
Storie
Scopri come le storie possono guidarti verso un cambiamento concreto
10min

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Episodi di Meccanica della Mente
Se sai come funzioni, sai come agire. E se sai cosa stai facendo, beh, comprendi ciò che ti accade. Benvenuto e benvenuta, sono Giovanni Gibiino, il founder di Meccaniche della Mente, il progetto di divulgazione che mira a dare chiarezza ed una consapevolezza pragmatica.In questo percorso formativo esplorerò con te i primi capitoli del manuale di istruzioni della nostra mente, spiegato con parole semplici di facile comprensione e utilizzo, o almeno ne sono convinto. Questo nuovo appuntamento del percorso formativo è dedicato a chi vuole riscoprire e usare consapevolmente le storie. Questa volta parto subito dalla storia di Flora e di come ha aiutato mia figlia a togliere in autonomia il pannolino. E da quello che ho imparato da questa esperienza. Perché quando capisci come funziona una storia, decidi di usarla come strumento di ispirazione e anche di sblocco. L'importante è sapere come funziona. Perché? Beh, ormai lo sai. Andiamo. Mia figlia aveva tre anni, era pronta per poter mollare il pannolino, ma non lo mollava ancora. L'ho accompagnata all'asilo e durante il tragitto da casa mia all'asilo, che dura circa 10-15 minuti ho raccontato a Vittoria la storia di Flora. E sono partito così e ho detto, ehi Vicky, ma te l'ho mai raccontata la storia di Flora? E nel dire Flora ho pensato a una fata dei boschi, quelli incantati. E lei mi disse, no papà, raccontamela. E ho iniziato a raccontare la storia di questa fatina, che altro non era la storia di mia figlia. Uguale, identica sì, con qualche piccolo pezzo nuovo. E mentre raccontavo la storia di Flora, permettevo a Vittoria di mettere anche lei dei pezzi in questa storia. Finché Flora arrivava a vivere le stesse emozioni, sensazioni e difficoltà di Vittoria. E anche gli stessi vantaggi dell'avere il pannolino. E a un certo punto della storia Flora decideva di cambiare, di mollare quel pannolino e di avere tutta una serie di vantaggi. Vantaggi che ho iniziato a raccontare io a Vittoria e che poi ha sviluppato anche lei. Vantaggi che erano il saper correre, saltare, avere le mutandine di tutte le principesse di Disney e quello che potete immaginare. Finché Flora poi in autonomia comunicava ai genitori che avrebbe mollato il pannolino, conquistava le mutandine, incominciava a sviluppare una serie di capacità che prima non poteva fare a causa del pannolino. E alla fine tutti festeggiavano ed erano contenti. E infine alla fine di questa storia, che è proprio finita davanti all'ingresso dell'asilo, ho utilizzato una tecnica che ho scoperto dal professore Nardone che è la congiura del silenzio, un po' modificata. Cioè per un paio di giorni nessuno in famiglia ha più parlato dei pannolini. Finché dopo due giorni Vittoria, esattamente due giorni, era giovedì quando ho iniziato a raccontare la storia e sabato quando Vittoria è venuta nel nostro letto e ci ha detto papà, mamma, da oggi mollo il pannolino e vado a fare la pipì nel vasino. E noi, fintamente stupiti, le abbiamo permesso di vivere questa esperienza. Ed è stato così che Vittoria ha mollato il pannolino. E poi negli anni successivi, perché è un racconto che ormai ha cinque anni, cinque anni fa l'ho condiviso, già ve l'ho citato Luca Mazzucchelli, questo racconto, è stato anche un modo per connetterci, finché poi Flora è tornata anche in altri momenti, al primo giorno di asilo e anche in altri momenti di difficoltà. E poi con la nascita di Giorgio, il nostro secondogenito, Vittoria inconsapevolmente un po' e un po' consapevolmente ha utilizzato lo stesso stratagemma con Giacomino, nome inventato da lei, per permettere a suo fratello di superare alcune difficoltà. Ok, adesso ti ho raccontato una parte più intima della mia vita