
Matriarcato e patriarcato
Scopri l'impatto e le possibili evoluzioni di questi due modelli sociali
8min

Scopri l'impatto e le possibili evoluzioni di questi due modelli sociali
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Eccoci qui a Inclusione a parole, il luogo dove il linguaggio si trasforma per abbracciare ogni voce. Sono Marcella Loporchio, sono come sempre la vostra host e oggi vi porterò in un viaggio su due tematiche di cui su una sentiamo parlare tanto, a volte anche senza correttezza, mi avviso, e su un'altra ne sappiamo poco, ma che non sono in contrapposizione. Sto parlando del matriarcato e del patriarcato che sono due modelli sociali che hanno plasmato, continuano a plasmare la nostra società, non solo quella italiana ma proprio a livello mondiale. È una questione culturale? Beh sì, dobbiamo comunque andare a fare un passo indietro per andare a definire questi termini che, come ho detto, forse non sono compresi appieno. Il patriarcato viene definito come un sistema sociale in cui gli uomini detengono il potere primario, quindi hanno ruoli di dominanza in cui loro sono dei leader, leader indiscussi in ambito di politica, di autorità morale, vedasi quello che sta succedendo in Iran, in Afghanistan, dove alle donne vengono private completamente tutte le libertà, dominano in ruoli in cui possono avere un privilegio sociale, un controllo della proprietà e questo che cosa fa? Risale a quelle che sono le società agricole ma nello stesso tempo il patriarcato è stato sempre esercitato come un qualcosa di giusto perché poi il sistema sociale era quello che si continuava a far vedere come l'uomo che è il padre famiglia si dovesse portare i soldi a casa, dovesse prendersi cura della donna, della famiglia e quindi poi c'è anche un'altra cosa che viene unito in tutto questo, il fatto che le donne fossero le famose regine del focolare domestico per cui non c'è mai stato in un sistema di questo tipo quello che potesse essere un'equità, pensate che il patriarcato tradizionale si fa un salto nell'antica Roma e quindi il padre famiglia aveva il potere assoluto su tutti i membri della famiglia, incluso il diritto di vita o di morte. Ma vi sembra di ascoltare anche qualcosa di attuale, pure stiamo parlando dell'antica Roma, le donne erano considerate proprietà del padre prima, del marito poi, pochissimi erano i diritti che erano legali, ma di controparte che cosa succede? A quale costo le donne e gli uomini che non rientravano in questo status potevano andare avanti? E poi c'è un esercizio di tutto questo che va sistematicamente a mettere in atto quello che sono coercizioni, delle limitazioni, delle opportunità basate sul genere, tutto quello che sono un continuare, un ripetersi di questa pressione che da un lato deve vedere anche il modello degli uomini conformarsi ai ideali, mascolini, rigidi perché non puoi fare la febbinoccia e poi anche il fatto che ci sia una resistenza in questo caso a tutto quello che è una globalizzazione e un andare avanti, una necessità di andare ad educare gli uomini e le donne senza pregiudizi e far sì che comunque vada, le persone capiscano e abbiano dei modelli di riferimento che vadano in una parità, in una parità anche che le donne non devono vergognarsi di avere la loro indipendenza economica, perché la violenza economica insieme a tutta quella che è una violenza fisica, psicologica, manipolatoria e che fa capo proprio a quello che è un patriarcato di tipo classico non va assolutamente bene, il genere femminile che si deve adeguare a che cosa? A quello che è lo standard della famiglia in cui le donne hanno il compito di educare e comunque anche di essere accondiscendenti nei confronti dell'uomo. Diciamo che tutto questo è andare a superare anche delle micro ingiustizie e poi creare quelle che sono delle alleanze, alleanze che vanno anche a vedere che le donne italiane dedicano in media 5 ore al giorno al lavoro domestico non retribuito contro le due ore degli uomini, le cose stanno cambiando sì lentamente, però le dovremmo cambiare un po' più velocemente. Dall'altra parte c'è questo matriarcato che non vuol dire, non vuol dire andare a vedere le donne con un ruolo identico e uguale di quello che vi ho descritto fino ad ora per il patriarcato, il genere maschile. I Mosuo della Cina sono una società dove le donne gestiscono le finanze, ereditano la proprietà, decidono con chi avere relazioni, ma le nonne sono i veri capi famiglia. Allo stesso tempo però non è tutto oro quello che luccica, perché gli uomini ricoprono ruoli politici importanti, in questo caso è uguaglianza e un diverso tipo di squilibrio. Quello nei quali c'è una ripartizione di ruoli in cui c'è un possesso, gestione, quant'altro potrebbe essere come modello quelli degli Minangkabau dell'Indonesia, un modello ibrido, ma anche questo ha tutte quante quelle che sono le sue pecche. Il matriarcato è un sistema in cui le donne, in particolare le madri, hanno un ruolo centrale di leadership politica, autorità morale, controllo della proprietà, delle risorse. I loro modelli sono dei modelli che comunque non sono tanto impattanti e soprattutto non generano tutti quegli scompensi o quelle violenze e coercizioni che vanno con il patriarcato. È importante però che anche in una condizione nella quale la donna potesse assumere tutto questo, deve essere molto brava a non creare degli stereotipi inversi. Alcuni consigli: all'interno dell'azienda sarebbe molto carino organizzare dei mesi, in cui i ruoli siano invertiti. Anche nelle scuole tutto questo si può fare, per cui si sperimentano quelle che sono attività tradizionalmente associate all'altro genere e si va a scrivere: ma io come ho vissuto tutto questo? E se vogliamo andare in quella che è una società che deve essere una società equa dovremmo anche iniziare a vedere come vengono trattate, scritte e comunicate le notizie, andare a comprendere come il linguaggio sia veramente un linguaggio che deve andare a includere andando verso un futuro che vede il post genere, quindi un impegno, un'autoconsapevolezza, una volontà di mettere in discussione secoli di condizionamenti, perché per andare verso una società equa deve essere anche più giusta, innovativa e felice per tutti. Ricordiamoci che insieme facciamo la differenza, sempre.