
La motivazione non basta
Scopri perché l’azione è più forte dell’ispirazione
6min

Scopri perché l’azione è più forte dell’ispirazione
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Episodi di Il mito della motivazione
La motivazione non basta “Ogni giorno bisogna trovare la motivazione per alzarci dal letto, vestire i panni della nostra versione migliore e dare il 100% per raggiungere i nostri obiettivi!” Ecco…se vi dicessi così…non sarei del tutto sincero… Se così fosse, nessuno avrebbe la costanza per raggiungere qualsiasi risultato. Pensiamo magari a un percorso…di lavoro, di studio o sportivo… ma anche al coltivare una relazione sana e appagante… o anche al raggiungere un benessere personale… Spesso si pensa alla motivazione come se fosse la chiave, il grande presupposto, il punto di partenza. Ma se fosse proprio quest’idea a ingannarci? Partiamo quindi dall’inizio: cos’è, davvero, la motivazione? E perché si tratta di un mito? La motivazione è uno stato emotivo. Una sensazione, una spinta interna che ci fa sentire pronti e carichi per agire! Ma, ed è qui che arriva il punto, la motivazione non è affidabile…. Come tutte le emozioni… va e viene. Aspettare la motivazione per agire…è come aspettare il bel tempo per andare a correre. Se lo fai, corri tre volte all’anno. E anche quando arriva, dura poco… Quanti progetti hai iniziato con entusiasmo…e poi lasciato lì? Una dieta, un abbonamento in palestra, un’abitudine da coltivare… I picchi motivazionali durano poco: una frase su Instagram, un video che ti gasa, un discorso ispirante… In più non è detto che la motivazione arrivi per le cose giuste… Possiamo definire la motivazione anche come uno stato biologico, legato al rilascio di dopamina. La famosa molecola del piacere ma che in realtà è la molecola dell’anticipazione. Il cervello infatti ne aumenta il rilascio quando prevede una ricompensa (cibo, divertimento, like sui social) come se stesse scommettendo sul futuro: “Se agisco → potrei ottenere X → quindi agisco.” Si attiva prima dell’azione, e può aumentare dopo l’azione se abbiamo ottenuto la ricompensa… Ma il problema è che spesso siamo spinti ad agire verso stimoli dannosi, purché promettano una ricompensa (es. cibo spazzatura, notifiche, compulsioni digitali). Il nostro cervello, guidato dalla dopamina, tende a scegliere ciò che dà una gratificazione immediata, anche se meno utile o addirittura dannoso. E quindi scegliamo Netflix invece di lavorare al nostro progetto. Scrolliamo TikTok invece di studiare. Mangiamo dolci invece di cucinare qualcosa di sano. Ma, come tutti ben sappiamo, le attività più importanti per la nostra crescita e benessere, sono spesso le più impegnative, difficili, la cui ricompensa si vede sul lungo termine…e per cui nel breve termine magari non ci sentiamo motivati. Tranquilli…nelle prossime lezioni impareremo ad usare alcuni strumenti incredibili per navigare anche in un mare pieno di insidie e tentazioni… Ma intanto ecco il primo concetto chiave che ci portiamo a casa da questa lezione: La motivazione non va aspettata. Potrebbe non arrivare mai, potrebbe durare poco, potrebbe non essere la motivazione “giusta”. La motivazione che stiamo cercando va creata, invertendo l’equazione. Non serve sentirsi motivati per partire. Serve partire per sentirsi motivati. La vera motivazione non è la miccia. È la conseguenza che arriva dopo l’aver ottenuto un piccolo successo. E qui arriva il bello: spesso non importa quanto piccolo sia. “Non ho voglia di fare quell’attività ma la inizio….e poco dopo, visto che ormai ci sono, mi ritrovo a portarla a termine e…sai che c’è? a questo punto ne approfitto per fare anche qualcos’altro….e così via…” In fisica questo si chiama principio d’inerzia: un corpo tende a rimanere nel suo stato di quiete o di moto. E non troppo diversamente funziona anche per noi… Il segreto? Innescare il circolo virtuoso. Creare l’onda da cavalcare. Ottenere un piccolo successo che genera una piccola motivazione che ci porta a ottenere un altro successo e quindi ancora più motivazione e così via… In pratica, al posto di aspettare che arrivi un’onda di motivazione, non sapendo neanche se sia l’onda giusta, possiamo invece creare la nostra piccola onda, cavalcarla, e farla diventare sempre più grande. E allora, ecco un piccolo strumento pratico: La regola dei 2 minuti. Quando non hai voglia di fare qualcosa, datti un’unica regola: Imposta un timer e fallo per 2 minuti. Poi, se vuoi, smetti pure…. Indossa le scarpe da corsa ed esci di casa… Prendi la penna e scrivi le prime due righe… Apri il libro e leggi solo la prima pagina… Nella maggior parte dei casi… non smetterai. Perché hai rotto la barriera. Hai messo in moto il sistema. Hai creato la piccola onda di motivazione e di dopamina che ti serviva. Possono essere 5 minuti, 10 minuti, ovviamente è relativo e divertiti pure a sperimentare cosa funziona per te… Ma l’importante è tenere bene a mente questo meccanismo: Non serve sentirsi motivati per partire. Serve partire per sentirsi motivati. E a volte, bastano davvero…solo un paio di minuti. Ti aspetto nella prossima lezione.