvicina alla realtà, è privo di errori o quantomeno è povero di errori ed è vicino all'esattezza e questo ci tranquillizza e ci permette di iniziare a vivere. In passato, se ci pensi, era tutto più semplice e tutto questo si sviluppava, si manifestava con facilità. Bastava una singola parola per far capire a noi stessi e agli altri chi fossimo e a cosa servissimo. La vita era composta di fatti, di relazioni e interazioni analogiche, concrete e fisiche. I lavori erano identificati da singole parole e quella singola parola permetteva a tutti di comprendere chi eri, cosa facevi e soprattutto a cosa servivi. Questo è il passato, oggi il mondo diciamo che è un po' più colorato, volendola vedere positiva, è più eterogeneo, è quindi anche più complesso, in più c'è il digitale e molti lavori, molti di noi vivono dando prestazioni di opera intellettuale. Oggi dipende tutto dalla nostra capacità di narrare ciò che facciamo, la nostra utilità, perché spesso ciò che facciamo è astratto oppure è digitale, non è comprensibile dagli altri se non siamo noi per primi ad avere la responsabilità ovvero essere abili a rispondere alla necessità degli altri di comprenderci e di comprendere la nostra utilità. Come sai a me piace raccontarti un po' di storie, quindi tutto è iniziato quando ho abbandonato o meglio ho esplorato anche altri mondi che non appartenevano alla medicina e così in occasione degli eventi di networking, di rete, ho scoperto altre identità, altri mestieri e mi era difficile inizialmente capirne il senso, l'utilità e l'impatto concreto. Poi ho portato queste riflessioni nelle aziende e lì l'epifania. Tanto più mi confrontavo con persone di elevata intelligenza e professionalità, tanto maggiore per loro e per me era la difficoltà di comprendere e di portare al pragmatismo ciò che era il loro mestiere e la loro utilità nel mondo. E dopo gli esercizi di chiarezza tanto maggiore era la complessità, tanto maggiore era l'impatto dell'esercizio di chiarezza. Dalla frustrazione del non essere compresi al piacevole riscoperta e riconoscenza. Un po' quello che accade al ristorante quando incontrate persone affascinanti, interessanti o siete voi le persone affascinanti e interessanti e vi chiedono o chiedete. Ehi tu che fai nella vita? Qual è il tuo lavoro? È lì quella sottile frustrazione di spiegare senza essere compresi. Ecco l'esercizio di chiarezza rende tutto più bello ed è così che si passa da una curiosità, un fascino o una confusione e frustrazione per chi abbiamo davanti o in generale se lo proviamo noi perché non riusciamo a farci comprendere, a essere conosciuti nuovamente e riconosciuti nuovamente nella società, nella nostra utilità e nell'impatto non solo nel potere e nel benessere. E così da questa esperienza ho sviluppato un esercizio semplice che ti condivido. Raccontati ad un anziano o ad un'anziana che non ha studiato e che vive solo di sostanza. La incontri nel suo casolare di campagna. La persona che è di fronte possiede ettari di terra e garantisce l'approvvigionamento di cibo per un'intera città. È importante e potente, chi è davanti ed è ignorante, tanto ignorante quanto intelligente, tanto intelligente quanto ignorante. Ti incontra e ti chiede chi sei, a cosa servi, qual è la tua utilità nel mondo. Se non ti piace questo tipo di esercizio puoi fare, puoi utilizzare un'alternativa per esempio incontri un bambino o una bambina di 10 anni oppure persone di una certa età distante anni luce dal tuo settore, dal tuo stile di vita. Ok ci sei e poi provaci. Se hai difficoltà prendi una serie di amici e chiedi aiuto a loro e fa rispondere a loro a queste domande. Qual è la mia utilità nel mondo? Cosa ho fatto di concreto e utile nel precedente anno? Come persona? Come parente? Come amico o come amica? Che tipo di utilità ho avuto nel sociale? E il mio lavoro? Che utilità ha? E ascolta dagli amici, dagli affetti, dalle persone di fiducia, la loro restituzione. Non di complimenti, richiedi fatti concreti di chi ti conosce, pezzi di storia. E dopo questa bella ricarica, quando ti scoprirai, riscoprirai e ti sorprenderai, ritorna sull'esercizio e sviluppalo. Ok, volendo riassumere questo appuntamento in tre passi fondamentali. Passo 1. Abbiamo bisogno tutti di avere chiaro chi siamo, qual è la nostra utilità e qual è il nostro impatto per gli altri. Passo 2. Abbiamo bisogno che gli altri ci comprendano e ci riconoscano, soprattutto quello che noi pensiamo di aver chiaro. Abbiamo bisogno che gli altri ci diano certezza che ciò che noi pensiamo di aver chiaro lo è realmente. Passo 3. Devi comprendere che prima era un fenomeno spontaneo, oggi è un prezzo da pagare per la società che abbiamo creato. Abbiamo creato una società complessa che facilita tante cose e ne rende complesse e difficili altre. Una di queste è quella di essere compresi dagli altri e di aver chiaro chi siamo, a cosa serviamo e qual è la nostra utilità. Per farlo basta impegno, impegno, anzi per farlo basta seguire un metodo, ti piace il mio segui il mio oppure trovane altri e poi impegno, fantasia, divertimento e metterti in discussione con gli altri. Se ci pensi è semplice. Bene, la prossima volta che al ristorante o a un incontro di networking ti chiederanno ehi chi sei e che fai nella vita bla bla bla, non solo saprai rispondere ma lo userai come momento di autoricarica e di scoperta reciproca. Il sapere quello concreto non si ferma alla conoscenza, è il sapere che va oltre quello che si mette a terra con applicazione pratica di quel tipo di sapere e potere. Sapere è potere nel senso di poter agire, sapere ti sblocca, ti permette di andare avanti oppure di tornare indietro se vuoi. Ora puoi andare al prossimo appuntamento in cui ti parlerò dei valori personali. A che serve saperli? Qual è la loro utilità e l'impatto? Sapere è potere agire. Ci vediamo, anzi ci sentiamo nel prossimo episodio.