Mi illumino - Energia sostenibile #2
Unisciti alla rivoluzione energetica e scopri come possiamo prevenire il cambiamento climatico
10min
Unisciti alla rivoluzione energetica e scopri come possiamo prevenire il cambiamento climatico
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Episodi di Guida all’eco-crisi
Ciao! Questa puntata segue la numero 6, quindi se non lo hai fatto, ascolta prima quella!
A Copenhagen c’è l’inceneritore, o termovalorizzatore, più bello del mondo. È una collina artificiale che è in sì tutto l’inceneritore, Amager Bakke è ricoperto di prati e giardini, ci si può salire a piedi tipo escursione, io ci sono stato, vai su c’è il bar che domina il panorama e, le ciminiere che emettono fumo bianco, la cosa pazzesca è la pista da sci su erba con tanto di impianto di risalita. Ah, c' è anche la parete da arrampicata sportiva.
A livello mondiale abbiamo tanti impianti per bruciare la spazzatura filtrando i fumi. Da questo tipo di generazione elettrica e da quella dei biocarburanti facciamo circa il 10% di energia a livello mondiale e un 1.7% di emissioni. Non male soprattutto se pensiamo alle alternative.
Questi appena detti sono i modi in cui produciamo energia in maniera “sporca” cioè emettendo gas che cambiano il clima terrestre e che ci fanno ammalare.
Giriamo pagina e vediamo quali sono i metodi per produrre energia pulita?
Parapapaaaaaa…. Iniziamo con il … NU CLEA RREEEE!!
Sempre secondo la IEA l’energia nucleare produce oggi circa il 10% dell’elettricità mondiale ed emette quasi zero. Cioè emette sono in fase di costruzione degli impianti. Nei paesi avanzati si arriva in media al 20% dell’energia generata. È affidabile, non subisce alti e bassi ed è sicura.
Però.
Il fatto che sia costante va bene spesso ma non sempre, perché la domanda di elettricità non è costante e continua. L’energia elettrica è quel bene che va consumato nell’istante in cui viene prodotto, esistono casi in cui c’è troppa generazione elettrica in un dato momento ed è un problema.
Che sia sempre sicura, dipende. Sicuramente gli impianti nucleari tratta degli impianti più e meglio controllati al mondo, pensate che nella guerra in Ucraina la IEA è stato l’unico organo che ha avuto il permesso e la capacità di entrare in un degli epicentri della guerra di invasione russa. E i sistemi di sicurezza dei moderni impianti sono incredibilmente alti. Ma qui si entra in discussioni tecniche molto, molto complesse che non mi competono. Io mi rifaccio sempre alla scienza. Quindi mi sono chiesto chi sono gli organismi internazionali più autorevoli?
La IEA spiega che l’energia nucleare ha e avrà un ruolo importante nella decarbonizzazione, ha creato vari scenari possibili e in uno di questi, uno di quelli in cui l’umanità si salva, nel 2050 il nucleare farà il 20% di energia e il 70% verrà dalle fonti rinnovabili.
Gli altri organismi sono l’IPCC, L’UNEP e lo UNFCCC che vengono tutti dalle Nazioni Unite sono d’accordo che il nucleare è pulito, ma ricordano che funziona se gli stati si accordano su come utilizzare in modo sicuro e responsabile questa fonte di energia. Cioè gli organi più politici considerano anche la variante dei conflitti fra nazioni.
La conclusione è che sì il nucleare ci dev’essere essere ma poi realizzare gli impianti ha bisogno di stabilità politica e investimenti pazzeschi nella fase di costruzione e dell’intero ciclo vita, che va avanti per migliaia di anni. Infatti la Cina che ha queste caratteristiche di stabilità, disponibilità di capitali e visione a lungo termine sta investendo più degli altri paesi.
Oggi generiamo circa il 27% dell’elettricità mondiale con solare, eolico e geotermico. Sono in aumento e ci sono innumerevoli ricerche anche molto promettenti su come sfruttare le maree e le onde, il geotermico avanzato, le tecnologie per riciclare i pannelli solari, per fare pale eoliche silenziose etc ,etc etc… Come dicevo prima, se al 2050 riusciremo a fare il 70% di elettricità da rinnovabili potremo dire di aver fatto il possibile per evitare il climate change estremo.
Possiamo parlare di scelte individuali, di chiudere il rubinetto dell’acqua mentre ci spazzoliamo diligentemente i denti, possiamo lamentarci che esistano petrolieri che per attrarre gli investitori scelgono di inquinare mezzo mondo, anzi il mondo intero, come se ci si possa aspettare altro da chi di lavoro deve far crescere i profitti del proprio gruppo. Ma finché non riusciremo a votare e poi a sostenere i politici nelle loro difficili scelte saremo condannati. La seconda parte, sostenere è importantissima, forse anche più del voto. L’opinione pubblica e le lotte di pressione possono spostare le decisioni dei governi, anche quelli di estrema destra.
Le politiche energetiche sono politiche appunto. Quindi abbiamo bisogno di politici visionari, testardi e coraggiosi.