
Migliorare la propria leadership: come e perché
Consapevolezza, determinazione ed empatia i fattori fondamentali per i leader del 2020
14min

Consapevolezza, determinazione ed empatia i fattori fondamentali per i leader del 2020
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Episodi di Best Boss!
Visualizzare un traguardo non è sufficiente: si deve trovare la spinta necessaria per raggiungere un risultato. Un buon leader è in grado di motivare il team incentivando a dare il meglio, ma un leader straordinario può ispirare la squadra guidandola verso l’eccellenza. Il tratto più importante di un condottiero carismatico è la capacità di ispirare, non limitarsi a motivare i collaboratori in modo sterile e meccanico. Passione e motivazione non vanno confuse. Non a caso la parola “ispirazione” trae origine da una forza che è “insita nello spirito”, mentre “motivare” deriva dal latino “motus”, riferendosi a una spinta in grado di muovere le cose dall’esterno.
La motivazione ti “spinge” a portare a termine un compito, a superare una difficoltà, anche quando preferiresti dedicare tempo ed energie a qualcosa di più piacevole. La motivazione corrisponde in genere alla promessa di un risultato.
Se il potere della motivazione è quello di spingere, l’ispirazione ti “trascina”, attraendo l’attenzione e conquistando lo spirito. Un leader è in grado di conquistare la dedizione di un gruppo creando un forte legame all’interno della squadra.
Una squadra motivata rivolge tutte le sue attenzioni alla finalizzazione di un risultato, allentando la tensione una volta raggiunto l’obiettivo. Un gruppo ispirato percepisce una prova come una delle tante tappe di un processo di costante miglioramento, dimostrandosi riluttante a considerare una prova come un punto di arrivo circostanziato e non una parte di un percorso più ampio.
Un leader in grado di ispirare il suo gruppo non ha bisogno di motivarlo: la percezione di un significato preciso in grado di valorizzare la squadra fornirà tutta l’energia necessaria a galvanizzare il team. Essere ispirati da uno scopo significa trovare dentro di sé la forza per raggiungere ogni giorno il massimo del potenziale. L’ispirazione è l’energia che ci permette di superare ogni attimo di distrazione, stanchezza o accidia, per dedicare il 100% delle nostre risorse al completamento di un obiettivo.
Ecco perché i manager più efficienti non sono semplicemente quelli più ispirati, ma quelli in grado di diventare un’ispirazione per tutto il team. La capacità di infondere passione, energia e impegno a un gruppo di persone è una prerogativa fondamentale per far crescere una squadra.
Affinare le antenne dell’empatia può sembrare un accorgimento accessorio o essere percepito come un segno di debolezza. Al contrario: l’empatia è una forza. Essere disponibili a comprendere le esigenze di ogni persona è vitale per acquisire consapevolezza dei punti di forza e delle criticità del team. Un gruppo di lavoro è fatto di esseri umani prima che di professionisti. Comprendere le esigenze, le motivazioni e le paure del singolo ci aiuta a creare un legame più intenso, creare equilibrio nel gruppo e spingere la squadra verso la realizzazione di un obiettivo comune al massimo delle sue forze.
Impegnarsi a cercare di comprendere le problematiche di una persona aiuta il leader a rimuovere ogni ostacolo, raggiungendo più agilmente un traguardo. Supportare un dipendente in un momento di difficoltà significa non solo aiutarlo, ma diventare un punto di riferimento per lui e la squadra, rafforzando in modo virtuoso anche lo spirito di gruppo. Dimostrare empatia significa conquistare la fiducia dei collaboratori, migliorando la produttività del collettivo.
Anche in questo caso, approfondire ogni aspetto della comunicazione è imprescindibile per relazionarsi efficacemente con tutti i membri del team: il tuo team deve diventare la tua famiglia. Questo passaggio è spiegato molto bene nel libro 5 Conversation, scritto da Nick Cowley e Nigel Purse, CEO e COO della Oxford Group.
Migliorare la propria leadership attraverso le relazioni 22 min
5 Conversations
Un proverbio popolare afferma che “gli amici si vedono nel momento del bisogno”. Non è così per tutti: molte persone trovano semplicemente appagante lamentarsi senza reagire, abbandonando ogni tentativo di compiere uno sforzo proattivo per risolvere una situazione. A tutti è concesso un momento di debolezza, ma quando brontolare diventa un’abitudine il ruolo del leader diventa quello di un mero ascoltatore passivo, a cui viene sottratto del tempo prezioso per essere ripagato con una piccola dose di negatività non richiesta.
