Stereotipi
Riconosci i pregiudizi nascosti e contribuisci a costruire una società più inclusiva
8min
Riconosci i pregiudizi nascosti e contribuisci a costruire una società più inclusiva
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Eccoci qui per una nuova lezione del corso informato podcast Inclusione a parole, il luogo dove il linguaggio si trasforma per abbracciare ogni voce. Sono sempre Marcella Loporchio e oggi affronterò con voi un tema controverso, quello degli stereotipi. Ma gli stereotipi che cosa sono? Sono una credenza, un'idea generalizzata e semplificata che va a riguardare un gruppo di persone e cose, spesso non riflette la realtà, però dobbiamo sapere una cosa, tutti noi siamo intrisi di stereotipi perché nel momento in cui noi nasciamo, facciamo un esempio pratico, due bambini nascono e vengono affidati logicamente alle loro famiglie, famiglie completamente diverse, quindi hanno ognuna le proprie tradizioni, le proprie consuetudini, i propri usi, tutti bellissimi, tutti giustissimi. Crescono questi due bambini, si ritrovano a distanza di tempo, hanno delle concezioni completamente opposte, uno che dice no, le donne non sono in grado di andare alle facoltà scientifiche e l'altro che magari dice no, le donne possono fare tutto nella vita. Questo perché noi viviamo in dei contesti dove ci sono delle usanze, ci sono delle tradizioni che ci condizionano e quelle paroline che sentiamo spesso ripetere e che ci dicono che un genere deve andare in un modo e un altro deve andare in un altro, sicuramente ci condizionano e portano anche a non avere una piena consapevolezza di che cosa? Di cosa veramente noi vogliamo, di cosa veramente ci può piacere e anche quali possono essere le nostre aspirazioni, parlo soprattutto e principalmente per il genere femminile che, ripeto, quello di cui abbiamo già parlato che era la famosa sindrome dell'impostora non ci fa mai sentire all'altezza. Ma gli stereotipi si basano anche sulle caratteristiche percepite come comuni a tutti i membri di un gruppo come la razza, termine orribile che ora viene sempre declinato in quello che è l'etnia, ma comunque nel politically correct spesso nell'incorrect si usa razza nel genere, l'età, l'orientamento sessuale, la nazionalità, la professione. Le donne sono molto spesso percepite anche come più emotive e quindi anche meno capaci di prendere delle decisioni razionali e non ci sono degli studi che vanno a dimostrare delle evidenze scientifiche in tal senso e soprattutto il fatto che gli uomini siano più razionali rispetto alle donne e quindi vadano sempre nell'olimpo della leadership e anche scientificamente provato e questo lo vediamo nei risultati delle aziende come quando c'è una leadership prevalentemente al femminile che viene associata a quella parola magica che è la gentilezza. Beh, queste aziende vanno anche molto meglio. È emerso quindi che non c'è una grande differenza tra un livello di felicità comunque sostanzialmente di quelli che sono gli uomini e le donne non manager e le donne però manager. Sapete che si dichiarano meno felici dei colleghi maschi? Il fatto è che dovendo andare a conciliare come delle acrobati o comunque sulle montagne russe che vanno a vedere sempre le donne incaricate maggiormente della cura, della famiglia, della spesa, del marito, di se stesse, delle aspettative, dei familiari, del lavoro e chi più ne ha più ne metta, questo diventa una complessità in gestione anche degli impegni per cui lo stereotipo è la base su cui si sviluppa quello che è un pregiudizio. Se è una categoria, noi abbiamo notato una cosa, rifletteteci quante volte noi andiamo a pensare che c'è bisogno assolutamente di recuperare del tempo, quindi avere queste categorie che ci vanno a semplificare, semplificare il tutto è una convenienza, poi andiamo a viverlo in un secondo momento se questo va a creare delle discriminazioni o il fatto che poi ci siano dei preconcetti, poco importa. Sapete quali sono tra gli stereotipi maggiormente agganciati alla figura femminile e che fino a poco tempo fa erano quasi zitti e non ne parlate? Le cosiddette mestruazioni. Il ciclo mestruale che è qualcosa di così naturale insieme anche alla menopausa di cui parleremo successivamente porta a far sì che, dato che un genere non sa che cosa sia, pensa che i dolori, la sofferenza, l'imbarazzo che si prova in quei momenti siano quasi un'esagerazione. Ma sei proprio una femminuccia… e quindi tu che cosa vuoi dire che hai questi sintomi? È più facile che io vada a dire che le mestruazioni in alcuni contesti vengono indicate come impure o come sporche, più che vedere come un processo biologico. E poi c'è anche uno stereotipo bellissimo, quando ha le sue cose è meglio non avvicinarsi perché ci sono le tempeste ormonali. In tutto questo, beh come si può andare a superare uno stereotipo di questo tipo, ma soprattutto andare oltre uno stigma? Sicuramente gli approcci utili sono l'educazione e la consapevolezza. L'educazione è fondamentale nel combattere gli stereotipi ed è importante promuovere la consapevolezza su come gli stereotipi vanno ad influenzare il pensiero, il comportamento a livello individuale e a livello collettivo. Devono essere promossi dei programmi educativi nelle scuole, nelle aziende e poi anche il fatto di andare a creare delle convivialità. Un consiglio che posso dare al genere femminile, lì dove vi troviate nella situazione che vi arriva il ciclo all'improvviso e quindi vi troviate in imbarazzo, cercate di vincerlo dicendo scusatemi ho bisogno di 10 minuti per rimettermi in ordine e se qualcuno si permette di dirvi che sei isterica perché hai le tue cose oggi, di nuovo una mano avanti a dire no guarda non sono né isterica né ho le mie cose oggi e se anche le avessi non è un problema che ti riguarda, è la mia vita. Non giudicarmi, io non ti giudico in alcun modo, non cadete mai nella tentazione di dire vorrei che lo provassi tu. C'è stato un esperimento tempo fa che attraverso un apparecchio messo sulla parte diciamo bassa degli uomini hanno fatto sentire lo stimolo di tutti quei dolori che si prova durante il ciclo. Loro dicevano siete pazze, è un dolore insopportabile, è durato il tempo dell'esperimento. Noi non facciamo esperimenti, stiamo nella realtà e dobbiamo andare a far sì che ci sia una società più giusta. Insieme possiamo sempre fare la differenza.