Empowerment
Scopri come l'empowerment può liberarti dalla sindrome dell'impostora
8min
Scopri come l'empowerment può liberarti dalla sindrome dell'impostora
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Eccoci qui per una nuova lezione del corso in formato podcast inclusione a parole, il luogo dove il linguaggio si trasforma per abbracciare ogni voce. Sono sempre Marcella e sono con voi oggi per parlare insieme di una tematica che secondo me è la più importante, e che non ci deve far venire l'orticaria alla parola, che è l'empowerment. Questo corso in formato podcast si chiama inclusione a parole perché è un'immagine di un non luogo nel quale il linguaggio si trasforma per abbracciare ogni voce e quando si parla di empowerment dico non facciamoci venire l'orticaria perché forse è un termine che si conosce poco, comunque si usa e si abusa in determinati contesti. L'empowerment femminile si riferisce al processo attraverso il quale le donne acquisiscono il controllo sui propri diritti, sulle proprie risorse, le proprie decisioni per raggiungere quella famosa maggiore autonomia e influenza nella società. Ci è ancora negata, gli anni si allungano sempre di più, il divario salariale cresce, le problematiche le leggiamo quotidianamente, ma è molto importante invece andare in una direzione di empowerment femminile per andare a crescere e arricchire quella consapevolezza, quella fiducia in noi stesse, nelle nostre capacità per migliorare le condizioni di vita e andare a perseguire quelle che sono delle opportunità paritarie che non ci devono vedere in una situazione minoritaria rispetto al genere maschile, ma soprattutto ci debbano rendere libere di raggiungere tutti gli obiettivi che noi vogliamo, senza paura di esprimere quella che è la nostra diversità e quella che è la nostra unicità, così come anche in un ambiente lavorativo di raggiungere posizioni di dirigenza. Le donne hanno una sindrome che si chiama la sindrome dell'impostora. Sappiate che veniva declinata solo al maschile, prima che ci fosse questo grande sdoganamento anche del genere femminile, così come è riportato nel vocabolario della lingua treccani, che ci ha ricordato che non abbiamo una lingua italiana che ha un genere neutro, ma che invece quello femminile in molti casi non era stato utilizzato, semplicemente perché fino a quel momento nessuno ne aveva mai visto la rilevanza o l'importanza. E quindi le donne hanno questa sindrome, sapete quello che a volte succede a ognuna di noi, non sono all'altezza, sto ingannando gli altri, cavolo non devo sbagliare, il mio collega merita questo lavoro più di me. E questo ci crea non pochi problemi. La percezione che si ha quando si è avvolte o travolte da questa sindrome è quella di non essere all'altezza della propria posizione lavorativa, di stare ingannando gli altri, una paura forte che provoca anche dei grandissimi stati d'ansia per quasi venire smascherate. E poi ci si tende a concentrare in maniera ossessiva sul lavoro, cercando di essere ancor più perfezioniste, e questo cresce tutto quello che è lo stress e la preoccupazione. Ma, di controparte, fa anche una cosa, perché è un grande senso di inadeguatezza che va a pari passo. Che cosa comporta? Comporta che quando si aprono delle posizioni di carriera all'interno dell'azienda o si sente quella spinta a voler raggiungere dei nuovi traguardi, ci si tira qua un'auto-zavorra e, per dire no dai, se fino a ora io ho raggiunto questo traguardo è stata fortuna, non è vero questa cosa, ma no no, meglio che non lo faccio, perché poi magari dall'altra parte c'è una famiglia, dei figli e soprattutto ci sono le aspettative, queste mannaggia, queste aspettative che tutti e tutte riversano su di noi e che noi non possiamo assolutamente scontentare. Beh, quello che ti voglio dire è che al primo posto dovremmo iniziare a mettere noi stesse, perché se non lo facciamo nessuno lo farà. Solitamente questa sindrome è come la mancanza dell'empowerment, quindi questa mancanza di consapevolezza viene fuori da genitori iperprotettivi, ipercritici che mettono continuamente in competizione i fratelli, e quindi con una scarsa, a volte, difficoltà a comprendere quelli che possono essere le necessità di confronto, quindi questi stereotipi che vengono continuamente alimentati, basta vedere anche quelli che sono i percorsi di studio che vengono indicati maggiormente per le donne rispetto agli uomini, la carenza delle STEM, quindi delle facoltà scientifiche sotto gli occhi di tutti, va proprio in questa direzione.