Un vero leader deve aiutare una persona a ritrovare le forze e mettersi in piedi, ma non può essere una stampella. Un manager può aiutare solo coloro che sono pronti a lasciarsi aiutare, accettando di migliorare e tornare indipendenti. Un vero condottiero sa quando è il momento di dire “no”. Allontanarsi da persone negative è vitale. Come riconoscere i cosiddetti “vampiri energetici”? Riescono a protrarre le loro attività compiendo un passo solo per inerzia, attendendo immobili in attesa di una piccola spinta confidando nella Prima Legge della Dinamica di Newton. Compito di un direttore esecutivo è comprendere quando intervenire incoraggiando la risoluzione di un problema o correre il rischio di venire risucchiato da una infruttuosa spirale di negatività.
“Aiutami ad aiutarti!”
Jerry Maguire (film diretto da Cameron Crowe)
Come abbiamo sottolineato, rafforzare la propria empatia è necessario per riuscire ad entrare in sintonia con un team di lavoro. A volte un responsabile deve però essere in grado di allontanarsi dalle proprie emozioni, soprattutto quando la contropartita è essere risucchiati da un vortice di eventi sfavorevoli. Un buon dirigente è in grado di presagire anticipatamente queste problematiche. In questi casi occorre saper prendere repentinamente il controllo della situazione, senza lasciarti trascinare dalle emozioni. La comprensione non deve mai tramutarsi in compassione. L’intelligenza emotiva è un requisito imprescindibile per chi detiene il potere decisionale.
Ogni membro del tuo team è spinto a dare il massimo per motivi differenti. Tra le sue passioni possono emergere interessi comuni a tutto il gruppo, in grado di rafforzare il legame tra i colleghi: queste influenze possono spingere la squadra a diventare più compatta, creando lo spirito giusto per affrontare nuove sfide.
Fare convergere una squadra su valori condivisi richiede diverse attenzioni. Creare un ambiente di lavoro comune e confortevole è solo il primo passo, occorre anche rendere disponibili diversi strumenti in grado di stimolare la comunicazione e lo scambio di idee. Lavagne, bacheche, post-it, pennarelli, strumenti creativi digitali possono diventare catalizzatori di nuove soluzioni: sono supporti indispensabili per fare emergere e condividere ogni tipo di input creativo e motivazionale per farlo processare dal gruppo.
Le riunioni con lo staff diventano quindi un momento di confronto irrinunciabile non solo dal punto di vista retrospettivo e strategico, ma per cimentare lo spirito di gruppo. É compito di ogni leader sfruttare ogni incontro per comprendere al meglio esigenze e passioni della squadra e motivarla. Ciascuno ha il diritto di parlare ed essere ascoltato con attenzione: consentire a ciascuno di esprimere la propria opinione può essere un’esperienza rivelatrice. Non tutti reputano il proprio stipendio, promozioni e riconoscimenti ufficiali come la ricompensa migliore per il loro impegno: alcuni potrebbero ambire a una maggiore flessibilità degli orari di lavoro, un rapporto più disteso con i colleghi o avere la possibilità di portare il cane in ufficio.
Un modo ancora più efficace per motivare la squadra è responsabilizzarla, facendo in modo che il gruppo catalizzi le energie verso il raggiungimento di obiettivi che portino un vantaggio alla collettività. Conquistare risultati importanti collettivamente rafforzerà l’identità e l’integrità del gruppo incrementando l’autostima.
Il mondo moderno non conosce soste, soprattutto quando si tratta di business. Il nostro istinto naturale ci porta a concentrarci automaticamente all’obiettivo successivo, senza concederci una tregua. Cedendo a questi impulsi non ci concediamo il tempo di riflettere sui meriti ottenuti dalla nostra squadra e soprattutto di apprezzarli.
Trascurare di celebrare una vittoria - per quanto piccola possa apparire - non solo ci impedisce di galvanizzare il gruppo incentivandolo a raggiungere un nuovo successo, ma ci fa perdere un’occasione per rafforzare la leadership. La tua reputazione di capo va costruita nel tempo, rafforzando il valore della tua immagine all’interno della squadra. L’impatto della tua reputazione sul team è un fattore che non può essere trascurato: incide direttamente sulle prestazioni del tuo business e delle dinamiche all’interno del gruppo, di conseguenza hanno chiare ripercussioni sulla tua carriera e le prestazioni finanziarie.