e della mia famiglia, ma perché ti ho raccontato questa storia e cosa c'entra lo spannolinamento con un podcast di, diciamo, soft skills? Le storie di significato e d'impatto che suonano le corde del cuore e della mente riescono ad ispirare noi stessi e gli altri. Se sai come funzioni, sai come fare e quindi sai anche come proteggerti. Tutto molto bello forse, ma resta sempre la domanda aperta, a che serve saperlo? Ok, sai che le storie funzionano e ora sai che funzionano e come funzionano, ma qual è l'utilità? Perché la storia di Flora ha funzionato con Vittoria? Pensaci, riascolta l'audio, quali sono stati i passaggi? L'identità simile a Vittoria, la storia in cui lei si è riconosciuta, la comprensione e l'allineamento delle difficoltà e del contesto attuale, una scelta di un futuro sostenibile vicino alla zona di comfort e illustrare una strada che era fattibile e poi il silenzio, lasciar permettere alla mente di mia figlia di tornare, di tornare sulla storia quando voleva, nei momenti di vuoto dove la creatività si manifesta, dove la nostra mente collega ciò che ha conosciuto, analizza il passato per proiettarsi nel futuro e poi fiducia, serenità e un pizzico di coraggio e intraprendenza. Ora che sai come funzionano le storie, puoi andare a cercare quella giusta per te, sai che per sbloccarti e per ispirarti devi trovare una storia che sia il giusto, uguale alla tua e quel tanto di diverso per poterti ispirare, puoi andare a cercare una storia per qualcuno a cui tieni e che per te ha importanza, oppure soprattutto oggi con l'intelligenza artificiale, utilizzando i prompt giusti, oppure con l'intelligenza umana, puoi crearla e usare quella storia come un momento, come un atto di vero amore nei confronti dell'altro e dell'altra, in cui unisci autenticità, creatività e consapevole intenzione e quando non decidi di farlo, puoi comunque accorgerti di come le altre storie hanno impattato sulla tua persona, ti hanno influenzato e ti hanno ispirato, di come le storie ti impattano e ti ispirano e perché ti impattano e ti ispirano, perché le storie funzionano, le storie curano la solitudine, magnificano il nostro essere sociale, equilibrano, mettono armonia nelle nostre emozioni, mostrano un percorso nuovo e percorribile, ricablano il mindset, la nostra impostazione mentale, in modo da essere più coerente a ciò che abbiamo davanti, come con flora, quando ascolti una storia, quando altri ascoltano una storia, il bisogno principale è non sentirsi soli, il secondo è essere capiti, il terzo è vedere una strada già tracciata e con minori rischi rispetto a quella già affrontata e allora breve recap, basta rispettare la ricetta, punto primo un significato, punto due tocchi le corde del cuore e anche le corde della mente, tre spingiti poco oltre la zona di comfort in modo da essere sostenibile, realizzabile, ma con un po' di impegno, fatica e perseveranza. Il troppo storpia e abbatte, ma questo lo sai, ok? Pensavi di avere una ricetta più chiara vero? In questo caso no, in questo caso non basta saperlo, ricorda sapere è potere e in questo caso è poter agire, ma un poter agire specifico, potere sperimentare e allora vai, inventa, divertiti e osserva gli effetti, bene, che storia! ecco a cosa servono le storie, a imparare dal passato e dagli altri e a osservare il futuro con un po' più di speranza e lungimiranza. Ok, riprendo un pezzo che ho letto recentemente da Luca, Luca Mazzucchelli, le storie più preziose che possiamo raccontare sono proprio quelle che nascono dalle nostre difficoltà, sono quelle che ci permettono di dire ci sono passato anche io, so cosa provi e so che ne uscirai più forte e aggiungo ti racconto e ti mostro come ne uscirai più forte, ora puoi andare al prossimo appuntamento, dalla gestione dei conflitti al buon uso delle tensioni, ci vediamo, anzi ci sentiamo nel prossimo episodio!