Mi illumino - Energia sostenibile #1
Scopri il potere delle rinnovabili ed entra nel futuro dell'energia
13min
Scopri il potere delle rinnovabili ed entra nel futuro dell'energia
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Episodi di Guida all’eco-crisi
Il sedicesimo presidente degli Stati Uniti era nato in una famiglia umile, studiò in una scuola pubblica, riuscendo comunque a procurarsi una educazione eccellente. Nel corso della propria carriera da politico subì numerose sconfitte elettorali e varie sfortune lungo il percorso, ma tutte le volte invece di sentirsi inadeguato alla vita da rappresentante lui andò avanti, tra successi e fallimenti fino ad essere eletto presidente della giovanissima nazione. A quel punto ci fu la secessione di alcuni stati del Sud e poi la guerra civile. La giovanissima nazione era fuori controllo. Forse perché lui era abituato ad affrontare le sconfitte e a rialzarsi, anche quella volta reagì con forza. Prese una decisione difficilissima, di quelle che prendi soltanto quando sei disposto a perdere tutto. Una mossa molto molto progressista considerando i tempi: abolì la schiavitù.
Secondo lui mettere fine allo schiavismo era giusto, ed era il modo per sbloccare lo sviluppo sociale ed economico della nazione. E questa è la storia di come Abramo Lincoln abolì lo schiavismo in america.
Sono i politici che mettono a rischio la propria carriera politica a creare le condizioni per un futuro migliore del proprio paese.
Il fatto è che siamo in un momento storico cruciale dove la posta in gioco è perfino più grande delle lotte sociali che abbiamo vissuto in passato. Viviamo uno di quei momenti in cui sentiamo arrivare il cambiamento, e sembra avvicinarsi piano piano poi c’è un momento in cui ci travolge.
Mentre registro è il 2023, l’anno più caldo mai registrato, quello in cui i mega-incendi in Canada hanno emesso più anidride carbonica delle emissioni annuali del Canada stesso, quello in cui in Emilia Romagna abbiamo vissuto un’alluvione tragica seguita da grandinate con chicchi così grandi da distruggere i pannelli solari oltre ai parabrezza delle auto, l’anno in cui l'autunno ha smesso di essere mezza stagione e i climatologi si sono preoccupati al di sopra delle previsioni. Eppure mentre ascolterai questo podcast so già che saranno accaduti eventi anche più incredibili di questi. Per fortuna il 2023 sarà anche l’anno in cui le emissioni del settore energetico inizieranno a scendere. Non tutte le emissioni, fai attenzione, soltanto quelle che rilasciamo per produrre l’energia elettrica che cmq è tanto. E in questa puntata parliamo proprio del settore energetico. Secondo il rapporto Global Energy Perspectives 2021 dell'Agenzia internazionale per l'energia (IEA), la generazione di elettricità è responsabile del 25% delle emissioni globali di gas serra nel 2020.
Come ho fatto nelle altre puntate ti espongo un breve bignami sulle diverse fonti di energia e per semplificare il discorso dividiamo i modi in cui facciamo energia in gruppi, anzi è l’agenzia internazionale per l’energia a farli. La IEA, che è una delle istituzioni più autorevoli quando si parla di energia. Insomma, è la comunità scientifica che parla, non un video su YouTube in cui Carlo Rubbia ha detto che…
L’elenco non è lunghissimo ma vanno spiegati vari aspetti, per questo l’episodio Millumino l’ho diviso in due puntate.
Abbiamo iniziato a bruciare il carbone per usi industriali, quindi massivi, nel 1800. In realtà avevamo iniziato molto prima ma gli abbiamo dato di brutto solo dal 1800. Nell’era industriale il carbone era economico ed era più comodo di legno e petrolio. Grazie al carbone ci siamo riscaldati e ci siamo sviluppati moltissimo, purtroppo abbiamo anche iniziato a modificare il clima terrestre. All’inizio nessuno ci faceva caso, pochissimi lo stavano ipotizzando.
Ci sono diversi tipi di carbone… per esempio la verde Germania viene anche criticata, perché loro hanno proprio le miniere del carbone più emissivo, la la lignite. Ha spinto tutto sulle rinnovabili. Bene, ma non benissimo visto che la Germania non è il paese più soleggiato o ventoso del mondo. Poi ha deciso di uscire dal nucleare, ok diciamo che un paese opera questa scelta, ma la cosa grave è che ha dismesso gli impianti operanti. Perché non va?
