
Gender pay gap
Cos'è il divario retributivo di genere e cosa possiamo fare per colmarlo
8min

Cos'è il divario retributivo di genere e cosa possiamo fare per colmarlo
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Eccoci qui per una nuova lezione del corso in formato podcast, inclusione a parole, il luogo dove il linguaggio si trasforma per abbracciare ogni voce. Sono sempre Marcella Loporchio e oggi affronto un tema che tocca da vicino la vita di milioni di donne in tutto il mondo, il gender pay gap. Parliamo di numeri, ma non di quelli che ci aspettiamo. Parliamo di quel 16% che manca nelle buste paga delle donne rispetto a quelle degli uomini a livello globale. Sì, sì, ahimè, avete sentito bene. Nel 2024 le donne guadagnano ancora significativamente meno dei loro colleghi maschi, per lo stesso lavoro. Bah, che domanda strana è questa o più che altro, ma che realtà è questa qua? Dobbiamo immaginare, mi viene in mente questo, una partita di monopoli, un gioco che a me è sempre piaciuto tantissimo, ma invece di partire tutti e tutte con la stessa somma, alle giocatrici viene dato il 16% in meno. Sembra ingiusto, vero? Un po' come quei video che circolano in cui fanno vedere ai bambini e alle bambine che le bambine, nonostante si applicano nello stesso identico modo, poi hanno meno caramelle. Eppure questo è quello che accade ogni santo giorno nel mondo del lavoro. Qual è la cosa più sconcertante? Il Global Gender Gap Report del 2024 ci dice una cosa: ci vorranno ben 131 anni per colmare completamente questo divario. Un appunto su tutti, ogni anno c'è il Global Gender Gap Report e ahimè, ogni anno questa distanza tra la parità totale si allunga, quindi boh, io sicuramente non la vedrò, a meno che non andiamo a creare quella che è una vita eterna, ma che non so se mi piacerebbe neanche tanto. Io allora dico, forse dovremmo fare qualcosa sin da ora. L'Italia, che è il paese della moda, del buon cibo e soprattutto del fatto che si colloca all'87° posto su 146 paesi analizzati nel Global Gender Gap Report, scivolando di 8 posizioni rispetto all'anno precedente. Io di solito faccio una battuta orribile, lo so, è orribile, dico che l'Italia ogni anno cerca di andare sempre più indietro, sempre più indietro fino ad arrivare all'ultimo posto e perché così qualsiasi cosa si faccia non si può dire che si peggiori, è sempre un miglioramento. A parte questo perché non va assolutamente bene, ma stiamo rappresentando milioni di storie di donne che nonostante dimostrino continuamente dalla storia dei tempi che le migliori invenzioni sono al femminile, che avere una donna anche all'interno dei board come sio e tutto migliori il pin, che noi continuiamo ad avere una segregazione occupazionale. Quanti di voi da bambine sognavano di diventare ingegneri o programmatrici? Probabilmente poche. Nella mia infanzia, sono andata a riflettere, non c'erano comunque tanti problemi come quelli di ora, ma che cosa succede? Voi comunque eravate, siete capaci, ma in ogni caso vivevamo e in molti casi noi continuiamo a vivere in una società che ci spinge verso lavori tipicamente femminili, che sono meno remunerati, e poi avete sicuramente sentito parlare di due cose che mi inquietano nello stesso momento, uno il cosiddetto soffitto di cristallo e l'altro il pavimento appiccicoso. Immaginiamo questa storia noi donne che camminiamo e rimane incollato il nostro piede al pavimento, quindi viene rappresentato iconicamente come dei ruoli di basso livello, ci sforziamo di alzarci ma qualcosa ci trattiene sempre giù, al contempo poi alziamo gli occhi al cielo e quindi vorremmo salire questa scala immaginaria o comunque vorremmo andare come Buzz Lightyear verso l'infinito e oltre, ma noi lo vediamo, vediamo quindi le posizioni apicali ma non riusciamo a sfondare questo soffitto di cristallo e io dico meno male che non lo sfondiamo nel momento in cui il cristallo si rompe e ci cade addosso e ci fa male, forse dovremmo incominciare a pensare veramente di utilizzare anche delle altre metafore e anche soprattutto iniziare a cambiare quel mood che ci vede sempre e comunque essere più dedite, pronte e rivolte alla cura, una cura che ormai viva Dio non è espressamente solo al femminile ma che come abbiamo visto in un'altra delle puntate purtroppo vede anche penalizzata il genere maschile, l'idonea della famiglia sia composta da una madre e da un padre perché i giorni di permesso sono relativamente proprio niente, 10 giorni il permesso obbligatorio, ma che cosa si può fare da questo punto di vista? Innanzitutto dobbiamo andare a creare quelli che sono dei programmi, secondo me eccezionali, quelli del returnship, perché ci sono donne che si prendono delle pause dalla carriera per X motivi che sono tutti quanti giusti e che comunque non si devono sentire escluse per ritornare in gioco e devono sfruttare tutto questo come un trampolino di lancio per rientrare nel mondo del lavoro con stile, perché l'indipendenza economica vince su tutto e quando si dipende completamente da un'altra persona o da un sistema, questa comunque è una forma di violenza lì dove non è stato scelto. E poi anche iniziare a comprendere cosa veramente si può fare, perché bisogna comunque iniziare a riconoscere il proprio valore e poi non aver paura di andare a negoziare. Andate a studiare i contratti collettivi nazionali lì dove leggete un job posting e vi dicono che vi assumeranno al quinto livello del settore commercio, andate online, andate a vedere, ma nel quinto livello del settore commercio, a quanto corrisponde il mio stipendio e inoltre è effettivamente questo il livello che mi devono dare o anche di più e poi continuate ad investire nella formazione che non è un optional ma è una necessità, soprattutto in quegli ambiti tradizionalmente maschili come la tecnologia, la finanza e poi se vi dicono che non è un lavoro da ragazze, non dico di mandarli a.. ma prendetelo come una sfida personale e soprattutto se sentite che quella è la vostra strada, andate avanti, superate quella benedetta sindrome dell'impostora. Ma ricordatevi che voi vi ritrovate in quel posto perché veramente lo meritate, esercitatevi con piccole cose a costruire la vostra fiducia e ricordatevi che oggi l'interazione è un'opportunità per far sì che comunque il futuro non ci spaventi. Ricordate sempre che, insieme, facciamo la differenza, sempre.