C'è un tempo che ci nutre, ci espande e ci fa sentire vivi. E c'è un tempo, invece, che ci svuota e ci consuma senza lasciare niente. Il punto è, sappiamo riconoscerli? E oggi parliamo proprio di questo.Non tutto il tempo vale lo stesso. Ciao amici, sono Giuseppe Castagna e bentornati in questo mio corso di formazione in formato podcast. Non tutto il tempo vale lo stesso perché se le ore dell'orologio sono identiche, la loro qualità è completamente diversa. E mi ricordo, da ragazzino, quando ero a scuola e facevo un'ora di greco o di latino, no, tutto sommato il latino mi piaceva abbastanza, soprattutto greco, che il tempo sembrava non passare mai. Guardavo l'orologio e quelle lancette si muovevano in maniera veramente lenta. E quello è il primo approccio che ricordo alla relatività del tempo e con la consapevolezza che ho oggi, mi rendo conto che in base a quello che facciamo le ore sono davvero diverse. Pensa a un'ora passata a scrollare il telefono e a un'ora passata invece in una conversazione profonda con un amico o con un partner. O pensa un'ora passata a lavoro, un lavoro che non hai voglia di fare, e un'ora passata invece a giocare con gli amici o a cena. Ma oltre alla velocità con la quale il tempo passa, quello che è differente è anche l'effetto che il tempo ha su di noi. Ci sono alcune ore o alcune attività che ti rigenerano e ci sono invece delle ore e delle attività che ti spengono, in cui il tempo ti sembra sprecato o subito. E non è una questione di produttività e di organizzazione, è piuttosto una questione di vitalità, di quanto certe ore siano più vive di molte altre. E questo mi ha portato a capire col tempo che non necessariamente più tempo significa più vita, che la quantità non è direttamente collegata alla qualità del tempo che viviamo. Perché un'ora intensa passata a fare qualcosa che riteniamo di valore, qualcosa che riteniamo significativo nella nostra vita, è un'ora che vale più di dieci ore passate a far shopping o a scrollare i social network, o a fare qualcosa che pensiamo sia di valore ma non lo è davvero. E una delle attività che trovo maggiormente significativa, che dà maggiore valore al mio tempo e mi fa pensare di averlo speso veramente bene, è quella che investo nelle relazioni vere, in quelle conversazioni che ti fanno perdere il senso del tempo, in quelle conversazioni dove anche il silenzio, anziché svuotarti o metterti in imbarazzo, in qualche maniera ti riempie, in quelle serate bellissime che tutti noi ricordiamo nella vita, dove siamo cresciuti, dove siamo veramente diventati noi. Sono quei momenti nei quali non guardi l'orologio, ti senti presente e non disperso, e il tempo che scorre, inesorabile, e che non si ferma mai, non va a perdersi ma diventa un'esperienza, diventa parte di te e della tua vita. E una volta che si capisce questo, una volta che si capisce che non tutto il tempo vale allo stesso modo, diventa quasi un gioco riconoscere ciò che ci fa bene, farsi una lista mentale delle attività che sono davvero nutrienti per noi, di quelle attività come una conversazione di valore, o una lettura importante, o un tramonto, o un momento di vita vissuto veramente con presenza, che diventano nutrienti. E il passo successivo, dopo aver riconosciuto queste attività, consiste nel proteggere questo tempo, nell'andare a difendere questi spazi dal tempo vuoto, dal tempo che scorre senza una ragione, dal tempo che scorre senza un valore soprattutto. E quindi un esercizio che ho iniziato a fare negli ultimi anni è quello di inserire consapevolmente momenti di pienezza o di valore nella mia giornata. E da un lato lo faccio quando organizzo la mia settimana, io organizzo veramente ogni secondo della mia vita, e quindi cerco di ricavarmi 15 minuti o mezz'ora per pranzare o cenare o per passare del tempo con Arianna, mia moglie, o con Duccio, il mio lagotto, o con altre persone che per me hanno del valore. E dall'altro lato poi cerco di farlo anche in modo spontaneo estemporaneo. Quando mi trovo a dover decidere tra guardare quella serie tv o giocare con Duccio, o uscire di casa prima la mattina, o stare dieci minuti in più nel letto con mia moglie, o andare per forza a lavoro a fare quell'attività che mi sembra irrinunciabile e invece magari andare a cena dei miei, ecco in quei momenti ho imparato con gli anni a fermarmi e a dire cos'è che mi riempie di più, cosa ha più valore per me. Penso che la risposta la conosciamo già tutti. Quindi quello che ti dico è, la questione non è avere più tempo, il tempo è una scelta, si trova, ma la questione è vivere meglio il tempo che hai, perché noi non siamo ciò che facciamo, siamo il tempo che scegliamo di vivere, e il modo in cui lo viviamo dice tutto su chi stiamo diventando, quindi oggi prima di addormentarti chiediti che tipo di tempo ho vissuto. Ci sentiamo nella prossima puntata.