Il lavoro è portato avanti da persone. Non riconoscere apertamente il loro successo può avere ripercussioni sull’intera azienda, o contribuire alla perdita di un prezioso collaboratore. È facile dimenticarsi dell’importanza di un obiettivo una volta che l’abbiamo raggiunto: mancare di celebrare una vittoria significa privarla del riconoscimento del suo valore.
Sottolineare l’importanza dei risultati ottenuti aiuta le persone a continuare ad essere motivate, spingerle a dare il massimo, vedere in te un punto di riferimento per continuare ad essere ispirate. Ricompensare la tua squadra è indispensabile per continuare a essere apprezzato e incoraggiare i tuoi collaboratori a convogliare le forze nella giusta direzione.
Agli occhi dei non addetti ai lavori, l’atto di delegare può sembrare un’elegante scorciatoia per schivare temporaneamente i problemi. È una falsa illusione, un po’ come pensare che una staffetta sia una disciplina sportiva di seconda categoria, affatto impegnativa. Delegare in modo efficace implica la capacità di fidarsi dei propri collaboratori; comunicare efficacemente; coordinare ogni aspetto del lavoro. Un leader non può fare tutto da solo: delegare significa non solo vincere, ma vincere con tutta la squadra.
Un responsabile deve imparare a fidarsi, perché da soli è impossibile ottenere grandi risultati in tempo utile. Delegare verso i membri della propria squadra significa investire sulla loro capacità di risolvere i problemi, rafforzare il rapporto di fiducia e aiutare la loro crescita professionale. Come leader riuscirai a comprendere quali persone saranno in grado di portare a termine un task in modo soddisfacente senza il bisogno della tua assistenza.
Come già ricordato, demandare non significa chiudere gli occhi davanti a una responsabilità o fare spazio a compiti più delicati. Dipendenti e collaboratori avranno la possibilità di acquisire nuove capacità e conoscenze, abituandosi ad essere più affidabili e autonomi nel futuro.
Non condividere informazioni o nascondere un problema non è un modus operandi accettabile. Quando un leader non si comporta in modo trasparente con il suo staff compromette la sua credibilità; rinuncia a migliorare la sua abilità di moderatore; preclude la possibilità di risolvere una situazione difficile insieme alla squadra. Intercettare una scomoda omissione è tanto semplice quanto perdere repentinamente la credibilità come capo affidabile.
Nascondere dettagli ai propri collaboratori comporta inoltre criticità sulle performance collettive, confondendo priorità e reali obiettivi di un dipartimento o di un’organizzazione. Quando una squadra è all’oscuro di alcuni dettagli rischia di lavorare in modo poco proficuo e disallineato, accavallando i propri compiti o adoperandosi inutilmente in azioni superflue, prendendo decisioni sbagliate e perdendo la possibilità di maturare risolvendo un problema impegnativo.
Un vero manager non ha paura di confrontarsi costantemente con nuove opinioni, personalità diverse, pratiche e valori che non erano stati presi in considerazione, convinzioni in aperto contrasto con la sua visione delle cose. Per riuscire a gestire efficacemente un’equipe, un autentico condottiero deve imparare a rafforzare la sua apertura mentale, mantenendo saldo il timone in tempo di burrasca. Si tratta di condividere le informazioni con il gruppo e continuare a dirigerlo verso il risultato.
Prendere nota di questi consigli ti permetterà di condurre il tuo gruppo verso il conseguimento di risultati importanti, migliorando la tua leadership e le performance della tua attività. Pratica, tenacia ed esperienza ti porteranno a risolvere ogni imprevisto sempre più facilmente. La soddisfazione per la crescita e i risultati raggiunti sarà contagiosa e contribuirà a coinvolgere chi ti segue in un’ondata di entusiasmo, energia e positività.
Una volta diventato un vero leader non demordere: dimostra tenacia! Non avere mai paura di chiedere aiuto ai tuoi collaboratori, sono i tuoi compagni di squadra, dentro e fuori dal campo. Continua a essere per ciascuno di loro una fonte di ispirazione.
Documentarsi diventerà una parte fondamentale del tuo lavoro, per rimanere aggiornato e essere a tua volta stimolato da nuove idee e punti di vista. Un buon libro da cui partire è “The CEO Next Door” dei consulenti strategici Elena L. Botelho e Kim R. Powell.
The CEO Next Door Scoprire le caratteristiche dei grandi CEO 16 minThe CEO Next Door
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