1. Una volta in funzione il nucleare emette quasi zero, quindi tutti gli sforzi e gli impatti spesi per costruirlo sono stati sprecati. 2. Per questo e poi anche per la chiusura del gas dalla Russia, i famosi dotti nord stream 1 e 2 hanno dovuto riaprire lo sfruttamento del carbone, la lignite, il più inquinante. Ma ciò che ci preoccupa di più a livello planetario è la quantità di carbone bruciato oggi da Cina e India.
Dal carbone passiamo al meno peggio in classifica: la torba. Hai presente cos’è? Tu vai in una zona paludosa, lì il terreno è formato da strati e strati di piante e materiali organici, quella poltiglia viene essiccata, ci si fa la torba. Brucia benissimo! A quel punto la storia è sempre la stessa: fanno vapore che girano le turbine per fare elettricità. Ma perché non è una risorsa rinnovabile? Cioè il legno è rinnovabile, nel senso che se consideriamo le foreste ben gestite, in cui gli alberi vengono tagliati in modo che la foresta nel complesso continui a crescere ed esistere, anche meglio e meno esposte ai pericoli di incendio. Quel legno non viene conteggiato perché anche se emette CO2 sappiamo che ricresce riassorbendo la CO2 emessa nel giro di alcuni anni. Quindi legno da foreste gestite = energia rinnovabile
Ma la torba, per formarsi ci ha messo centinaia di anni anche più quindi una volta che la prendi e la bruci hai fatto un grosso danno. E se ci pensi, anche gli idrocarburi si sono formati in natura, e se aspettiamo 50 milioni di anni magari si riformano, quindi dalla prospettiva umana diciamo che queste fonti non sono rinnovabili. Siamo noi a definire cos’è rinnovabile e cosa non lo è, in base al fatto che viviamo un tempo limitato.
(in italiano, scisto bituminoso) è una roccia sedimentaria ricca di materiale organico, noto come kerogene. Non va confuso con lo shale oil (petrolio di scisto), che è una sostanza liquida che può essere estratta dagli strati di scisto bituminoso.
Complicato, ma l’importante è avere un senso di ciò di cui stiamo parlando. Il livello di sofisticazione con cui siamo riusciti a ricavare idrocarburi dall’ambiente è eclatante e dovrebbe farci capire quanto il nostro ingegno dovrebbe invece dedicarsi all’elettrificazione e all’efficienza energetica.
Fatto sta che carbone, torba e scisto bituminoso dovremmo smetterli oggi, perché fanno da soli il 45% delle emissioni del settore energetico!
Petrolio
Su questo non mi va di dire nulla, è il più famoso. Fa circa il 32%. Un botto. Dal mio punto di vista non serve spendersi a convincere che sia da ridurre, il perché è chiaro a tutti.
Dovremmo smettere di chiamarlo “naturale”, manco fosse un vino biodinamico. Perché il carbone non è “naturale”? Io mi ricordo delle pubblicità di quando ero bambino di una fiammella blu amica che entrava nelle case per donare calore e cantava. Il metano ti dà una mano… ti dà una mano…! Sì, a crepare se te lo dimentichi accesso, o cmq contribuendo per il 22% alle emissioni del settore energetico.
La vera storia del gas è che per decenni era considerato un fastidio da chi pompava il petrolio. Il più delle volte, accade ancora, si sceglie di bruciarlo sul posto. Si chiama flaring, cioè sugli impianti di pompaggio si vedono questi tubi che bruciano sempre. C’è anche chi lo butta direttamente in atmosfera ma quello è peggio per il clima. Ora dire che le pale eoliche deturpano il paesaggio quando l’elettricità che consumiamo viene da processi che includono nefandezze come il flaring per me è un abominio.
Nel mondo oggi ricaviamo il 35% dal carbone, il 22% dal gas, il 3% dal petrolio per fare energia elettrica. Però qui mi piace dire una cosa. Sai che il petrolio noi lo usiamo per muoverci più che per generare elettricità. Abbiamo appena visto che l’elettricità da carbone è peggio di quella da petrolio. Ma: le emissioni di una auto elettrica caricata con l’elettricità di una centrale a carbone sono minori di una auto a benzina. Per un discorso di efficienza. Appuntati bene questa cosa che è stata studiata e dimostrata, puoi trovarne evidenze se fai un ricerca.
Ciascuno di questi 3 (carbone, petrolio, gas) mostri fanno circa il 25% a testa dell’energia elettrica, quindi capiamo quanto dipendiamo da loro. La buona notizia, dicevo, è che stiamo cominciando a vedere l’inizio del declino.